Le pagelle della Champions League

Benzema e Modric, protagonisti del Real Madrid in semifinale

I quarti di finale si infuocano con una sfida piena di colpi di scena, che dice 5-4 alla fine dei 180 minuti tra Blues e Madrileni. Ancelotti in semifinale

Benzema e Modric, protagonisti del Real Madrid in semifinale

La gara dell’anno potrebbe essersi giocata al Santiago Bernabeu, dove il Chelsea esce dalla Champions League al seguito di un ribaltone incredibile. Passa infatti alle semifinali il Real Madrid di Ancelotti, che nonostante la sconfitta riesce a reggere a livello mentale, tirando fuori l’animo da vincente puro. Una squadra che non molla mai e che nel giro di una frazione, di una giocata, come quella di Modric, può mutare un’intera gara. Una prestazione generale che rimane deludente nei primi novanta minuti e l’esame di coscienza sicuramente ci sarà sarà da parte del tecnico italiano. Dopo tante partite la stanchezza si fa sentire e i cambi, in certe partite, si rivelano poi decisivi.

 

Pagelle Real Madrid: 

Thibaut Courtois voto 6,5: Un voto quasi incredibile se pensiamo che ha subito tre reti, ma i suoi tre interventi, di cui uno fantastico su un cacio d’angolo, tengono la gara a galla. In questa qualificazione è stato importante, anche quando gioca con i piedi, dove si dimostra importante nel far girare palla con i difensori. Si prende addirittura il lusso di fare due giocate da novanta in area di rigore, con due numeri da dieci.

 

Dani Carvajal voto 6: I primi novanta minuti sono stati altalenanti, specie nel mantenimento della posizione, visto che non ha seguito sempre le tempistiche di gioco. Sul primo goal avversario ha qualche colpa nel farsi scappare Mount, che vince diversi duelli quando lo punta. In fase offensiva però sa rendersi utile, sovrapponendosi con continuità in avanti. Giunge fino alla trequarti avversaria anche per vie centrali, aumentando la massa offensiva della squadra. 

 

Nacho voto 5: Nel ruolo di terzino si muove decisamente meglio, visto che si perde sempre gli attaccanti a causa di diverse uscite a vuoto. Gioca infatti alto, lasciando praticamente Casemiro nel ruolo di centrale al suo posto. È lento nel ragionare e perde alcuni palloni al limite, che rischiano di diventare pericolosi. Sul primo goal viene messo fuori gioco con un tocco: troppo poco per un ruolo così importante. 

 

David Alaba voto 5,5: Sulla retroguardia è quello che sbaglia di meno, cercando di portare sicurezza ad un reparto spaventato. Non a caso il Chelsea fa grande fatica nel primo tempo ad inserirsi per vie centrali. Un giocatore importante in certe partite, che però subisce anche lui le grandi falcate dei Blues quando il team è schiacciato. A livello di lanci, sua specialità, cerca meno l’invenzione, limitandosi a passaggi corti al mediano. Sul terzo goal viene però saltato secco da Werner. 

 

Ferland Mendy voto 5: I pericoli maggiori arrivano dalle sue parti, dove spesso non si fa trovare in posizione. Regala un numero eccessivo di palloni agli avversari, tra cui uno letale nel azione del terzo gol, poi annullato ad Alonso, per sua fortuna. Un giocatore che potrebbe avere anche una tecnica interessante, ma che non si mostra minimamente lucido per l’ambiente in cui si trova. In fase offensiva si propone, cercando però scelte troppo complesse. 

 

Luka Modric voto 7: Tra i tre di centrocampo è sicuramente quello che regala maggiori soddisfazioni tecniche, visto che organizza la manovra come meglio può.Si inventa l’assist decisivo per Rodrygo, inventandosi una giocata da brividi con un pallone geometrico d’esterno. Recupera e lotta come un leone nei supplementari, dove si fa trovare al posto giusto su diverse ripartenze dei londinesi. Gestisce il pallino del gioco, limitando gli spazi e facendo respirare il resto dei compagni. Un campione con la “C” maiuscola.

 

Tony Kroos voto 5: Un giocatore completamente diverso rispetto alle scorse annate e il calo è continuo. Corre a vuoto, perdendo la lucidità anche nei palloni più semplici. Da lui ci si aspetta ben altro e a questo punto le domande sul futuro aumentano. Cerca la conclusione, che però non si avvicina mai alle sue solite rasoiate. Insomma, dopo la delusione all’andata, fallisce anche il secondo appuntamento e un giocatore della sua caratura avrebbe, sulla carta, ancora diverse carte da giocarsi. 

 

Casemiro voto 6,5: Tra i migliori della gara c’è sicuramente “Casemuro”. Gioca da libero, aiutando per tutta la partita la retroguardia nel contenere le numerose offensive della squadra di Tuchel. Arriva con continuità quando si tratta di recuperare palloni alti, impattando sempre per primo. Attacca rabbiosamente gli attaccanti, mordendo le caviglie e gestendo rapidamente il pallone in uscita. Quando Ancelotti lo sposta più avanti si prende anche il lusso di concludere  verso la porta di Mendy. (Rodrygo voto 6,5: Entra e cambia la gara: su invito delizioso di Modric colpisce divinamente al volo, rimettendo completamente in discussione una gara che sembrava già chiusa)

 

Federico Valverde voto 6: Lo scorso anno ha sorpreso tutti giocando da mezz’ala offensiva, con prestazioni illuminanti in mezzo a dei pilastri leggendari. Quest’anno invece il nuovo tecnico lo utilizza inspiegabilmente da esterno, dove non riesce minimamente ad esprimersi. Non ha lo scatto per affrontare un ruolo così dinamico, in cui si gioca tutto sull’accelerazione istantanea. Quando viene spostato nel suo ruolo, ai supplementari, vince maggiori duelli, rivelandosi importante in fase di contenimento. 

 

Karim Benzema voto 7,5: Non ha bisogno di creare mille occasioni per essere l’uomo della serata. Gioca una prima parte di gara sacrificandosi per i compagni, visto che si abbassa fino alla propria mediana, recuperando e gestendo il pallone all’indietro. Manca il suo peso da torre in mezzo alla difesa avversaria e per questo viene cercato di meno dai compagni. Si inventa una perla nei supplementari, staccando il pass per le semifinali di Champions League, 

 

Vinicius Jr voto 6,5: Una serata di luci e ombre, come ormai ci ha abituati spesso. Quando si accende è devastante, scappa agli avversari e vince diversi duelli nell’uno contro uno. Il problema è quando sparisce in mezzo agli avversari, non facendosi più trovare per lunghi tratti della partita. Trova la forza mentale e fisica di gestire al meglio le sue doti da gioiellino talentuoso, servendo un assist decisivo al numero nove francese. Una giocata da futuro campione, a cui manca solo un po’ di continuità. 

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