La svolta

Twitter, Elon Musk compra la piattaforma: come cambierà (subito)

Il numero uno di Tesla e Space X ottiene il 100% del social e ha già le idee chiare su come cambiare l’azienda, a partire da alcune funzioni degli utenti

Twitter, Elon Musk compra la piattaforma: come cambierà (subito)

Finisce il tira-e-molla tra il consiglio di amministrazione di Twitter e Elon Musk, che ha ottenuto di diventarne il proprietario: il board ha “cinguettato” di aver accettato l'offerta del patron di Tesla di 54,2 dollari ad azione, per un affare totale di 44 miliardi di dollari.

Una volta terminate le operazioni formali, Musk ha già anticipato alcune novità, come il fatto che Twitter sarà ritirata dalla borsa di New York per diventare invece una società privata interamente controllata dal numero uno di Space X.

Musk, però, non ha intenzione di “censurare” la piattaforma: "La libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell'umanità", ha affermato il neoproprietario. I cambiamenti, però, non finiscono qui.

 

Elon Musk conclude l’affare

Dopo settimane di stop-and-go si è arrivati alla conclusione dell’affare. La prima anticipazione è arrivata dal Wall Street Journal, poi l'annuncio definitivo e i tweet di Elon Musk che non lascia più dubbi: "Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola". Un “cinguettio” che ha ottenuto oltre un milione di "like".

 

Gli obiettivi di Musk

"Voglio migliorare Twitter con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutti gli utenti", ha dichiarato a caldo Elon Musk, convinto che la piattaforma abbia "un enorme potenziale”: “Non vedo l'ora di lavorare con l'azienda e la comunità di utenti per sbloccare questo potenziale".

 

Trump tornerà su Twitter?

La notizia è rimbalzata nel giro di brevissimo tempo ovunque nel mondo e, negli Stati Uniti, il pensiero è corso all’ex presidente Usa, Donald Trump, “messo al bando” dalla piattaforma dopo l’assalto a Capitol Hill a gennaio del 2021. Molti repubblicani pensano a un ritorno sul social che, secondo le intenzioni dell’uomo più ricco del mondo che ora ne diventa proprietario, dovrebbe basarsi su un algoritmo open-source. Da qui il timore che possa diventare un luogo aperto anche a commenti “d’odio”. In ogni caso Trump ha fatto sapere che non tornerà sulla piattaforma, neppure con Musk come proprietario, mentre per il presidente Usa, Joe Biden, Twitter e gli altri social dovrebbero “rendere conto degli eventuali danni che creano".

 

Come cambierà Twitter

Da quanto trapelato finora, Musk vorrebbe smantellare le politiche di moderazione dei contenuti e, soprattutto, procedere con il “delisting” della società, togliendola dunque dalla quotazione alla Borsa di New York e rendendola di fatto una società privata al 100%.

Altra novità, proprio il sottolineare l’assoluta libertà di parola che Musk vorrebbe garantire alla piattaforma. Se in passato il miliardario aveva spiegato che “una piattaforma social è valida se il 10% dell'estrema sinistra e il 10% dell'estrema destra sono ugualmente infelici”, adesso si vorrebbe inserire una possibilità finora assente: la “modifica” dei tweet. Come anticipato a inizio aprile, si starebbe pensando a un “edit button”, finora assente, che dia la possibilità di modificare i cinguettii una volta postati.

E ancora: non è esclusa la possibilità, anch’essa ventilata in passato, di un bando non permanente per chi violasse i principi base della piattaforma, quanto piuttosto un “time out” con esclusione temporanea. Non resta che attendere.

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