Le pagelle

La Supercoppa Italiana va ad Inzaghi: il Derby d’Italia è dell’Inter

I nerazzurri vincono nel loro stadio il primo trofeo dell’anno ai danni della Juve, storica nemica di campo. A deciderla Sanchez all’ultimo respiro

La Supercoppa Italiana va ad Inzaghi: il Derby d’Italia è dell’Inter

La Supercoppa italiana 2021/2022 va all'Inter, che dopo 120 minuti di guerra nel Derby d'Italia, si aggiudica la gara all'ultimo secondo grazie ad Alexis Sanchez. Primo trofeo di Inzaghi, che si presenta al meglio in questa stagione nerazzurra. Una gara giocata meglio dai nerazzurri, che hanno gestito la gara attaccando con continuità e ribaltando la Juventus. Una prestazione superlativa da parte di Bastoni e Skriniar, tra i migliori centrali d'Europa attualmente. Più spenti i due attaccanti titolari, che si sacrificano molto, ma senza portare molti pericoli nell’area avversaria. Lautaro segna il rigore e poi si innervosisce per il cambio. La Juventus gioca invece la solita partita risicata, in cui si porta in vantaggio e cerca di portare a casa il risultato difendendosi con le unghie, ma senza una grande rosa è difficile farsi valere.

 

Supercoppa italiana, le pagelle dell'Inter:

Samir Handanovic voto 6,5: La sua gara è meno semplice del previsto, dato che gli avversari sin da subito hanno aggredito la sua area. Esce con coraggio su Locatelli prima e su Bernardeschi poi, senza però subire conclusioni di grande pericolo. Può davvero poco sul goal: probabilmente non si aspettava che il centrocampista juventino sarebbe rimasto solo nel cuore dell’area.

 

Milan Skriniar voto 7: È sfortunato nel deviare la palla di Morata, facilitando così la vita a McKennie. Da lì però tira fuori le unghie, non facendo più vedere palla all'attaccante spagnolo. Spinge anche lui in avanti, cercando di inserirsi , come con la Lazio, alle spalle dei difensori. Fa massa nel cuore dell’area, visto che difficilmente gli avversari possono competere con una torre come quella nerazzurra.

 

Stefan De Vrij voto 6,5: Negli anticipi è il numero uno, ma questa volta McKennie, grazie ad una deviazione, lo inganna portando in vantaggio suoi. Quando si tratta di uscire sul giocatore fino alla mediana difficilmente sbaglia, allungando velocemente il possesso dalle fasce. Manca da un po’ in area avversaria, dove avrebbe le qualità per rendersi pericoloso come i suoi compagni di reparto. 

 

Alessandro Bastoni voto 7: Non è un semplice difensore e lo ha dimostrato una volta di più: dopo l'assist e il goal contro la Lazio, anche in questa finale mostra doti tecniche inedite per il suo ruolo. Ha un'ottima geometria nel lancio lungo, così come nelle verticalizzazioni sulle punte. Ci delizia anche con delle fughe (con tanto di giocata da 10) nell’area bianconera, accompagnando costantemente la fase offensiva. Un pilastro per questa squadra e per la Nazionale.

 

Denzel Dumfries voto 6,5: Nella prima frazione non è impeccabile, sbaglia sia in fase di ripartenza, sia nella precisione dei cross. Il duello con Alex Sandro è molto combattuto ed entrambi lottano per limitarsi. Nella ripresa è molto più propositivo, rendendosi anche pericoloso dalle parti di Perin, che salva su un colpo di testa ravvicinato dell’olandese. Manca ancora un po’ di classe quando si porta in avanti palla al piede, ma è imprescindibile per Inzaghi. 

 

Nicolò Barella voto 7,5: Come sempre predilige il sacrificio, dando una mano in tutte le fasi e correndo con tre polmoni. Ci mette spesso la faccia quando si tratta di discutere con l'arbitro o calmare un compagno, facendo percepire le sue responsabilità in squadra. Si propone per vie centrali, recuperando spesso il pallone nell'uno contro uno in mezzo al campo. Quando riparte, nonostante la stazza, si destreggia fisicamente e si inserisce con continuità. Forse sostituito troppo presto.

 

Marcelo Brozovic voto 6,5: A livello qualitativo è superiore a tutti i centrocampisti in campo, con giocate tra le linee e con un'ottima visione del palleggio, che passa continuamente dalle sue parti. È più distratto del solito a livello difensivo, dove spesso sbaglia l'intervento, come in occasione del goal dove si fa saltare facilmente. È una certezza in ogni caso, quando Bastoni sale per attaccare lui rimane arretrato, evitando spazi per i bianconeri.  Quando avanza ha una spensieratezza invidiabile nel gestire le sue scelte tecniche. 

 

Hakan Calhanoglu voto 6,5: Meglio all'inizio che alla fine, anche se il suo apporto nella doppia fase è in continua evoluzione. Infatti lo si vede maggiormente in fase difensiva, dove arretra sino al limite dell'area nerazzurra, schermando così i centrali. Non si risparmia mai, aggiungendo i suoi colpi di genio quando ha spazio con la palla. Tenta forse in troppe occasioni la conclusione, senza invece voler sfruttare alcuni spazi per servire le due punte. Inzaghi lo sta facendo crescere, motivandolo in tutte le posizioni del campo, anche quelle mai eseguite fino a quest'anno. 

 

Ivan Perisic voto 7: La sua rinascita in squadra è stata essenziale e da quando è stato lanciato, non ha mai perso il posto. Non è più quel giocatore che segna tanti goal, ma piuttosto un elemento veloce, che unisce bene entrambe le fasi. Chiude lo spazio per il cross avversario più volte e arriva sempre sul secondo palo come quinto, in offensiva. In qualche occasione potrebbe essere “più egoista” viste le sue doti tecniche non indifferenti, ma il croato punta sempre alla palla per il compagno. Il duello con Bernardeschi lo vince lui. 

 

Edin Dzeko voto 6,5: Torna e da subito una mano alla squadra: si procura il rigore con la sua solita esperienza, anticipando De Sciglio e aiuta i compagni giocando di sponda. Poco presente in zona pericolosa, dove si fa vedere poco, preferendo fare da torre nel cuore dell’area. Chiellini lo pressa, evitando di farlo passare, ma il bosniaco lo tiene lontano dalla retroguardia, creando così uno spazio che i bianconeri non riescono sempre a gestire. L'età non gli concede più certe giocate, ma con lui in campo la manovra generale del gioco assume totalmente un'altra faccia. (Sanchez voto 8: Entra e decide la partita al 120esimo minuto. Un giocatore esemplare, capace di fare ancora la differenza)

 

Lautaro Martinez voto 6,5: La sua prova è stata tutto sommato importante, visto che ha siglato il goal del pareggio e si è proposto più volte in profondità per far ripartire i suoi. Non si esime nel discutere nervosamente in tutta la gara, sottolineando il suo spirito competitivo. Spirito che però talvolta va a esagerare, come nel caso della sostituzione, che una volta ancora non gradisce. Probabilmente per diventare il pilastro totale di quest’Inter deve crescere ancora a livello mentale, anche se la giovane età lo aiuta.

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