Promosse e bocciate

Pagelle seconda giornata Serie A: Inzaghi e Spalletti in testa

Dalle magie di Lukaku e Lautaro, all’attacco devastante del Napoli: il campionato, anche in piena estate, non smette di stupire. Neopromosse ancora a secco

Pagelle seconda giornata Serie A: Inzaghi e Spalletti in testa

La seconda giornata di Serie A regala grandi partite e risultati inaspettati. Le conferme delle grandi, come Inter e Napoli, che segnano numerosi goal. Lo stop della Lazio sul temibile campo granata e la prima vittoria del Sassuolo, con eurogol di Berardi. Diverse sono le gare terminate a reti bianche, tra cui il Derby toscano tra Fiorentina e Empoli, così come la Salernitana ad Udine. Pareggiano anche Milan e Atalanta. Malissimo ancora una volta il Monza, che nonostante la campagna acquisti stellare, non riesce ancora a dare segni di vita. 

 

Pagelle seconda giornata Serie A: Le bocciate

Monza voto 4: Come i goal subiti. Una prestazione inesistente da parte dei ragazzi di Stroppa, che dopo la prima sconfitta casalinga, falliscono anche la chiamata al Maradona. La vittoria in certi casi può non essere richiesta, vista la grandezza dell’avversario, ma non mettere un briciolo di ambizione nel gioco è ingiusto nei confronti delle aspettative che si sono create intorno al club. L’esclusione di Cragno è inspiegabile, così come i cambi nella ripresa. Difensivamente sono fragili e faticano a manovrare oltre la propria metà campo. Una bocciatura piena.

 

Spezia voto 5: Dopo l’importante vittoria in casa, contro l’Empoli, la corazzata di Gotti si perde in un bicchiere d’acqua, subendo una sonora sconfitta. L’Inter si è dimostrata superiore in tutto e i bianconeri sono rimasti perlopiù chiusi in difesa, nella speranza di limitare i danni. I primi venti minuti di gara sono gli unici che si possono salvare, a livello di equilibrio, visto che hanno tenuto lontano i pericoli, manovrando nella propria metà campo. È normale non trovare un risultato positivo con certi avversari, ma nella ripresa, sono proprio spariti del tutto. 

 

Lecce voto 5,5: Ancora una volta arriva la sconfitta di misura, che tra tutte è quella che lascia sempre maggior amaro in bocca. La squadra di Barone sta giocando anche oltre le aspettative generali, creando pericoli e concedendo il giusto. Si sono dovuti piegare ad una giocata brillante di Berardi, senza poi riuscire a sfruttare al meglio le tante palle-gol create nella ripresa. Indubbiamente hanno qualità da mettere in mostra, ma devono rimanere più solidi nelle situazioni da calcio piazzato, dove sono spesso piazzati male.Falcone è da applausi, mentre Strefezza, questa volta, non si fa vedere. 

 

Pagelle seconda giornata Serie A: Le sufficienti

Lazio voto 6: Una gara tosta, in cui è stato molto complesso far girare la palla come solitamente sono abituati a fare. Sarri lo ha sempre saputo che venire a Torino non è una passeggiata di salute, ma probabilmente non si aspettava così pochi spazi per attaccare. Un centrocampo spento, con un Milinkovic che non si è mai imposto a livello offensivo. Davanti Immobile ci prova con qualche contro movimento, ma la marcatura a uomo lo limita nel tiro. La notizia positiva è la difesa, che dopo Bologna ha riproposto nuovamente una prova convincente.

 

Torino voto 6: Un risultato che alla fine fa sorridere. Giocare contro la Lazio non è mai semplice, ma i ragazzi di Juric sono rimasti coesi, limitando il più possibile gli attacchi avversari. Davanti poca roba, visto che non sono quasi mai andati al tiro, ma a centrocampo bisogna fare un grande applauso a Ricci, che ha retto il confronto con Savic, tenendolo lontano dall’area granata. Ottimi Buongiorno e Djidji, che dopo un anno di panchina, potrebbero finalmente avere il posto fisso tra i titolari. Una rosa che ha le basi per far divertire parecchio il pubblico della Maratona.

 

Fiorentina voto 6: Giocare tre gare nel giro di una settimana, ad inizio stagione, non è semplice per nessuno, ma questa volta, hanno buttato una ghiotta occasione per vincere. Si ritrovano addirittura con due uomini di vantaggio e nel giro di dieci minuti di recupero, non concludono neanche una volta nello specchio. Un’indicazione negativa per i ragazzi di Italiano, che sono apparsi più spenti e macchinosi nel manovrare. Gli attaccanti si sono nascosti, mentre i centrocampisti non hanno praticamente mai tentato di inserirsi. Sapere dosare le energie è una chiave essenziale per affrontare diverse competizioni.

 

Empoli voto 6: Un punto d’oro, che rimette in sella l’umore nello spogliatoio dei toscani. Si ritrovano con due uomini di svantaggio, ma non mollano, chiudendo completamente gli spazi alle offensive Viola. In attacco combinano davvero poco, non facendo mai sporcare i guanti a Gollini. Non proprio una buona notizia in vista del futuro, ma intanto si tengono stretto un atteggiamento combattivo, non da poco. Zanetti sta gestendo un gruppo nuovo, che arriva da un’idea di calcio completamente diversa: il tempo deve essere un’arma per crescere, senza però regalare nel frattempo punti inutilmente.

 

Milan voto 6: Una prima frazione in difficoltà, ma una ripresa in cui hanno sfiorato la rimonta. Partono indecisi, con pochi palloni pericolosi in avanti e dopo il goal subito, si schiacciano ancora di più. Poi la rete favolosa di Bennacer sveglia il gruppo, ristabilendo il pari. Qualche sprazzo interessante del nuovo innesto De Ketelaere, che però fa ancora fatica fisicamente. Origi invece non è pervenuto. Mantengono ancora la mentalità vincente, che permette di acquisire punti su tutti i campi più ostici. Pioli si aspetta però ancora qualcuno in mezzo al campo al campo, che possa gestire con maggiore cura la manovra. 

 

Atalanta voto 6: Nonostante non siano arrivati i tre punti, la prestazione è in netta crescita rispetto alla trasferta a Genova. Si mostrano caparbi e senza timori a schiacciare il Milan nella propria metà campo, riuscendo anche a sfiorare più volte la rete del raddoppio. Zapata non vive una serata facile, al contrario di Lookman, che entra con grande voglia. Nella ripresa sanno soffrire e si tengono stretti il pari, senza mai abbassarsi. La “vendetta” di Malinowski è arrivata: una settimana molto complessa, conclusa con un goal importante, alla faccia di chi, lo vuole lontano da Bergamo.

 

Bologna voto 6: Una mezza occasione persa, anche se, nel secondo tempo, spariscono troppo rapidamente dal campo. Una prima metà di gara intensa, in cui si vedono annullare la rete del raddoppio dal Var. Il portiere Skorupski interviene in maniera miracolosa su due conclusione, tenendo lontano i pericoli. A quindici minuti dalla fine, Orsolini si fa cacciare, facendo finire di fatto la gara dei rossoblù in largo anticipo: ancora una volta la tecnica importante dell’esterno italiano non compensa con la mentalità in campo. Troppo nervoso e irruente.

 

Hellas Verona voto 6: Un punto è finalmente arrivato, ma la squadra è ben lontana dai livelli a cui ci siamo tutti abituati lo scorso anno. Pochissima personalità e idee superflue, con quasi venti minuti in superiorità numerica, non mettono mai in pericolo l’area rossoblù. Nello spogliatoio si vive un’aria di tensione, quasi una separazione tra alcuni componenti della dirigenza e lo staff tecnico. Se non si risolveranno le cose fuori dal campo, difficilmente potremmo rivedere la giusta serenità che ha contraddistinto il club in passato. Un appunto positivo vi è però: Henry è un attaccante molto forte, che stacca come pochi. Il jolly della salvezza.

 

Salernitana voto 6: Alla fine, rimane quasi il rammarico di non aver trovato i tre punti. Un segno positivo, che giustifica la crescita subita dal gruppo Salerno nel giro di sei mesi: un cambio di mentalità. I nuovi arrivi sono corretti per le idee del mister e si sono inseriti subito, mutando completamente le potenzialità del gruppo. Ora si può lavorare su una base solida, composta da velocità, fisico e tanta tecnica. Il secondo tempo in superiorità numerica lascia l’amaro in bocca, ma di fronte alle innumerevoli parate di Silvestri, si può dire davvero poco. Una prestazione che rimane comunque ben impressa nella testa dei giocatori.

 

Udinese voto 6: Un punto che va al 90% ai guantoni di Silvestri, assolutamente insuperabile da qualsiasi prospettiva. Una ripresa sofferta, con un uomo in meno e poche soluzioni pronte a cambiare l’andamento della partita. Nei primi quarantacinque hanno messo in luce cose positive, andando incontro anche alla sfortuna (con un palo clamoroso di Deulofeu, a pochi passi dalla porta). Ciò che manca però è l’identità reale che Sottil vuole portare. Indubbiamente una squadra nata per ripartire, ma che deve crescere molto nella fase di copertura: troppi i pericoli subiti.

 

Pagelle seconda giornata Serie A: Le promosse

Sassuolo voto 8: Dopo la pesante sconfitta con la Juventus, si riprendono con tre punti vitali. Una vittoria sofferta, contro un avversario che fino alla fine, non ha regalato nulla. Una gara decisa da una perla memorabile di Berardi, che festeggia così il rinnovo a vita con i neroverdi. Manca ancora un po’ di coesione con i nuovi arrivati, che devono accelerare maggiormente le giocate per entrare appieno nelle idee di Dionisi. Una difesa solida, che regala qualche pallone di troppo, rimanendo però imbattuta. Un primo scalino, da dove iniziare.

 

Inter voto 8,5: Niente più vittorie sofferte o risultati in bilico: i nerazzurri sono tornati a San Siro in grande stile, dominando il campo per tutta la gara. I protagonisti assoluti sono stati sicuramente i due punti di riferimento avanzati. La cosiddetta “Lu-La”, che ha ritrovato finalmente la sintonia di un tempo. Ottimo anche l’apporto di Di Marco, che anche stavolta ha spinto come un treno, mantenendo l’equilibrio in entrambe le fasi. Calhanoglu ritrova finalmente la via del goal, ritagliandosi così uno spicchio di palcoscenico. Infine, la chiude Correa, che risponde alle tante critiche subite quest’estate.

 

Napoli voto 9: Come i goal segnati, nel giro di centottanta minuti. Un vero carro armato, capace di massacrare gli avversari, senza mai abbassare l’intensità. Ciò che sta realmente funzionando è l’inserimento delle nuove pedine in rosa, che si sono da subito adattate al meglio con le idee di Spalletti. La prima rete di Kim fa sorridere, mentre con la doppietta capolavoro, “K77” (ormai chiamato così dal pubblico partenopeo) può essere la grande rivoluzione stagionale. Il georgiano è capace di unire tecnica e forza fisica, inventandosi goal di ottima fattura. Siamo solamente alla seconda giornata, ma le sensazione sugli azzurri stanno già cambiando. 

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