lo scontro sulle armi

Armi, dietrofront della Corte suprema: nessuna restrizione a New York

L’organismo boccia le leggi più restrittive. Si potrà girare per la città armati senza un valido motivo, come l’esigenza di difendersi anche in strada

Armi, dietrofront della Corte suprema: nessuna restrizione a New York

La decisione della Corte suprema non è stata una doccia fredda, al contrario: il timore che bocciasse le norme dello stato di New York in tema di possesso di armi era più che prevista, ma ciononostante non ha risparmiato la delusione non solo della Governatrice della Grande Mela, ma anche e soprattutto del presidente statunitense, Joe Biden, che non ha nascosto il proprio disappunto.

 

Biden: “Profondamente deluso”

"Sono profondamente deluso”. Sono le prime parole con le quali il capo della Casa Bianca ha commentato la decisione della Corte Suprema americana. Biden ha denunciato una sentenza che cancella un divieto "ultrasecolare" in vigore nello stato di New York, spingendosi ad affermare che questa posizione contraddice sia il buonsenso che la Costituzione".

"Sull'onda degli orribili attacchi di Buffalo e Uvalde e di quotidiani atti di violenza da armi da fuoco che non fanno titolo a livello nazionale, dobbiamo fare di più come società, e non di meno, per proteggere i nostri cittadini", ha aggiunto Biden, esortando gli americani a "far sentire la loro voce nel Paese".

 

I timori delle istituzioni di New York

La decisione dei supremi giudici hanno allarmato le autorità della Grande Mela, che ora temono un’escalation di violenze. La governatrice dem dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha parlato di “giorno cupo”, definendo l’accaduto "assolutamente scioccante e scandaloso”, annunciando di voler convocare una seduta speciale del parlamento per varare una nuova legge. Il sindaco Eric Adams, anch’egli democratico ed ex poliziotto, teme "una ondata di violenza da armi da fuoco" in una città dove si sta assistendo da tempo a una crescita della criminalità. "Non possiamo lasciare che New York si trasformi in Far West", ha affermato.

 

La sentenza e le leggi di New York

Con sei voti a favore e tre contrari, la Corte Suprema ha dunque bocciato le regole vigenti a New York sulle armi stabilendo che violano la Costituzione perché il "Secondo Emendamento protegge i diritti degli individui diportare un'arma con sé fuori casa per autodifesa". La norma, invece, prevedeva che per portare un’arma in pubblico fosse necessaria una licenza concessa per un valido motivo, come la sicurezza personale o il trasporto valori. La sentenza arriva mentre il Congresso ha raggiunto un primo accordo a una legge su uso e detenzione delle armi.  

 

Le conseguenze

Ora il pronunciamento rischia di coinvolgere anche altre grandi città degli Stati Uniti tra cui Los Angeles, San Francisco e Boston. Circa un quarto della popolazione degli Stati Uniti vive in stati che dovrebbero essere interessati dalla sentenza. California, Hawaii, Maryland, Massachusetts, New Jersey e Rhode Island hanno tutte leggi simili che potrebbero essere impugnate a seguito della sentenza.

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