Campionati europei

Le favorite per lo scudetto in Europa: i campionati delle sorprese

Al di fuori del PSG che stradomina la Ligue 1, il resto dei campionati d’Europa rimangono in bilico, con la possibilità di vedere nuove sorprese alla fine

Le favorite per lo scudetto in Europa: i campionati delle sorprese

Chi sono le favorite per lo scudetto dopo che il girone d'andata ormai si è concluso? I cinque principali campionati europei stanno vivendo situazioni diverse, tra chi ha già una netta capolista e chi invece ha diverse concorrenti, pronte a lottare sino alla fine. Molte sono le sorprese in vetta in questa stagione, visto che tanti club, solitamente abituati a stare nella corsa scudetto, stanno eseguendo campionato mediocri e fuori da ogni aspettativa. Lo scorso anno le vittorie furono più nette, con le capoliste che prendevano il largo già dal mese di marzo. Nel 2022 invece, ci troveremo di fronte a diversi scenari, mutabili settimana dopo settimana. Chi riuscirà a fare lo scatto in più per raggiungere il traguardo assoluto?

 

Serie A, Milano predomina:

In Italia si sta verificando una piccola fuga, che però non può dirsi tale visto che il distacco tra la prima e la seconda posizione è appena di quattro punti. Con l'utilizzo di “fuga” si vuole intendere un dominio in campionato, visto che praticamente nessuno è riuscito a fermare la corazzata di Inzaghi. Una squadra ormai definita, che si è prontamente presa la fama della Juventus come la squadra da battere ogni anno. Ogni reparto è solido e ha il giusto numero di uomini per poter effettuare delle rotazioni. Dalla difesa, che oltre al solito capitano Handanovic è ricoperta di certezze: de Vrij, Skriniar e Bastoni. Una colonna portante dei nerazzurri che da anni si tengono stretti, nonostante le innumerevoli offerte per loro.

 

Il Milan è a meno cinque punti dai cugini, con tanto tempo a disposizione per ribaltare le sorti in classifica: non devono più sbagliare le partite alla loro portata, visto che i punti persi con Udinese o Sassuolo sono stati decisivi per le sorti del team in questa prima parte di stagione, dove non avevano mai sbagliato nessuna gara. Il Napoli di Spalletti è rimasta in testa per quasi quindici giornate, non perdendo mai contro nessuno e giocando un calcio che faceva sognare. Poi le ricadute a causa degli infortunati, con le prime sconfitte contro squadre che lottano per la salvezza, come Spezia e Empoli. Uno scivolone che ha allontanato il team dal primo posto in maniera netta e mettendo a repentaglio anche la qualificazione per la Champions League.

 

Per riprendere la gloria devono essere fortunati e impeccabili. Infine vi è il Gasp, che ogni anno è nei paraggi dello scudetto, senza però affondare mai il colpo. Sulla carta sono imbattibili, ma questa stagione la rosa è più fragile, soprattutto a livello di assenze. Sono a pochi punti dai partenopei quindi la loro candidature resta valida, soprattutto dall’arrivo di Boga in questi giorni, ma dovranno tirare fuori l'anima nelle gare che contano. E non soltanto quelle. 

 

Spagna, Ancelotti torna da padrone 

È ancora la Liga di Carlo Ancelotti, che torna per continuare il lavoro storico di qualche anno fa. Lo scorso anno fu l’Atletico di Madrid del Cholo Simone ad alzare la coppa del campionato, ritrovandosi però in questa stagione a 17 punti dalla vetta, al quinto posto. Una delusione per tutto l’ambiente dei Colchoneros, che puntavano ad una rinascita dopo la strepitosa cavalcata nel 2020.

 

Discorso ancora più pronta in quel di Barcellona, che nel primo anno senza Messi stanno facendo il peggior campionato della storia Blaugrana. Un ottavo posto che pesa, visti i risultati inspiegabili da parte della squadra in alcune gare con le squadre di basso livello. Insomma i Galacticos stanno scappando, grazie ad una rosa giovane e piena di talenti che stanno scoppiando.

 

L'attacco devastante con i prestigiosi numeri di Benzema, bomber infinito e le giocate magiche di Vinicius, che è un vero crack questa stagione. A seguire vi è sola una squadra, che sta tenendo una porta semiaperta per recuperare le Merengues: il Siviglia di Lopetegui è al secondo posto, a otto punti dalla vetta. La rimonta sarebbe un miracolo e la continuità nei risultati non è cosa semplice. Insomma, un campionato quasi scritto, che a livello di scudetto dovrebbe regalare poche sorprese

 

Una Premier sinora nel segno del City

Il campionato inglese rimarrà un'incognita fino alla fine, in tutte le stagioni possibili: un livello troppo alto da parte di diversi club, che competono per il massimo risultato fino al termine della stagione. La fuggitiva (a più 6 dalle altre) c'è, ed è il Manchester City di Pep Guardiola, uno squadrone che è quasi imbattibile e dal reparto offensivo che fa tremare le difese.

 

La loro continuità nel rendimento, in tutte le competizioni, ha permesso una serie di risultati vincenti, che ad oggi vedono i Citizens come favoriti assoluti in tutte le competizioni. Attenzione però, perché squadre del calibro del Liverpool o del Chelsea, non si fermeranno nella corsa, cercando di riprendere il terreno perso.

 

I Reds hanno trascorso un campionato in cui vincevano sempre, tranne nelle due occasioni con le dirette rivali, in cui si sono piegati, perdendo punti in classifica. La loro rosa non ha nulla da invidiare alla capolista e la volontà di vincere nuovamente a distanza di due anni è alta. Sarà uno scontro sanguinante da qui alla fine della stagione. Uno scontro a cui parteciperà pure il Chelsea, ultima vincente della Champions League.

 

I Blues sono in difficoltà, nonostante la rosa si sia rafforzata con Lukaku. Hanno qualcosa in meno rispetto alle altre due, ma il grande numero di alternative in rosa permette al tecnico tedesco di rimescolare maggiormente le carte, cambiando i metodi di gioco. Due rincorrono, una scappa: la magia della Premier rimarrà un gradino sopra a tutti anche quest’anno.

 

In Francia il Psg non ha concorrenti

Non era difficile immaginare che il PSG sarebbe stato l'assoluto dominatore della Ligue 1, visto il mercato supersonico che hanno messo a punto. Arrivati giocatori del calibro di Messi, Donnarumma e Ramos, i parigini non hanno mai messo in discussione il loro primato, portandosi addirittura a più tredici dalla seconda, che è il Nizza.

 

Vi è comunque qualcosa da sottolineare, che in diverse partite si è visto chiaramente: manca ancora coesione nella rosa e non tutti nello spogliatoio vivono un periodo positivo. Tra i malumori con l'allenatore argentino, che per diversi elementi della squadra non sarebbe di livello, ma che Messi protegge contro tutti, e i pareggi contro piccole squadre, dove si è visto che il livello raggiunto non è ancora in linea con le aspettative, questo dream team deve crescere, avendo come ambizione non solo di vincere, ma di proporre anche un calcio bello da vedere. D’altrondo con la “Pulga” in rosa sarebbe difficile pensarla diversamente.

 

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