la crisi ucraina

Ucraina, aerei inglesi in volo, 3.000 soldati Usa in arrivo in Europa

Nessun segnale di distensione, al contrario si rafforzano gli schieramenti. Francia e Germania tentano la mediazione con Mosca, insieme a Turchia e Uk

Ucraina, aerei inglesi in volo, 3.000 soldati Usa in arrivo in Europa

Se le cancellerie di mezza Europa sono al lavoro, incessante, per tentare di imboccare la strada della de-escalation, non mancano i segnali preoccupanti, come lo spostamento di militari dagli Usa al Vecchio Continente e il ricollocamento di mezzi russi nel Mediterraneo e nel Mar Baltico.

Nelle scorse ore un ruolo attivo lo ha giocato anche il Regno Unito, sia con la visita del premier Boris Johnson a Kiev (ma è previsto un incontro anche a Mosca), sia con l’azione di alcuni caccia Typhoon della Raf britannica che hanno intercettato quattro velivoli militari russi che volavano a nord della Scozia.

Intanto sia il cancelliere tedesco Scholz che il presidente francese Macron sono pronti a incontrare Putin.

 

Caccia inglesi in volo

Secondo il profilo Twitter del Defence Correspondent della Bbc, Jonathan Beale, si sono vissuti momenti di tensione quando quattro bombardieri russi Tupolev Tu-95, chiamati 'Bear' dalla Nato, si sono avvicinati allo spazio aereo del Regno Unito in Scozia, pur senza entrarvi. La reazione di Londra non ha tardato ad arrivare, con il sorvolo in zona da parte di propri caccia che hanno intercettato i mezzi russi.

 

Biden decide l’invio di 3.000 militari in Europa

Intanto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dato il via libera al dislocamento dei militari in Polonia, Germania e Romania, in tutto 3.000 soldati che non saranno schierati come truppe di combattimento, ma serviranno a rassicurare i Paesi più a est della Nato. “È importante mandare un forte segnale non solo a Putin ma al mondo”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby.

 

Ucraina, “C’è ancora spazio per la diplomazia”

Un segnale di distensione è arrivato, però, da Kiev, con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che in una conferenza stampa internazionale ha detto: "Noi pensiamo che ci sia ancora spazio per la diplomazia, ma se la Russia attaccherà, allora combatteremo". Il ministro ha poi aggiunto che l’Ucraina "si prepara ad ogni scenario" nella crisi con la Russia e ritiene che "tutto è possibile", ma giudica ancora che le truppe russe mobilitate vicino al confine "non sono sufficienti per un'invasione su larga scala".

 

Germania e Francia in campo

Dopo la visita del premier britannico Boris Johnson, nella capitale ucraina nelle scorse ore è arrivato anche il ministro degli esteri olandesi, Mark Rutte, così come a Kiev è stato anche il premier della Polonia, Mateusz Morawieck. Lo stesso Johnson ha anche sentito al telefono il presidente russo, Vladimir Putin, dal quale potrebbe volare il presidente francese, Emmanuel Macron, atteso al Cremlino, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. L’Europa, dunque, si muove in ordine sparso, anche se l'Alto commissario Ue agli Affari esteri e la sicurezza, Josep Borrell, ha fatto sapere: "Ci attendiamo che con negoziati pacifici si possano risolvere tutti i problemi. Ci si aspetterebbe una guerra considerando gli oltre 100mila militari altamente armati al confine del Paese - ha aggiunto - ma stiamo facendo tutti gli sforzi per trovare una soluzione diplomatica in questa crisi".

Borrell ha poi specificato che le sanzioni dell'Ue sono "solo un'ipotesi" ma "se ci sarà un'aggressione militare in Ucraina dovremo reagire, e ci stiamo solo preparando per affrontare questa possibilità".

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