Verso il voto

Duello tv Macron-Le Pen: scontro su guerra in Ucraina, Putin, Covid

Dopo l’iniziale stretta di mano, il duro botta e risposta tra i due candidati, che domenica si affronteranno nel ballottaggio per le presidenziali francesi

Duello tv Macron-Le Pen: scontro su guerra in Ucraina, Putin, Covid

La prima domanda, come deciso dalla “sorte” è andata a Marine Le Pen, che si ritrova per la seconda volta e come cinque anni fa a correre per l’Eliseo. Ora come allora c’è Emmanuel Macron sulla sua strada, ma il contesto è molto diverso e la guerra in Ucraina pesa anche sulle elezioni presidenziali francesi. Ai due conduttori Lea Salamé e Gilles Bouleau che le chiedono in cosa pensa di essere un miglior presidente per i francesi, la leader di Rassemblement National risponde: "Se mi faranno l'onore di essere eletta, sarò la presidente della rinascita democratica, della sicurezza, dell'istruzione, della sanità ovunque e per tutti, della pace civile". Ma è su clima, Covid e vaccini, e soprattutto rapporti con la Russia che lo scontro si è fatto più acceso.

 

La guerra in Ucraina

Il tema clou è stato proprio il conflitto in corso in Ucraina, con Macron che ha confermato di essere al fianco di Kiev: “Il ruolo della Francia e dell'Ue è quello di supportare Kiev. L'offensiva in Donbass aumenterà ma bisogna evitare l'allargamento della guerra, bisogna far ragionare Mosca”. Poi ha aggiunto: "Il ruolo della Francia è di sostenere gli ucraini con le armi, finanziariamente, con l'accoglienza: oggi è necessario mantenere e aumentare questa linea, stando attenti a che il conflitto non possa estendersi. È per questo che l'Europa è importante, poiché è una Europa con un sistema difensivo forte, per questo ha rafforzato il bilancio della Difesa: l'obiettivo è farne una potenza di equilibrio, perché non siano i vassalli di nessuno", ha spiegato.

Diversa la posizione di Le Pen, che pur esprimendo “la mia solidarietà assoluta al popolo ucraino” e chiarendo che “l'aggressione è inammissibile", ha detto “no” alle misure contro Mosca: "Sono in disaccordo con le sanzioni sul gas e petrolio russo. Non penso sia un buon metodo, non farà male alla Russia che venderà ad altri Paesi mentre farà molto male alla Francia". In ogni caso la candidata di destra ha spiegato di voler "sostenere" gli sforzi per la pace di Macron.

 

I rapporti con Putin

Scontato l’attacco di Macron a Le Pen, accusata di "dipendere dal potere russo" e di essere stata "tra le prime parlamentari a riconoscere il risultato dell'annessione della Crimea dalla Russia. Così è stato, e lo dico con molta gravità, perché lei è dipendente dal potere russo e dal signor Putin qualche mese dopo aver contrattato un prestito nel 2015 presso una banca russa vicina al potere, poi avete rinegoziato questo prestito con altri attori coinvolti nella guerra in Siria".

Ancora più duro l’affondo nel definire Putin “il banchiere” di Le Pen: "Siete sempre stata ambigua su questo tema perché lei non è in una situazione da potenza a potenza, i suoi interessi sono legati a quelli della Russia". La leader di Rassemblement National ha risposto, invece: “Se sono stata costretta ad andare a fare un prestito all'estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna assolutamente libera”.

 

La crisi economica e il futuro della Francia

Quanto alla situazione economica, con la crisi legata anche alla pandemia, Emmanuel Macron ha spiegato: "Abbiamo attraversato un periodo molto difficile, crisi senza precedenti, una pandemia. E oggi la guerra è tornata sul suolo europeo. Stiamo vivendo un periodo in cui la paura e le preoccupazioni ci sono. Ho cercato in questo periodo di prendere delle buone decisioni. Voglio continuare a farlo per rendere la Francia più indipendente e più forte. Per migliorare la vita quotidiana dei nostri concittadini".

Ma Le Pen è convinta che i francesi non apprezzino le scelte del presidente uscente: "Sono obbligata a essere la portavoce dei francesi, non ho visto che francesi che mi parlano del potere d'acquisto e che non ce la fanno più. Sette francesi su 10 ritengono di aver perso potere d'acquisto". Da qui l’annuncio di voler aumentare le possibilità di spesa dei cittadini di "150-200 euro al mese per famiglia".

 

Ambiente e "Frexit"

Altro tema delicato l’ambiente, con Macron che ha accusato Le Pen di essere “climato-scettica” e lei che lo ha definito invece “climato-ipocrita”. Sui rapporti con l’Europa e l’eventualità di una uscita dall’Unione in stile Brexit (la cosiddetta “Frexit”), l’inquilino dell’Eliseo ha tuonato: "Volete sempre uscire dall'Ue, ma non lo dite più", aggiungendo: “Serve un'Europa più forte, più integrata, con un coppia di fiducia", riferendosi a Francia e Germania, la cui vicinanza non è vista di buon occhio da Le Pen, che ha risposto: “Non esiste una sovranità europea perché non esiste un popolo europeo: ho capito che volete rimpiazzare la sovranità francese con quella europea. Desidero modificare profondamente l'Unione europea per fare effettivamente emergere un'alleanza europea delle nazioni".

 

Il nodo dell’immigrazione e dell’Islam

Infine, posizioni di totale contrasto sull’immigrazione, con Le Pen che dichiara: "L'immigrazione selvaggia e anarchica porta insicurezza, proporrò un referendum a francesi per decidere chi può entrare e chi deve uscire. E poi serve della fermezza. Certo ci vuole la prevenzione, ma serve anche fermezza e i francesi pensano che siamo al lassismo totale. E bisogna riarmare i poliziotti innanzitutto moralmente". La candidata di destra ha chiarito di non voler lottare contro l’Islam, ma contro “il radicalismo islamico”, mentre per Macron è indispensabile mantenere la laicità della Francia: “Saremmo, Madame Le Pen, il primo Paese al mondo a vietare il velo”, ha affermato Macron, avvertendo dei rischi: “una guerra civile e glielo dice chi ha combattuto l’Islam radicale come nessuno mai, prima”.

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