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La crisi di governo vista dall’estero. Mercati: cresce lo spread

Unione europea e Stati Uniti seguono la situazione e non nascondono commenti anche duri. Gentiloni: “Tempesta perfetta. Ci aspettano mesi difficili”

La crisi di governo vista dall’estero. Mercati: cresce lo spread

Si va da uno stringato “Ci aspettano mesi difficili”, del commissario europeo Paolo Gentiloni, a una preoccupazione unita a cauto ottimismo, come nel caso degli Stati Uniti, da dove il presidente Joe Biden fa sapere di seguire l’evolversi della crisi, pur sottolineando “rispetto” per le decisioni italiane.

Quanto si sta vivendo nei palazzi della politica a Roma ha eco, comunque, anche ben oltre i confini italiani, arrivando anche in Russia e non senza ripercussioni sui mercati finanziari. Il punto.

 

Gentiloni: “Tempesta perfetta”

Non ha usato mezzi termini per descrivere la crisi Paolo Gentiloni. Per il commissario europeo, "Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta", aggiungendo che "ora è tempo di voler bene all'Italia". "Ci aspettano mesi difficili ma siamo un grande Paese", è l'unico messaggio di ottimismo del commissario Ue all'Economia.

 

La reazione da Bruxelles

Dal Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, invece, si attribuisce la causa della crisi ai "populisti, assieme al partito popolare, che sono i responsabili della crisi", come indicato dalla presidente, Iratxe Garcia Perez.

Come sempre la Commissione europea mantiene un profilo di discrezione che porta a non entrare nel merito della politica dei singoli Stati membri, anche se la presidente, Ursula von der Leyen, aveva già sottolineato la stima e i legami con Mario Draghi, nelle scorse ore.

 

 Gli Usa seguono la crisi con apprensione

Oltreoceano la Casa Bianca fa sapere che "la partnership con l'Italia è forte e continueremo a collaborare a stretto contatto su una serie di questioni prioritarie, tra le quali il sostegno all'Ucraina contro l'aggressione della Russia". Nelle scorse ore, però, era stato sottolineato un "grande rispetto e considerazione nei confronti di Draghi". Più diretto il Washington Post, secondo cui la crisi "ha posto fine a un periodo di relativa unità politica e destabilizza la terza economia più grande dell'Unione Europea, di cui Draghi era ampiamente considerato un garante, così come della reputazione internazionale del governo. Ma i partiti politici, uno dopo l'altro, oggi hanno deciso che l'Italia sarebbe stata meglio con qualcos'altro".

 

I media europei: dal Regno Unito alla Francia

La britannica Bbc ha evidenziato come "la terza economia più grande dell'Ue ora sembri destinata a elezioni anticipate", con l'effetto di "ritardare le tanto necessarie riforme, così come l'approvazione del bilancio del prossimo anno", ricordando come l'Italia "è il principale destinatario di sovvenzioni e prestiti del Recovery Fund, e la prossima parte di aiuti dipenderà da una serie di riforme".

 Secondo Le Monde, "qualunque sia l'esito di questa telenovela politica italiana, l'agenzia di rating Fitch ritiene che sia sintomo di una grande incertezza politica, anche se si evitassero le elezioni anticipate, rendendo ancora più difficili le riforme strutturali e fiscali". Sulla home page del proprio sito, campeggia il titolo: "Mario Draghi ottiene la fiducia del Senato ma il suo governo è prossimo all'implosione dopo le defezioni di tre partiti".

 

Mosca: “Roma ha fallito”

Un commento arriva anche dalla Russia, con la portavoce del ministro degli Esteri, Maria Zakharova, che afferma: "Luigi Di Maio continua a cercare cause esterne ai problemi politici interni del suo Paese, non c'è nulla di nuovo". "Noi stessi siamo sbalorditi dal potere della diplomazia russa come risulta dai resoconti dei media italiani", ha detto con ironia, aggiungendo: "Più volte i rappresentanti di altri Paesi occidentali hanno cercato di utilizzare trucchi simili, quando non c'era nessuno a cui addossare la colpa dei loro fallimenti in un contesto di crescente malcontento della popolazione".

 

Borsa giù, su lo spread

Intanto non ha tardato ad arrivare, fin da ieri, la reazione dei mercati finanziari: diminuisce il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli della Grecia, con i bond di Atene con scadenza a due anni che vengono ormai giudicati meno rischiosi, e quelli a 10 anni separati da solo 7 punti base, il minimo da inizio 2022. Il Btp decennale rende il 3,374%, a fronte del 3,442% della Grecia.

Cresce, invece, lo spread Btp-Bund, che ha chiuso ieri a 212 punti base. Il differenziale di rendimento tra titoli italiani e tedeschi si è ampliato di 8 punti base rispetto alla chiusura di ieri e di poco meno di 20 punti rispetto ai minimi della giornata.

Piazza Affari è stata la peggiore tra le Borse europee con il Ftse Mib che ha perso l'1,6%. Il rischio di una fine del governo Draghi ha pesato anche sull'euro che si porta ai minimi di giornata sul dollaro: perdendo circa lo 0,5% e scambiando a 1,0178.

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