Le pagelle di Roma-Juve

Per Allegri contro Mourinho una rimonta che sa di ripartenza

A 20 minuti dalla fine la squadra bianconera era sotto di due gol, poi Dybala, Kulusevski e Locatelli rovesciano il risultato. Pellegrini sbaglia il rigore

Per Allegri contro Mourinho una rimonta che sa di ripartenza

La ventunesima giornata fa da palcoscenico ad un big match storico per il nostro campionato: la Roma di Mourinho accoglie la Vecchia Signora di Allegri. Una sfida spettacolare, che termina 3-4 per la Juventus, che deve ringraziare il proprio portiere per la vittoria. Pellegrini infatti, dopo aver vista la squadra farsi ribaltare dal 3-1 inziale, sbaglia un penalty decisivo, di fronte all’ex Szcz?sny. Bene Locatelli, goal da manuale per Dybala. Bocciati Kean e De Ligt. Cuadrado sarà assente in Supercoppa, a causa della diffida. 

 

Le pagelle dei bianconeri:

Wojciech Szcz?sny voto 7,5: Nella sua vecchia casa, viene nuovamente punito. Se in alcune occasioni i suoi compagni lo devono ringraziare, per alcune parate importanti come quella su Cristante, lui deve dire grazie gli avversari, che sbagliano molto sotto porta. Non è fortunato sul raddoppio dei giallorossi, visto che viene scavalcato da una deviazione. Sul tris di Pellegrini invece, guarda la palla entrare in porta: poche colpe, è stato un colpo di genio del romanista. Salva la baracca a dieci minuti dalla fine, parando il secondo rigore della stagione ai giallorossi. 

 

Matthijs de Ligt voto 5: Cerca di fare il massimo di fronte ad una corazzata che attacca per tutta la partita. Tenere una toccante come Abraham, non lasciandolo mai libero, non è da tutti e l’olandese esegue il ruolo correttamente. Il giallo ad inizio ripresa ha pesato, visto che limita le sue uscite sui centrocampisti che calciano dal limite. Spesso, sui calci piazzati, tende ancora ad allargare un po’ le braccia. Sul finale commette la frittata: secondo giallo e rigore (sbagliato poi) dalla Roma. 

 

Daniele Rugani voto 5,5:Difensivamente la sua prestazione è sufficiente: da quando Allegri lo ha rilanciato, sta dando prova di potersi rimettere in gioco tra le fila bianconere. Non ha particolari colpe sui goal, anche se nella ripresa sbaglia diverse scelte d’impostazioni. 

 

Mattia De Sciglio voto 6,5: L’eroe che non ti aspetti. Meno performante rispetto alle ultime uscite, visto che spinge poco e sbaglia il tempo in diversi interventi. Si limita a rimanere basso, per non far scappare Felix, anche se spesso perde i duelli fisici con il diciottenne. È sfortunato nella deviazione che porta al raddoppio della Roma, risultando decisiva per l'intervento del portiere, che non ci può arrivare. Poi nel finale cambia tutta la sua partita, inserendosi per il goal vittoria.

 

Juan Cuadrado voto 6,5: Il giallo che verrà pagato in Supercoppa pesa un macigno, rovinando praticamente tutta la sua prestazione. Riesce a limitare le fughe del neo arrivato Niles, chiudendo le linee per i cross. Potrebbe fare qualcosa in più davanti, dove stranamente spinge poco, rimanendo attento alla fase difensiva. Propone delle verticalizzazioni da dietro precise, velocizzando il gioco della squadra. Uno come lui deve avere maggiore spazio di libertà. Quando la Roma prende il sopravvento, cerca spazi, servendo l'assist del pareggio, in una delle prime imbucate della gara. 

 

Manuel Locatelli voto 7,5: Tra i vari centrocampisti bianconeri è sempre quello più attivo, soprattutto quando si tratta di pressare alto sul mediano avversario. Veretout non ha vita facile nell’impostare, visto che l'ex Sassuolo lo trattiene a uomo su tutta la metà campo. Si fa trovare pure in fase offensiva, dove serve in due occasioni dei palloni ghiotti per segnare. Non tenta spesso la conclusione come faceva lo scorso anno, ma riesce a mettere a segno il raddoppio della Juve di testa: i tiri da fuori comunque sarebbero una carta in più per le offensive di Allegri.

 

Rodrigo Bentacur voto 5,5: Non convince mai appieno sino in fondo, soprattutto per la sua poca inventiva quando si tratta di verticalizzare in avanti, ma in fase difensiva, regge abbastanza bene i centrocampisti giallorossi. È un’ottima torre sui calci piazzati, ma vacilla un po’ quando esce palla al piede. Forse manca una spinta di fiducia per tirare fuori le sue reali dote tecniche. 

 

Weston McKennie voto 5: Stranamente invisibile, poco pericoloso e con le idee confuse in mezzo al campo. Solitamente si butta dentro per aggiungere peso alla fase offensiva, invece stavolta lascia spazio a Locatelli, rimanendo arretrato, quasi nascosto. Da parte sua il tecnico si aspetta di vedere quasi un trequartista, pronto a smistare velocemente i palloni, e  invece si fa divorare dalla tecnica di Pellegrini. Prestazione buia. 

 

Federico Chiesa voto 7: Finché è rimasto in campo poteva essere identificato come uno dei migliori in campo. Tra l’assist al bacio per il pareggio dei bianconeri alle tante fughe in campo aperto è senza dubbio il migliore appoggio sulle ripartenze. Peccato che la sua gara duri meno di un tempo (Dejan Kulusevski voto 6,5: Un giocatore che deve iniziare a capire quale sia il suo ruolo in squadra, anche se stavolta risulta importante: entra e sigla il pareggio, dopo il controllo VAR. Manca sempre quello scalino per tirare fuori qualcosa di importante, ma questa volta aiuta i suoi ad uscire illesi dall'Olimpico.)

 

Moise Kean voto 4: Nella prima frazione è pressoché inesistente, tocca pochissimi palloni e non concede mai la profondità ai suoi compagni. Non sembra essere in linea con il palleggio, visto che si fa trovare pochissimo quando deve accorciare. Un uomo in meno a tratti, visto che la sua statistica indica che si è mai avvicinato con la palla nell'area avversaria. Per essere il sostituto di Ronaldo, la strada è totalmente in alto mare. (Morata voto 6,5: Entra e serve l'assist a Locatelli. Riesce a rendersi in poco tempo più pericoloso del suo compagno di reparto)

 

Paulo Dybala voto 8: Quando la “Joya” è in campo, senza problemi fisici è l'arma decisiva per i bianconeri. SI inventa un goal da capogiro con il tiro a giro da fuori e tiene continuamente il pallino del possesso. Si abbassa per palleggiare, cercando di inventarsi sempre qualche spunto interessante tra gli spazi stretti. Nella ripresa sparisce poco a poco con il resto del gruppo, ritrovandosi solo in fase avanzata. È dalle sue giocate che bisogna ripartire: l'uomo mancante del girone d'andata. 

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