Nuovi virus

Arriva l’influenza “australiana”: virus in anticipo di sei mesi

I primi casi sono arrivati anche in Italia. A Roma interessati alcuni bambini. Secondo gli esperti l’ondata di contagi sarà intensa. Pronto il vaccino

Arriva l’influenza “australiana”: virus in anticipo di sei mesi

Con l'arrivo di ottobre torna la consueta campagna vaccinale contro l'influenza stagionale. Le prime somministrazioni inizieranno, quindi, tra pochi giorni, ma i contagi da influenza ci sono già. 

Secondo gli esperti il virus ha iniziato a diffondersi nel continente australe, in particolare proprio in Australia, con un anticipo di sei mesi. 

 

Arriva il virus "australiano"

A causa l'influenza stagionale è il virus H3N2 che, come spiega una nota dellopsedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, "si manifesta con i sintomi tipici del male di stagione: stanchezza, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all'apparato respiratorio e gastrointestinale". 

Fin qui nulla di strano. Ma nell'autunno-inverno 2022 l'influenza potrebbe presentarsi in una forma più diffusa e con un numero di contagi maggiori. 

 

Un'ondata di contagi più intensa

Gli esperti avvertono che "nei soggetti a rischio e in caso di comorbilità, la malattia può avere effetti più gravi", come spiega Alberto Villani, Direttore del Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale del Bambino Gesù. 

"L'ondata di contagi, partita circa con circa 6 mesi di anticpo dell'emisfero meridionale, inclusa l'Australia, si preannuncia intensa anche in Italia, già raggiunta dal virus fin dall'inizio dell'estate", ha spiegato Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia del nosocomio, come riportato da Skytg24. 

 

Pronto il vaccino

Se il primo caso di influenza in Italia, nell'ospedale pediatrico romano, è stato registrato a giugno, è comunque pronto il vaccino contro l'influenza. Il via alla campagna di protezione è previsto dal 1° ottobre e il siero permetterà la copertura rispetto al ceppo H3N2. 

I pediatri consigliano di vaccinare tutti i bambini, ma con particolare attenzione i fragili, a partire dai 6 mesi di età. Il rischio, infatti, è che al virus dell'influenza si possano somma gli effetti del coronavirus e di una nuova indata di Covid, che è attesa proprio con l'autunno, quando le temperature inizieranno a scendere e si trascorrerà più tempo nei luoghi al chiuso. "La doppia vaccinazione, antinfluenzale e anti-Covid, è particolarmente importante e indicata per tutte le fasce di popolazione più fragili", sottolinea Villani. 

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