Niente acquisto

Dietrofront di Elon Musk: non compra più Twitter. Crollo in borsa

Con una lettera alla Sec, che controlla la Borsa statunitense, l’avvocato del miliardario annuncia i motivi che hanno portato a rinunciare all’operazione

Dietrofront di Elon Musk: non compra più Twitter. Crollo in borsa

Nuovo colpo di scena: Elon Musk rinuncia all’acquisto di Twitter.

A riferirlo è stata la Sec, la società che controlla la Borsa Usa. Secondo quanto emerso, in una lettera inviata da un avvocato del miliardario già patron di Tesla, si leggerebbe che "Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali" e non ha fornito le "informazioni commerciali richieste".

"A volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili", si legge ancora nel documento che motiva così la rinuncia a una delle più importanti operazioni commerciali dell’ultimo periodo.

Secondo quanto riporta il Post, comunque, Musk e il resto della cordata non sembrano più intenzionati a concludere l'affare di acquisizione del microblog avendo "interrotto le discussioni relative al finanziamento".

 

Le conseguenze del passo indietro di Elon Musk

La decisione del fondatore di Tesla e Space X hanno causato una serie di reazioni a catena. In primo luogo Twitter ha annunciato che avvierà una causa contro Elon Musk, dopo l’annuncio di quest’ultimo di aver ritirato l'offerta da 44 miliardi per l'acquisto del social media. Ma non solo.

Le azioni di Twitter Inc. in Borsa sono crollate del 9% nel trading post-chiusura dei mercati finanziari, come riferito da Bloomberg.

 

Un’altra tegola per Twitter

La decisione di Musk arriva in un momento decisamente non positivo per Twitter, secondo i media americani. In particolare, il Washington Post parla di momento negativo. Da mesi Twitter ha sospeso la maggior parte delle assunzioni e dei rientri, fatta eccezione per i ruoli più delicati. Nelle ultime ore, invece, un portavoce del social network a Techcrunch, ha annunciato che Twitter ha licenziato il 30% del team dedicato al recruiting, a due mesi dal blocco delle assunzioni in tutta l'azienda. Non è stato specificato di quante persone si tratti.

 

La crisi dell’intero settore

In realtà è l’intero settore social a non navigare in buone acque. “Si stima che negli ultimi due mesi siano stati licenziati oltre 30.000 lavoratori nel settore, con i social network non immuni alla crisi del mercato”, riferisce l’Ansa. Ad esempio, solo pochi giorni fa, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha riferito ai dipendenti la necessità di prepararsi a mesi difficili, lasciando intendere che non potranno essere assunte nuove persone, quindi il lavoro per i dipendenti necessariamente è destinato ad aumentare.

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