INFORTUNI E SCELTE TATTICHE

Caso Immobile-Nazionale: Mancini pretende amore per la maglia azzurra

Durante questa settimana di pausa per le Nazionali, sono sorti diverse questioni negative intorno al gruppo del ct, che ha provato a giustificare tutto

Caso Immobile-Nazionale: Mancini pretende amore per la maglia azzurra

La Nazionale ha ripreso a giocare, cercando di rimanere viva fino alla fine in Nations League, dopo la delusione immensa per il mancato Mondiale. È arrivata un’importante vittoria venerdì sera contro l’Inghilterra, che ha dato il via al nuovo ciclo di Mancini, pronto a rimescolare completamente le carte in tavola. Nonostante ciò, continua ad esistere una sorta di negatività che circonda l’ambiente azzurro. In primis la poca convinzione dei tifosi nei confronti della squadra, più volte fischiata a Milano, seppur stesse giocando una gara positiva. Probabilmente in molti non sono ancora riusciti a perdonare l’immenso passo indietro fatto lo scorso Marzo con la Macedonia, a distanza di un anno dalla gloria sul tetto d’Europa. Una gloria che è stata addirittura  rimessa in discussione, con annesse etichette come “gruppo fortunato” o “situazioni sempre a favore”.

 

Insomma, in generale, l’aria che si respira sugli spalti non è del tutto serena, anche se la capienza elevata per sostenere il gruppo, fa ben sperare. Il secondo problema deriva dai giocatori, delusi probabilmente da una poca costanza nel mantenere i livelli tecnici a cui sono abituati. “Noi non vogliamo creare problemi a nessuno, ma la Nazionale bisognerebbe amarla un po’ di più”.

 

Così ha sottolineato in conferenza stampa il Commissario Tecnico Mancini a riguardo della poca disponibilità riscontrata dai giocatori chiave nell'affrontare questo tipo di gare. Si potrebbe ipotizzare che la Nations League venga rilevata come un nemico da tutti, come disse una volta il portiere del Real Madrid, Courtois, definendo il nuovo torneo una “Perdita di tempo che massacra i giocatori”. Un’idea che, dopo aver fallito la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, potrebbe essere ulteriormente entrata nella testa di tanti giocatori. Non è un caso che diverse facce solitamente ricorrenti nel gruppo, non si vedono più nelle liste di convocazione per la maglia azzurra.

 

Un’altra questione, sono i cosiddetti “finti infortuni”, rappresentanti da sempre di una lotta tra club e Nazionale, su cui si è voluto esprimere anche il CT azzurro:“Questo problema ce l’hanno tutti i CT durante l’anno, ma quello che interessa a me è che i giocatori abbiano voglia di venire in Nazionale”. Un grido all'appartenenza, forse sottovalutata da alcuni giovani talenti, poco umili per capirne il valore. 

 

Caso Immobile-Lotito:

Le tante domande al CT Mancini sull’appartenenza azzurra nascono da una problematica sorta nelle ultime ore. Infatti sembrerebbe che il forfait di Ciro Immobile non sia solamente per infortunio, come ha voluto far credere Mancini in conferenza stampa. “Non valeva la pena correre il rischio, Immobile ha provato ma era troppo pericoloso. Sapevamo che sarebbe stato difficile recuperarlo, ma Ciro non stava malissimo e voleva recuperare. Però si è allenato pochissimo e stamattina abbiamo deciso così”, ma bensì di un dietrofront messo in piedi dal presidente Lotito.

 

Il proprietario della Lazio avrebbe infatti scritto un messaggio al proprio capitano, chiedendo di poter rinunciare alla trasferta in Ungheria, per non rischiare di peggiorare l’infortunio. Ciro infatti sta convivendo con un leggerissimo edema al bicipite femorale destro, che gli ha impedito anche di scendere in campo venerdì sera contro l’Inghilterra.

 

Insomma, un infortunio non certo pesante, che in situazioni “normali” non avrebbe mai impedito alla punta campana di partire a Budapest con il resto del gruppo. Non è la prima volta che un presidente di club, si mette in mezzo alle situazioni legate all’azzurro, rimescolando le carte del CT. Lo stesso Lotito ha richiamato quattro mesi fa Lazzari e Zaccagni a casa in anticipo, per una “normale precauzione”.

 

Situazioni poco chiare, che la FIGC ha voluto “coprire” dichiarando che si è trattata di una “scelta tecnica” da parte del mister ex Inter. Se il rapporto tra club e società non dovesse rimettersi in piedi (considerando anche le innumerevoli frecciatine sulla partecipazione dei giovani italiani in Serie A) si rischia davvero una rottura totale, che metterebbe in difficoltà soprattutto l’ambiente della Nazionale

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA