Lo stage della Nazionale

Mondiale 2022, ora Mancini punta quasi tutto su Zaniolo e Balotelli

In vista della sfida del 24 marzo con la Macedonia, c’è anche l’oriundo Luis Felipe della Lazio. Tra i portieri l’esordio del giovanissimo Carnesecchi

Mondiale 2022, ora Mancini punta quasi tutto su Zaniolo e Balotelli

Roberto Mancini ha finalmente diramato i convocati per lo stage che avrà luogo in queste due settimane a venire: vuole valutare chi poter inserire nella rosa e chi confermare, visto che diverse cose sono cambiate dalla vittoria dell’Europeo. La sfida con la Macedonia del 24 marzo darà vita ad un percorso breve, ma molto intenso verso il Mondiale. Vincere scegliendo i migliori del momento, quelli più in forma e integrando nuovi elementi capaci di estendere le possibilità negli schemi del tecnico azzurro. Tante novità, con alcune critiche e qualche stupore, il mister vuole dare una possibilità a tutti quelli che a suo avviso, meritano quella gloriosa casacca. Anche per una sola partita. Scopriamo dunque reparto per reparto quali sono le conferme e le novità del Commissario Tecnico della Nazionale

 

Gioventù all'avanguardia

In un reparto in cui possiamo vantare di avere uno dei migliori portieri del mondo (se non il migliore attualmente), il tecnico ha voluto comunque inserire ulteriori numeri uno, per valutare il loro potenziale come vice Gigio. Sirigu non è una novità, visto che è uno degli uomini chiave dello spogliatoio azzurro, grazie alla sua saggezza ed esperienza al servizio dei compagni. Le prestazioni al Genoa non sono delle migliori, ma la presenza in rosa è essenziale per aiutare anche i giovani appena arrivati. Meret, terzo portiere all’Europeo vuole iniziare a scalare le gerarchie, anche se le difficoltà con Ospina al Napoli non lo aiutano. Manca ancora qualcosa al suo percorso di crescita, anche se Mancini crede molto in lui. 

 

La grande novità è Carnesecchi, finalmente chiamato tra i grandi dopo le importanti prestazioni con l'Under 21. Un portiere molto giovane, classe 2000, di proprietà del’Atalanta, che ha girato il suo cartellino in prestito alla Cremonese, dove trova regolamento il posto da titolare, dimostrando grande sicurezza, nonostante la giovane età. Può crescere grazie all'esperienza degli altri portieri presenti in rosa e se il prossimo anno si presenterà alla Serie A, chissà che gli spazi in Nazionale non aumentino. Il futuro è dalla sua parte. 

Una difesa tecnica:

Il ruolo del difensore moderno in squadra ormai è ben diverso da quello classico, a cui siamo da sempre abituati e lo conferma le scelte fatte dal tecnico. Una serie di giocatori molto duttili, che abbinano la fisicità rocciosa alla tecnica da regista. Probabilmente la scelta è quella di fare possesso palla dal basso, facendo palleggiare anche la retroguardia. Avere dei giocatori capaci di muoversi come fossero centrocampisti, aumenta i pericoli in fase d'attacco, dove ad offendere vanno diversi elementi in massa.

 

Tra i vari confermati dall’Europeo (alcuni non convocati a causa del contagio del virus) vi sono Bastoni, ormai sempre più pupillo della difesa, vista la sua crescita esponenziale a livello mentale, tecnico e difensivo e Chiellini, a cui non si può rinunciare se si vuole una vera barriera umana davanti al portiere. Il centrale bianconero nonostante l'età rimane essenziale e lo sta dimostrando anche in campionato, dove fa ancora la differenza. Toloi non sta vivendo il suo miglior periodo, ma viene confermato, così come Di Lorenzo, che in questa stagione è finalmente esploso, diventando leader della difesa partenopea.

 

Ha maggiore coraggio quando si tratta di attaccare ed è per questo che si trova sempre in avanti, come fosse un attaccante aggiunto. Una carta importante da avere disposizione, come Florenzi, che pian piano si è preso la fascia del Milan. La sua forza rimane sempre la duttilità, di adattarsi sia da terzino, che da mezzala, che addirittura da esterno alto. Una soluzione dai diversi spunti. Anche Mancini faceva già parte del giro, anche se la sua crescita stagionale sotto l'ombra di Mourinho si è totalmente evoluta, rendendolo finalmente un difensore di alto spessore, che non commette più errori banali.

 

Dall'altra parte del Tevere arriva Luiz Felipe, oriundo, per la prima volta tra gli azzurri, che ha preferito al Brasile, viste le sue radici nel nostro paese. Un elemento sulla carta interessante, che però non sta vivendo un bel momento con la Lazio. Per Calabria e Biraghi invece è un passo che ci aspettavamo tutti, visto che ormai si possono assolutamente definire affermati: due leader per le loro squadre, che dormono sogni tranquilli con dei terzini attenti e dai piedi buoni. Il loro inserimento nella rosa azzurra sarà sempre più progressivo. De Sciglio e Luca Pellegrini si sono mossi bene con Allegri, non compiendo mai errori clamorosi e giocando gare corrette.

 

Un passo indietro rispetto ai terzini di Milan e Fiorentina, che rimangono la prima scelta. Infine una sorpresa inaspettata: il giovane Scalvini dell'Atalanta, che ha giocato la prima partita da titolare sabato contro la Lazio. Anche se il passaporto dice 2003, sembra un veterano e la sua bravura nel muoversi sia in difesa che in mezzo campo, lo contraddistingue. Un inserimento importante, che porta un’aria fresca all'interno del gruppo.

 

Un centrocampo solido:

In mezzo al campo le assenze non mancano, visto che il tecnico ha dovuto ridisegnare completamente le sue scelte iniziali. Ovviamente partendo da una fondamenta, composta da tre giocatori, che hanno alzato il trofeo continentale qualche mese fa. Parliamo di Barella, Pessina e Locatelli. Tre giocatori ancora molto giovani, ma estremamente importanti per i loro club, che non rinunciano mai ad inserirgli del primo minuto. Il primo è il simbolo della nuova Inter, che con ogni probabilità lo farà capitano dalla prossima stagione. Abbina fisico, intelligenza d'impostazione e senso del goal, a suon di inserimenti. Un giocatore completo.

 

L'Atalantino invece si è preso definitivamente il posto da titolare, diventando l'elemento cardine che collega centrocampo e attacco. Più fisico di un trequartista, ma con ottime qualità nel palleggio e nel tiro da fuori. Può giocare ovunque tra i tre in mezzo. Il terzo è stata una delle sorprese di Euro 2020, con tre goal e il posto da titolare dall'inizio alla fine. Un vero faro del centrocampo, più difensivo rispetto agli altri, ma pericoloso quando si addentra in area di rigore. Allegri non ne può fare a meno e più di una volta, ha rimesso in pista il team con qualche colpo di genio. Anche Cristante fa parte della corazzata e le sue buone performance alla Roma hanno permesso anche a lui di tirare fuori nuovi aspetti, delle sue doti.

 

Ad aggiungersi a loro vi sono anche Tonali, già nel giro di Mancini, che sta accumulando una serie di partite positive, da dominatore della metà campo e Sensi, che nonostante il poco spazio e i tanti stop per infortunio, rimane un pallino del coach, per la sua tecnica sublime. Infine, a completare il reparto, due giovani, che hanno già messo in mostra diverse cose interessanti. Ricci dell'Empoli, che è già sul taccuino di diversi grandi team per la sua sicurezza palla al piede e Frattesi, tra le grandi sorprese di questa stagione, visto che è esploso completamente, rivelandosi letale. Fagioli chiude il cerchio, anche se per lui la strada è molto lunga: il mister lo stima, ma lo spazio in questa stagione è stato molto ridotto. 

L'attacco delle sorprese:

 Le polemiche maggiori sono arrivate per le scelte in attacco, dove Mancini ha deciso di dare tante chance a giocatori inaspettati. In primis vengono ovviamente chiamati Immobile e Insigne, titolari intoccabili della squadra.  Le loro prestazioni confermano la loro maturità, su cui bisogna rimanere attaccati. Bernardeschi aveva già mostrato cose incessanti proprio con la maglia azzurra, ma finalmente questa stagione è scoppiato anche con Allegri, diventando un giocatore completo. Adattabile sia in mezzo, che davanti.

 

Una duttilità non indifferente, che può garantire anche Zaccagni, tra le novità, visto che con Sarri si è mosso molto bene in diverse zone del campo. La sua presenza aumenta le soluzioni in caso di cambiamento del modulo, visto che è sia esterno, che seconda punta, che trequartista. Il trio nero verde è sicuramente tra le cose più interessanti, visto che parliamo dell’attacco titolare del Sassuolo, società che da anni sponsorizza l’etichetta dei giovani italiani. Berardi senza Chiesa diventa probabilmente il terzo titolare, mentre Raspadori e Scamacca saranno pronti a scalare le gerarchie, visto il favoloso campionato che stanno vivendo. La loro esplosione definitiva è alle porte, grazie anche a Mancini si prenderanno palcoscenici più brillanti.

 

Le due sorprese arrivano alla fine, visto che una è stata molto aspettata, l’altra totalmente inattesa. Zaniolo doveva già partire per l’Europeo, ma l'ennesimo infortunio lo ha bloccato, impedendogli il viaggio verso la gloria. Il suo momento è finalmente arrivato e farà il massimo per fare la differenza anche in maglia azzurra. L'ultimo della lista è Balotelli, che dopo anni di silenzi in cui la sua carriera ha subito un pesante stop, si sta destreggiando abbastanza bene in Turchia. Una scelta non condivisa da tutto il tifo azzurro, che però dovrà avere fede con le scelte del tecnico, che vede ancora una luce di speranza nell’attaccante bresciano.

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