Conflitto in Ucraina

Verso la pace in 10 giorni. Perché Putin potrebbe avere “fretta”

Oggi colloquio tra il presidente Usa e quello cinese Xi Jinping, ma Washington avverte: “Conseguenze serie se aiuta la Russia”. La Russia evita il default

Verso la pace in 10 giorni. Perché Putin potrebbe avere “fretta”

Da un lato lo scontro sul campo, che prosegue; dall’altro la diplomazia, con le delegazioni di ucraina e russa che non smettono di confrontarsi per arrivare a una uscita dalla crisi, che si potrebbe raggiungere entro 10 giorni. Nel mezzo i continui attacchi del presidente statunitense, Joe Biden, a quello russo, Vladimir Putin. Non passa giorno, infatti, che la Casa Bianca non ricorra a parole pesanti, come accaduto ancora nelle ultime ore, con Biden che ha definito Putin “un puro criminale”. Non solo: nella notte italiana sono arrivate nuovi motivi di preoccupazione: secondo la Defense Intelligence Agency (Dia), l'agenzia d'intelligence del Pentagono, "Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia", Mosca "probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all'estero". A spiegarlo, come riferisce Bloomberg, è stato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in una audizione parlamentare.

Intanto oggi il presidente Usa Biden avrà un colloquio telefonico con quello cinese, Xi Jinping, alle 14. Ma Washington avverte Pechino: “Conseguenze se aiuterà Mosca”. Il punto.

 

Possibile accordo di pace entro 10 giorni

“È possibile un accordo entro 10 giorni": a dirlo è stato il capo negoziatore ucraino, Mykhailo Podolyak in un'intervista ai media polacchi. Parole accolte con scetticismo dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che non vede "sforzi significativi" da parte della Russia. Intanto il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato nuovamente al telefono con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, per poi sentire Vladimir Putin. Secondo la Turchia, se si raggiungerà un’intesa di massima, i presidenti ucraino e russo potrebbe incontrarsi di persona per la ratifica in un Paese neutrale.

 

Il ritiro russo entro aprile: perché

Tra i motivi che potrebbero spingere Mosca ad accelerare un ritiro entro la fine di aprile c’è una data importante: il 9 maggio, infatti, è in programma la Parata della Vittoria in Russia. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti russe, ci sarebbe la ''ragionevole speranza'' che Vladimir Putin - che ieri ha celebrato l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea, i cui abitanti "in quelle settimane difficili dimostrarono coraggio e patriottismo contro i neonazisti" disse all'epoca - possa avere "interesse a far rientrare le truppe entro la fine di aprile". Un ritiro e la fine delle ostilità entro fine aprile, dunque, permetterebbe di poter celebrare sulla Piazza Rossa, nel 77mo anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale, anche la 'vittoria' in Ucraina, celebrando i "successi degli eroici militari russi", come spiegano fonti russe. Un altro motivo riguarda l’esigenza della Russia di evitare di dover saldare “debiti” per 170 miliardi di dollari entro 30 giorni, dopo essere riuscita a liquidare i 117 milioni entro le scorse ore.

 

Zelensky al Parlamento italiano la prossima settimana

Intanto cresce l’attesa per l’intervento in videoconferenza del presidente ucraino, Zelensky, con il Parlamento italiano, previsto per martedì 23 marzo.

Nel frattempo il consiglio dei Ministri delle ultime ore ha deciso uno stanziamento di fondi per la ricostruzione del teatro di Mariupol, distrutto dai bombardamenti. Ad annunciarlo è stato con un tweet il ministro della Cultura, Dario Franceschini. È stata "approvata dal Consiglio dei Ministri la mia proposta di offrire all'Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. I teatri di ogni Paese appartengono a tutta l'umanità" ha spiegato il responsabile del Mibac. Immediata la risposta del presidente ucraino, Zelensky: "Grazie Dario Franceschini" ha twittato, aggiungendo: "Dai il buon esempio da seguire. Insieme ricostruiremo il Paese fino all'ultimo mattone".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA