Le pagelle degli Azzurri

Mancini, ecco con chi ripartire: Raspadori-Biraghi e Cristante-Tonali

L’Italia batte la Turchia nell’amichevole valida per il terzo posto ai Playoff, che dà inizio ad una nuova era della Nazionale azzurra. O almeno si spera

Mancini, ecco con chi ripartire: Raspadori-Biraghi e Cristante-Tonali

Una vittoria difficile per gli azzurri, che ottengono il terzo posto nei playoff sconfiggendo in trasferta la Turchia, per 3-2. Protagonisti assoluti Raspadori e Biraghi, che si mettono in luce sulla fascia mancina. Più spenta la squadra dalla parte opposta con Zaniolo e De Sciglio. Sugli scudi il centrocampo, con l’asse Tonali-Cristante che è funzionale. Donnarumma commette un grosso errore, ma si rifà con tre parate decisive. Chiellini raggiunge Pirlo a livello di presenze: un giocatore immortale. 

I voti degli azzurri:

Gianluigi Donnarumma voto 6,5 : Le due grandi parata sull’ex compagno di squadra Calhanoglu sono da sottolineare, anche se nel primo tempo l’errore di posizione e la poca lucidità lo inducono ad un errore fatale per il vantaggio avversario- Non è da mettere in croce, anche se fa fatica a livello mentale e lo si vede soprattutto negli errori in piena manovra. Nella ripresa fa altre due parate importanti, tenendo vivo il risultato.Deve riprendersi in tanti aspetti, ma le doti non si discutono mai.

 

Giorgio Chiellini voto 6,5: Meriterebbe mille applausi per ciò che ha dato alla Nazionale italiana. Una roccia capace di metterci tutta l’anima del mondo pur di salvare il risultato, rimettendoci anche fisicamente. Riesce a toccare le 116 presenze, raggiungendo il suo grande amico Pirlo. Nella prossima sfida potrebbe affiancare De Rossi, a 117, nella sua ultima uscita con questa maglia ormai sua. Un difensore memorabile, che rimane nella storia azzurra per sempre.

 

Francesco Acerbi voto 6: Ritrova la giusta serenità in un momento complesso della sua carriera. In Capitale vive quasi da separato in caso, visti i dissidi con la curva della Lazio, ma nella serata azzurra dimostra di avere ancora le qualità di una volta. Tecnicamente è essenziale, specie con il baricentro alto, dove riesce a fornire con in suoi lanci precisi diversi inizi di manovre pericolose. Una sorta di mediano aggiunta, che fa prevalere il suo fisico su tutti i palloni alti per le punte turche.

 

Mattia De Sciglio voto 6: Rispetto al compagno dalla parte opposta, spinge molto di meno, tanto che il tecnico lo richiama più volte, invitandolo a spingere di più. Sulla retroguardia si fa rispettare, chiudendo gli spazi e coprendo con esperienza nell’uno contro uno. Un peccato, considerando le qualità tecniche che ha messo in luce in campionato: tende a non voler mai provare la giocata, limitandosi al cosiddetto “compitino”. Affidabile, ma non stupisce in maniera particolare.

 

Cristiano Biraghi voto 7,5: Un giocatore coraggioso, che non perde mai le sue doti offensive e la sua tecnica sopraffina. Regala il pari a Cristante con un pallone pregiato e crea tante palle goal, che i compagni moto spesso non sanno sfruttare al meglio. Mette la palla giusta anche per il terzo goal, Avere un giocatore sulla retroguardia, che possa essere adattato di tante zone del campo grazie alla qualità che porta è un fattore aggiunto di rilievo, visto che permette la mutazione di ruoli per i tre centrocampisti, più liberi di rimanere arretrati. La sua stagione sino ad ora è luminosa. 

 

Sandro Tonali voto 6,5: Il centrocampista del futuro. Mancini lo schiera dal primo minuto e lui risponde presente, fornendo anche l’assist del raddoppio. Un elemento solido, che porta avanti il pallone, senza mai perdere lo scontro fisico con il mediano avversario. Gioca più avanzato rispetto al solito, dimostrando che le sue manovre in velocità possono aiutare anche la fase offensiva. Ha una personalità immensa, da giocatore esperto, nonostante abbia solo  21 anni. 

 

Bryan Cristante voto 7,5: Tra i migliori in campo, contro ogni aspettativa. Ciò che sorprende è la qualità che ci mette nei palloni giocati, che solitamente preferisce scaricare velocemente o spazzare via. Diventa quasi un trequartista, capace di giocare velocemente in orizzontale, creando un asse con Biraghi veramente funzionale. Proprio il terzino della Fiorentina fornisce l’assist che il centrocampista capitolino trasforma in rete, con un colpo di testa preciso. Una crescita positiva, che lo sta portando ad un’evoluzione notevole delle sue classiche caratteristiche. 

 

Matteo Pessina voto 6: Un po’ meno notevole rispetto ai due compagni, specie nel coraggio, visto che tende a smistare invece di inventare. Sono sempre importanti i suoi inserimenti in area, visto che più volte, spalle alla porta, serve a pochi metri dalla porta i compagni, risultando quasi un attaccante aggiunto. Il suo limite rimane a livello fisico, visto che Calhanoglu riesce spesso a vincere il duello con l’atalantino, fiacco nel contrasto. Un giocatore che può dimostrare molto di più, in generale. 

 

Giacomo Raspadori voto 8: Un partita che tutti noi italiano avremmo voluto dimenticare, ma che per l’attaccante rimane indimenticabile. La prima doppietta in azzurro non si scorda mai, specie per la qualità che ci mette in entrambi i gol, da prima punta. Dimostra di essere rapido nel puntare l’uomo, così come nell’utilizzare bene entrambi i piedi. Il raddoppio è precisione allo stato puro, visto che si coordina con forza, tenendo però la palla bassa. Il futuro si basa pure su di lui, che ha la strada illuminata per una grande carriera anche in maglia azzurra. 

 

Gianluca Scamacca voto 6: Una gara dalle tante sfaccettature per la punta nero verde, che ha mischiato delle grandi giocate, a degli errori per l’eccessiva fretta. Gioca di sponda, abbassandosi per recuperare palla, ma al contempo rimanendo fuori dall’area su alcuni cross, senza buttarsi dentro. Una cosa peculiare considerando le sue doti da bomber letale. Tiene in gioco la Turchia sul secondo goal che fanno. È attivo, ma sbaglia tanto e sotto porta si fa vedere solo con un colpo di tacco. 

 

Nicolò Zaniolo voto 6: Non è più abituato a giocare da esterno e si vede, ma l’impegno è da sottolineare, specie nella lotta, visti i tanti falli che riesce ad ottenere. Non è preciso però quando deve accentrarsi, tenendo troppo spesso la testa bassa e scegliendo di conseguenza la soluzione più errata. Si fa vedere poco in zona goal, non mostrandosi abbastanza libero sui cross. Predilige la palla bassa in profondità e per questo fatica sui cross dalle sue parti. Viene sostituto per primo a causa di questi pochi pericoli creati. 

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