guerra a un bivio?

Mosca cambia i piani di guerra: ora vuole solo liberare il Donbass

La Russia conferma di voler terminare l’operazione entro il 9 maggio. Joe Biden apre al nucleare non solo come deterrente. Zelesky agli Oscar 2022?

Mosca cambia i piani di guerra: ora vuole solo liberare il Donbass

Da un lato le voci di un indebolimento delle truppe russe, dall’altro la conferma che le mire di Mosca non riguarderebbero l’intera Ucraina, come già dichiarato dallo stesso Cremlino nelle prime fasi dell’offensiva. Il vero obiettivo, infatti, sarebbe la “denazificazione” delle regioni orientali del Donbass

Il risultato è che nelle scorse ore i soldati russi avrebbero ricevuto indicazioni ufficiali dai propri vertici sulla fine della guerra entro il 9 maggio.

Si tratta della data in cui la Russia celebra la “Parata della Vittoria”, ossia il successo sulla Germania nazista durante la Seconda Guerra mondiale, la stessa che era circolata fin dalle scorse settimane e della quale avevamo scritto qui.

Intanto, però, preoccupa l’apertura del presidente americano, Joe Biden, al possibile uso del nucleare non solo come deterrente, in casi di emergenza: significherebbe un passo indietro rispetto agli impegni presi dall’inquilino della Casa Bianca durante la propria campagna elettorale. Intanto, secondo un funzionario della Difesa Usa, il Pentagono ritiene che la Russia stia cercando rinforzi in Georgia per sostenere l’offensiva nella regione del Donbass. "Abbiamo visto il movimento di un certo numero di truppe dalla Georgia. Non abbiamo un numero esatto", ha detto il funzionario durante un briefing con la stampa, senza specificare altro e senza chiarire in che modo, dal momento che non ci sono truppe russe in questo paese.

 

La Russia verso la fine dell’operazione militare

"Gli obiettivi principali della prima fase dell'operazione sono, in generale, stati raggiunti", ha affermato ieri il comandante del direttorato per le operazioni dello stato maggiore russo, il generale Sergei Rudskoy, citato dall'agenzia di stampa Interfax, a un mese dall’invasione russa in Ucraina. "Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato considerevolmente ridotto. Questo rende possibile concentrarsi sugli sforzi cruciali per raggiungere l'obiettivo principale, vale a dire la liberazione del Donbass", ha aggiunto, chiarendo anche che "Unità delle milizie della Repubblica popolare di Luhansk hanno liberato il 93% del territorio della regione. Combattimenti, invece, sono ancora in corso nei pressi di Severodonetsk e Lysychansk. A Donetsk ci sarebbe un controllo del 54%. “La liberazione della città di Mariupol prosegue", ha aggiunto il generale.

Intanto i russi che hanno occupato la città di Tokmak, nella regione di Zaporiggia, hanno annunciato il passaggio forzato al rublo a partire dal 4 aprile, come ha annunciato il Kyiv independent.

 

Biden, “Nucleare non solo come deterrente”

Nel frattempo Joe Biden ha aperto all’uso delle armi nucleari in "circostanze estreme", tradendo la sua promessa elettorale di considerarle con “l’unico scopo" di deterrenza contro attacchi nucleari, come dichiarato nel 2020 al magazine Foreign Affairs, a cui aveva escluso il ricorso in risposta ad attacchi convenzionali o minacce nucleari. Il presidente americano ha sottolineato il "ruolo fondamentale" dell'arsenale nucleare, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di un suo uso in "circostanze estreme" come deterrente per le armi convenzionali, biologiche, chimiche e forse i cyberattacchi.

 

Zelensky verso l’intervento agli Oscar

Dopo i discorsi al Congresso Usa, al parlamento britannico, tedesco, francese e italiano, il presidente ucraino potrebbe intervenire con un videomessaggio anche alla cerimonia degli Oscar. A scriverlo è il New York Post, secondo cui Volodymyr Zelensky sarebbe in trattative con l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per fare un'apparizione video durante la trasmissione di domenica notte per l’assegnazione delle statuette. Il dubbio riguarda sia l’opportunità per Zelensky stesso, mentre il suo popolo è sotto attacco militare, sia per gli organizzatori, che rischierebbero un intervento massiccio della politica in un contesto cinematografico. L'Abc, il network americano che trasmette la serata, è favorevole, tanto più che Zelensky ha un passato di attore. Questa, però, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, che potrebbe sminuirne la figura di presidente dell’Ucraina.

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