La Nazionale

Qualificazioni Mondiali 2022 in Qatar: Italia-Macedonia del Nord

La Nazionale di Mancini non può fallire il pass verso l’ultimo step, per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Assenze sulla retroguardia

Qualificazioni Mondiali 2022 in Qatar: Italia-Macedonia del Nord

Questa sera va in scena il primo passo verso il Mondiale in Qatar, che si svolgerà  il prossimo inverno. L’Italia di Mancini dopo l’incredibile cavalcata all’Europeo, poi vinto dagli azzurri, ha incontrato più difficoltà del previsto ai gironi validi per le qualificazione alla Coppa del Mondo, arrivando alla fine sotto la Svizzera. Proprio contro di loro Jorginho ha fallito un rigore da 90, che avrebbe permesso ai nostri ragazzi di raggiungere in maniera diretta la più grande competizione calcistica al mondo.

 

Come quattro anni fa, quando non la Svezia riuscì a qualificarsi a San Siro, lasciando la Nazionale, ai tempi allenata da Ventura, fuori dai giochi. Un incubo che è sotto ombra, anche se la dimensione attuale è ben differente, sia a livello di rosa, che di conduzione tecnica. Infatti la squadra di oggi, al di fuori del trofeo alzato lo scorso luglio, è una squadra non solo più forte sul piano dei singoli, ma anche maggiormente coesa e questo è un punto di vantaggio a favore degli azzurri.

 

Un gruppo legato, che bene o male è rimasto quasi tutti intatto, con l’aggiunta di qualche nuova pedina a rinforzare i vari reparti. Ma come si svolgeranno questi Playoff per la Qualificazione ai Mondiali? In primis questa sera vi è il primo incontro, con la Macedonia del Nord che è pronta a mettere tutte le armi a disposizione sul campo, per riuscire nell’impresa. Ad ospitare la partita vi è la cornice del Renzo Barbera di Palermo, con quasi 37 mila tifosi a supportare il team del “Mancio”.

 

Dall’altra parte vi è una squadra compatta, che non va assolutamente sottovalutata, visto l’enorme lavoro sorprendente fatto dal tecnico Milevski, che da quando siede sulla panchina macedone ha ottenuto risultati mai visto nella storia della nazionale. Un allenatore tosto, che predilige il lavoro duro al talento di alcuni giocatore: “Siamo pronti, abbiamo tutti a disposizione e non siamo arrivati qui per caso.

 

Ci aspettiamo una grande partita, c’è una bellissima atmosfera. Cosa dirò alla squadra prima di entrare in campo? Divertitevi e date tutto”, commentando poi anche gli ex “italiani” che militano nella sua rosa “Trajkovski ha giocato per quattro anni a Palermo e si sentirà a casa. Nestorovski è un giocatore importante per noi, ma non era in condizione. Spero di recuperarlo per le prossime partite“.

 

Insomma qualche pericolo tecnico in meno per Mancini, che però invita alla calma generale, poiché sottovalutare una squadra in gara secca, potrebbe risultare letale ai fini della qualificazione finale “"La Macedonia del Nord si sa difendere bene, ma non credo che sarà una gara da chiudere il prima possibile. Non c'è un risultato da ribaltare, ma dobbiamo restare tranquilli e fare la nostra partita contro una buona squadra che ha anche vinto in Germania. Abbiamo provato qualcosa, poi valuteremo in partita le situazioni.”

 

Chiudendo poi sul coraggio dei suoi ragazzi “"Non siamo cambiati rispetto a qualche mese fa, abbiamo sempre provato a imporre il nostro gioco. Ovviamente abbiamo avuto poco tempo, ma siamo sempre noi."

La Nazionale non deve sbagliare 

Mettere pressioni non sarebbe corretto nei confronti del preciso lavoro effettuato in questi mesi da Mancini, che ha tenuto sempre alta la concentrazione anche nei momenti più complessi. Scendere in campo con la consapevolezza che non si possa sbagliare, ma con la lucidità di chi  non deve avere fretta, imponendo al meglio la propria idea di gioco.

 

La troppa foga, in una partita secca rischia di indurre in errori, che talvolta, non vengono perdonati. La padronanza invece deve essere l’arma, unita alla lucidità, che ci consenta di andare avanti, per poi affrontare sfide ancora più difficili.Il tecnico azzurro vuole cambiare le carte in tavola, viste anche le tante assenze a cui deve fare fronte. La prima aggiunta è lo stadio pieno, che torna al 100% a distanza di anni e che per l’allenatore azzurro è un aggiunta per lo spirito del team.

 

Questa città ci ha sempre supportato e lo farà anche questa volta. Sarà capienza al 100% e sarà una cosa positiva in più rispetto al passato”. Ma chi sono gli undici candidati a prendersi la grande responsabilità di portarci al prossimo turno, che poi sarà quello decisivo? Tra i pali pochi dubbi, visto che Donnarumma fa parte degli intoccabili della Nazionale. La sua stagione deludente, colla di vari errori, non mette in dubbio la sua presenza dal primo minuto: con la maglia azzurra deve ritrovare la serenità giusta per essere in fiducia, dimostrando che il titolo di migliore numero uno al Mondo, sia ancora più che valido.

 

Davanti a lui vi è una linea a quattro, con qualche novità, considerando le assenze pesanti di Bonucci e Chiellini. A comporre la parte centrale della retroguardia i due difensori del futuro, Mancini e Bastoni, che hanno la ghiotta occasione di mettersi in luce con la casacca azzurra. Ai lati, vista l’assenza last minute di Di Lorenzo, il candidato principale è Florenzi, con il solito Emerson sulla fascia opposta. Due giocatori di corsa, che possono eseguire al meglio la doppia fase, grazie anche alle importanti doti tecniche di cui dispongono. In mezzo al campo nessuna mutazione, i tre titolari fissi non vanno toccati, visto che rimangono la grande forza della nostra rosa.

 

In mediana Jorginho per impostare il gioco, con ai suoi fianchi Verratti, fresco di alcune prestazioni da sottolineare con i parigini e Barella, giocatore chiave dello schieramento dell’Inter. Tre giocatori capaci di alternare fisicità a tocchi morbidi. Le verticalizzazioni in avanti sulle punte sono obbligatorie, ma fanno parte delle loro corde, visto che il baricentro deve rimanere il più alto possibile. Con due difensori centrali così tecnici è possibile che le due mezzali si alternino per salire dentro all’area, senza temere di dover lasciare buchi arretrati quando si tratta di palleggiare.

 

Davanti di dubbi c’è ne sono pochi, anche se le tante alternative in panchina di cui dispone Mancini sono notevoli: Berardi, che sta effettuando la miglior stagione della sua stagione, con il futuro “canadese” Insigne, sono in supporto l'attaccante più prolifico della Serie A, Immobile. Le tante critiche che subisce quando veste la maglia azzurra devono cessare e queste partite importanti sono il giusto trampolino per zittire gli scettici, che la maggior parte delle volte addossano le colpe a lui.

 

Insomma, le scelte migliori da subito, o almeno sulla carta, le più forti, per ottenere un pass obbligatorio. Dall’altra parte dei tabelloni scopriremo la possibile seconda sfidante, in caso gli azzurri dovessero passare stasera, tra Turchia e Portogallo. La Macedonia invece non può contare sul suo giocatore più rappresentativo e che noi italiani conosciamo bene: Elmas del Napoli infatti non è a disposizione questa sera e la delusione dei tifosi macedoni a riguardo è stata forte.

 

Anche Pandev ha commentato l’assenza del compagno con rammarico “Ci mancherà molto: è il più forte dei nostri”. Poco male, sicuramente non si arrenderanno visto che sul piano mentale, hanno molto meno da perdere rispetto a noi. Ombre che si rivedono, incubi del passato che ritornano. Mancini sa che stasera è una finale e che nessun passo falso verrà perdonato: otto anni senza Italia al Mondiale sarebbe quasi una barzelletta per il nostro paese. 

Italia-Macedonia del Nord: Renzo Barbera, ore 20:45, canali TV

  • Rai 1 (in chiaro canale 1)

  • Rai 1 HD (canale 501)

Italia-Macedonia del Nord: Le probabili formazioni 

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. 

Macedonia(4-3-3): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski, Musliu, Alioski; Bardhi, Ademi, Babunski; Churlinov, M. Ristovski, Trajkovski. 

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