negoziati di pace

Draghi parla con Putin: sul tavolo la pace, ma anche gas e rubli

Mosca gela le speranze sui negoziati, ma offre una tregua a Mariupol. Spostamento di truppe sul campo. Domani riprendono i colloqui, ma in modalità online

Draghi parla con Putin: sul tavolo la pace, ma anche gas e rubli

Il “cessate il fuoco”, quantomeno temporaneo, è stato offerto dalla Russia a partire dalle 10 nella città sotto assedio di Mariupol, mentre a Zaporizhzhya si apre un corridoio umanitario. Segnali di de-escalation, ai quali però il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dice di non credere.

Dopo il secondo round, ieri, i negoziati riprenderanno domani 1° aprile. Mentre gli Stati Uniti insistono sulla linea delle sanzioni e annunciano novità nei prossimi giorni, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha parlato per quasi un’ora con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. È la prima volta che accade dall’inizio del conflitto.

 

Draghi: “La chiamo per parlare di pace”

Il colloquio tra Draghi e Putin è arrivato dopo il viaggio saltato dello stesso premier a Mosca, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio scorso. Al centro del colloquio gli sforzi per raggiungere una tregua e una pace, che il premier ha invocato “al più presto” per “proteggere” soprattutto i civili. Il capo dell’esecutivo ha spiegato che l’Italia è pronta a contribuire proprio alla pace, ma solo se da Mosca ci saranno “chiari segni” di de-escalation. In quasi un’ora di telefonata, però, si è parlato anche di gas. Al momento Putin avrebbe confermato, come già concordato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, di poter accettare ancora i pagamenti in euro invece che in rubli, come invece preteso poche ore prima. Il presidente russo avrebbe comunque rassicurato che il passaggio alla moneta russa non sarebbe "peggiorativo" dei contratti sottoscritti dai clienti europei. Dal premier Draghi non ci sarebbero stati commenti, anche se sulla questione si era già espresso la scorsa settimana, ricordando gli “obblighi contrattuali” e l’eventuale violazione in caso di pretesa di pagamento in rubli. Una posizione ribadita anche dal G7.

 

Nuovi negoziati dal 1° aprile

Un alto funzionario ucraino ha affermato che Russia e Ucraina riprenderanno i colloqui domani, 1° aprile, ma in modalità online. A scriverlo è il Guardian. Il capo della delegazione negoziale ucraina, David Arakhamia, ha dichiarato in un post sui social che Kiev avrebbe voluto che i due Paesi avessero proseguito in presenza, in Turchia, ma che Mosca avrebbe sostenuto che prima è necessario lavorare a una bozza di trattato, da ultimare poi in un incontro “fisico”.

 

Usa, in arrivo nuove sanzioni

Intanto dal Pentagono si ritiene che il 20% delle forze russe nella regione di Kiev sia stato riposizionato in Bielorussia, mentre sarebbe iniziato il ritiro da Chernobyl. Non si fermano, invece, gli attacchi a Kharkiv, mentre Washington sarebbe pronta a nuove sanzioni, in arrivo nei prossimi giorni.

Sul fronte del sostegno all’Ucraina, invece, è stato il presidente Zelensky a ringraziare gli Stati Uniti per “il nuovo pacchetto di aiuti umanitari da 1 miliardo di dollari e ulteriori 500 milioni di dollari a sostegno del bilancio diretto”, come spiegato dal leader di Kiev, che ha aggiunto: “Ho sottolineato che in questo momento è un punto di svolta". Zelensky ha avuto un nuovo colloquio con Biden: "Ho detto al presidente Usa di cosa ha bisogno l'Ucraina. Sono stato il più sincero possibile. Il sostegno degli Stati Uniti è vitale per il mio Paese. Ora è particolarmente importante darci una mano, per mostrare tutto il potere del mondo democratico", ha aggiunto il presidente ucraino.

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