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Hellas Verona, il salto di qualità è distante: troppe le cessioni

La società di Setti si sta muovendo sul mercato in maniera rischiosa e le tante cessioni non fanno di certo sorridere la piazza: da Simeone a Cancellieri

Hellas Verona, il salto di qualità è distante: troppe le cessioni

Il calciomercato, come è da sempre risaputo, può riservare sorprese positive, ma anche nuove rivoluzioni molto rischiose. È il caso del Verona, che da quando è terminata l’ultima annata, sta facendo diversi passi indietro, mettendo a punto strategie inspiegabiliRipartire nuovamente da zero, dopo aver trascorso una stagione da urlo è un rischio che potrebbe penalizzare gli obiettivi dei veneti.I primi dubbi nascono al seguito della separazione con Tudor, che è stato l’artefice del bel calcio veronese: il suo arrivo nella società di Setti ha cambiato nettamente la rotta, indirizzando la squadra ben distante dalle zone pericolose. Anzi, per un lungo periodo hanno avuto la possibilità di sognare in grande. Poi il buio.

 

La dirigenza veneta non ha garantito all’ex Juventus di poter avere nuovamente a disposizione le pedine che hanno fatto la differenza nello scorso campionato, giungendo alla fine ad un addio amaro per la tifoseria, pronta a vivere l’ennesima rivoluzione da parte della società.

 

Tudor se n’è andato in Francia, più precisamente a Marsiglia, dove ha la possibilità di confrontarsi con la Champions League, in un ambiente che rispecchia perfettamente le sue idee di gioco innovative e offensive. Un tecnico che ha dimostrato serietà e disponibilità, senza però ricevere il giusto trattamento da parte della società gialloblù. Ecco allora che tutte le responsabilità vengono trasmesse a Cioffi, giovane allenatore che ha iniziato a respirare la Serie A appena sei mesi fa.

 

Indubbiamente il potenziale è importante e ad Udine lo ha fatto vedere, ma gestire un ambiente caldo come quello veronese non può essere un’impresa semplice, specie se metà della rosa è stata smantellata. A meno di tre settimane dall’inizio del campionato, i gialloblù camminano su terreni poco stabili, con un futuro che è sempre più incerto.

 

Hellas Verona, gli addii pesanti:

Se una serie di giocatori fa la differenza è normale che vengano inseriti sui taccuini dei migliori club in circolazione e difficilmente un club “medio-piccolo” può trattenere un elemento importante di fronte a richieste di alto livello. È stato il caso di diverse pedine venete, che hanno salutato in pochi giorni il club, andando a cercare miglior fortuna verso orizzonti da sogno. Indubbiamente l’addio di Tudor non ha aiutato, ma la facilità con cui la società ha fatto partire certi elementi ha scosso e non poco la piazza.

 

In primis Caprari, che ha preferito il progetto di una neopromossa, rispetto alle nuove idee di Cioffi: una trattativa lampo con il Monza, a prezzi piuttosto bassi, considerando le cifre che girano al giorno d’oggi. Una perdita pesantissima, che leva tanta qualità alle offensive del Verona.

 

Discorso già diverso per Simeone, che ha scelto Napoli come nuova squadra per il lancio definitivo della sua carriera. Anche qui, una punta da quasi venti goal, venduta a poco più di quindici milioni di euro è una pecca pesante, specie per il riscatto dal Cagliari, arrivato un mese prima per dieci milioni di euro.

 

Avrebbero potuto incassare ben altri numeri, soprattutto per la forte concorrenza dalla Premier League per l’argentino. Anche la cessione di Cancellieri per certi versi è stata prematura. Un giovane italiano, che in poche apparizioni nel massimo campionato italiano si è messo in mostra con coraggio e talento. La Lazio lo ha acquistato per circa 6 milioni di euro, che per un ventenne italiano sono davvero pochi. Un affare per la società di Lotito, che in questi giorni di ritiro si è già resa conto di avere un prospetto di ottimo livello in rosa.

 

Infine Lazovic, da anni esterno di riferimento del team, che sta spingendo per raggiungere Tudor a Marsiglia: trattativa ancora ferma, che però presto si potrebbe sbloccare. Insomma, rimane solo Barak. Se dovessero però arrivare offerte importanti anche per lui, difficilmente rifiuterebbe, specie per come sta nascendo il nuovo Hellas.

 

Un progetto azzerato, che sarebbe potuto risultare interessante se le cessioni sarebbero state meno frequenti e forse, più ragionate. Adesso Cioffi si ritrova a dover basare il suo gioco su giocatori completamente diversi e per di più con un mercato in entrata che ha portato davvero poche risposte positive. 

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