Il punto sulla crisi

La Francia frena sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Forze Usa a Kiev?

Intanto nuove offensive russe nel Donbass. Mosca attacca la città di Severodonetsk. Secondo Kiev “Si sta trasformando in una nuova Mariupol”. Cosa accade

La Francia frena sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Forze Usa a Kiev?

Il piano militare e quello diplomatico continuano a rimanere distanti.

Da un lato la nuova offensiva militare delle forze di Mosca, che si sta concentrando sul Donbass e, in particolare, su Severodonetsk. Bombardamenti e truppe di terra colpiscono la città in modo deciso, tanto che le autorità ucraine non esitano a definirla una nuova Mariupol.

Intanto, però, il Cremlino apre alla possibilità di riprendere i negoziati per un cessate il fuoco.

A gelare Kiev, però, ci ha pensato il nuovo ministro francese per gli Affari europei Beaune, che riguardo all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea ha affermato: “Ci vorranno 15-20 anni”. Secondo il responsabile della politica estera di Parigi nel frattempo Kiev potrebbe entrare a far parte della comunità politica europea proposta dal presidente Emmanuel Macron.

Intanto nelle scorse ore c’è stata la visita sorpresa nella capitale del Paese in guerra da parte del premier polacco Duda. Si tratta del primo leader occidentale ad aver parlato in presenza al Parlamento ucraina. Il capo del Governo di Varsavia ha detto: “Solo voi potete decidere il vostro futuro. Sbaglia chi dice che dovete cedere alle richieste di Putin”.

Sempre sul fronte internazionale, infine, il Pentagono non ha escluso l’invio di forze militari a presidio dell’ambasciata Usa a Kiev, che nel frattempo ha riaperto.

 

Usa pronti all’invio di truppe a Kiev

Il Pentagono e il Dipartimento di Stato americano starebbero valutando la possibilità di inviare forze speciali a Kiev. Lo ha detto il Portavoce del Dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal. “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza” della sede diplomatica in Ucraina “ma non è stata presa nessuna decisione”, ha sottolineato Kirby. In pratica le forze speciali servirebbero per garantire protezione all’ambasciata Usa che è stata riaperta nella capitale ucraina.

 

A che punto sono i negoziati

"Da parte nostra, siamo pronti a continuare il dialogo. Il congelamento dei colloqui è stato interamente un'iniziativa dell'Ucraina". Così il capo dei negoziatori russi nei colloqui con l'Ucraina per la pace, Vladimir Medinsky, che ha detto che Mosca è pronta a riprendere il negoziato, anche se ha lasciato a Kiev la responsabilità di proseguirli. L’apertura è arrivata tramite le parole dell'assistente del Cremlino, Vladimir Medinsky, in un'intervista alla TV bielorussa. "La Russia - secondo Medinsky - non ha mai rifiutato i colloqui". Martedi' scorso, il principale negoziatore di Kiev, Mykhaylo Podolyak, ha dichiarato che i colloqui con Mosca sono "in sospeso", dopo che si sono svolti regolarmente nelle prime fasi del conflitto, ma senza risultati sostanziali.

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