Soldi & crisi

Dl Aiuti bis, l’aumento delle pensioni a ottobre non ferma la crisi

Arrivano buone notizie per i pensionati italiani, che a ottobre vedranno una rivalutazione degli assegni. Pesa, però, la situazione economica per la guerra

Dl Aiuti bis, l’aumento delle pensioni a ottobre non ferma la crisi

La buona notizia è a ottobre ci sarà un aumento degli assegni pensionisti. Quella meno buona è che le rivalutazioni non sono proporzionate ai rincari registrati da settimane, aggravati dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica. 

Ecco cosa cambia tra pochi giorni per i pensionati italiani. 

 

Aumento delle pensioni a ottobre: come e quanto

La rivalutazione delle pensioni scatterà, dunque, a ottobre e sarà pari al 2% circa dell'inflazione del 2022. A prevederla è stato l'esecutivo, che l'ha inserita come misura "invia eccezionale" nel decreto Aiuti bis di agosto scorso. 

L'obiettivo è chiaro: "Contrastare gli effetti negativi dell'inflazione per l'anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche", come spiegato nell'articolo 21 del testo

 

I requisiti e il valore

La misura, però, non sarà applicata a tutti i pensionati italiani, bensì solo a quelli che ricevono un assegno fino a 2.692 euro lordi. L'aumento, comunque, sarà previsto per tre mesi, quindi sia sugli assegni di ottobre, che per quelli in arrivo a novembre e dicembre, oltre che sulla tredicesima, arrivando a fine 2022. 

Ma di che cifre si tratta? Secondo le previsioni, per le pensioni minime, pari a 524 euro al mese, si tradurrà in un ritocco al rialzo di 11 euro (lordi) al mese. In caso di assegno da 1.000 euro, invece, si arriverà a 70/80 euro in più in busta, mentre l'incremento sarà più elevato nel caso di pensioni da 2.000 euro, che cresceranno di 130 euro al mese fino alla fine dell'anno. I più "fortunati" saranno coloro che arrivano alla soglia massima prevista per ottenere il ricaro, che potranno vedersi liquidare 160/170 euro in più per i prossimi tre mesi. 

Questo per effetto della proporzione rispetto all'assegno spettante e comunque tenendo in considerazione che si tratta di cifre lorde. 

Con il nuovo anno, però, dovrebbe arrivare la rivalutazione vera e propria.

 

Lo studio della Uil sugli aumenti

A fare i conti nel dettaglio ci ha pensato la Uil, che ha calcolato a quanto ammonteranno i "ritocchi" delle pensioni. Nel caso di assegni medi di poco meno di 1.000 euro, in particolare 952 euro mensili, l'incremento da ottobre sarà di 19,04 euro, pari a 57,12 nel trimestre prossimo. Più contenuto il rialzo per le pensioni minime, pari a 10,49 euro al mese (31,46 nei tre mesi). 

Si tratta, evidentemente, di cifre che difficilmente possono incidere sul budget mensile e, men che meno, sullo stile di vita. Secondo i sindacati sono del tutto inadeguate ai rincari reali nel costo della vita, con un'inflazione che è cresciuta di 9 punti percentuali, a fronte dei 2 stimati per la rivalutazione. 

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