la prima campanella

Scuola al via, Bianchi: “Più laboratori, ma non mancano insegnanti”

Il ministro dell’Istruzione, nel primo giorno di scuola per molti studenti italiani, spiega quali sono le priorità adesso e assicura che non manca personale

Scuola al via, Bianchi: “Più laboratori, ma non mancano insegnanti”

"Non mancano insegnanti. Abbiamo mantenuto il numero di docenti che avevamo prima del Covid, nonostante una forte riduzione degli studenti". Ad assicurarlo è stato il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, nel giorno della prima campanella per la maggior parte degli studenti e alunni italiani. 

Bianchi ha anche auspicato un aumento delle attività di laboratorio e all'aperto nella didattica del Paese. 

 

Bianchi, gli insegnanti ci sono

"Tra il 2021 e oggi sono stati persi quasi 200mila studenti", ha spiegato il ministro dell'Istruzione. "Abbiamo 801mila insegnanti e 650mila a tempo indeterminato. Rimangono 45mila insegnanti a tempo determinato perché sostituiscono quelli che vanno in aspettativa: rappresentano il 5%", ha proseguito Patrizio Bianchi, sottolineando come ci siano anche oltre 90 docenti di sostegno e 25mila insegnanti che stanno per terminare il concorso. 

 

"La scuola della ripartenza"

Oggi, dunque, rappresenta il primo giorno per molti studenti in un anno scolastico che, dopo i due di pandemia, vede scomparire l'obbligo di mascherina in classe. Per questo il titolare dell'Istruzione parla di "anno della ripartenza. Tutto il Paese ha bisogno di ripartenza, di guardarsi negli occhi. Il Governo ha ritenuto che la fase di emergenza fosse conclusa - ha spiegato ancora il Ministro - Abbiamo perso molto, ma siamo pronti a ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese". 

 

Si torna sui banchi, con più laboratori?

I primi a tornare in classe, in realtà, sono stati i giovani dell'Alto Adige, fin dalla scorsa settimana. Oggi le scuole riaprono nella maggior parte del Paese, con oltre 7 milioni di alunni e studenti per i quali suona la prima campanella nell'anno scolastico 2022/2023, senza mascherine (tranne i fragili) e in presenza. 

A proposito della Dad, il ministro Bianchi ha difeso comunque la scelta della didattica a distanza che - ha spiegato a Rainews24 - "ha permesso di mantenere i contatti". Ora, secondo il Ministro, occorrerà investire per aumentare le attività laboratoriali e quelle all'aperto, per innovare la scuola e la sua didattica complessiva, dopo due anni segnati dalla pandemia.  

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