L’ultima uscita a Bruxelles

Draghi, monito al suo ultimo Consiglio Ue: “Urgono misure energetiche”

Con un intervento duro, il premier italiano uscente sottolinea la necessità di un fondo comune per affrontare la recessione e la dinamica dei prezzi

Draghi, monito al suo ultimo Consiglio Ue: “Urgono misure energetiche”

Quella di Mario Draghi al suo ultimo Consiglio europeo non è stata una presenza "formale", ma di sostanza. Nonostante si attenda il suo ritorno a Roma per il passaggio di consegne con la premier in pectore Giorgia Meloni, il capo del Governo uscente ha tenuto un discorso che, secondo le fonti presenti, è stato "netto" se non persino "duro". 

Per l'ex numero uno della Banca centrale europea, occorre prendere una decisione per frenare la rincorsa dei prezzi dell'energia, a maggior ragione in una fase che è ormai ritenuta di "recessione". 

 

Draghi e l'esigenza di un fondo comune

Al centro dell'attenzione, ancora una volta come da settimane, a Bruxelles c'è il price cap sul gas, che trova l'ostilità da parte di alcuni Paesi europei come Olanda e Germania. Mario Draghi, però, ha trovato l'appoggio da parte della Francia e ha sottolineato l'esigenza di un fondo comune europeo che serva non soltanto a favorire la crescita, ma in questa fase anche a mitigare gli effetti del caro prezzi. 

"Gli Stati membri devono avere una capacità di spesa comune per difendere il level playinfield (cioè la "parità di condizioni nel mercato"). Non è una questione di solidarietà, ma di salvaguardia del mercato interno". 

Da qui la richiesta, ancora una volta, del price cap (seppure mobile e più flessibile, come nell'ultima ipotesi illustrata dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen) e una riforma del mercato dell'energia elettrica, sganciato da quello del gas. 

 

Per il premier l'Europa non dimostra solidarietà

Secondo fonti di Bruxelles, inoltre, Draghi ha definito le conclusioni della bozza "non equilibrate" perché, nonostante sia invocata la "solidarietà" nella condivisione dell'energia (con acquisti comuni), "non c'è solidarietà" per quanto riguarda la richiesta "di contenere i prezzi". 

L'affondo del premier uscente è stato rivolto in particolare a una serie di "obblighi presi" sulla condivisione delle forniture di gas, in particolare il 15% obbligatorio, insieme a regole per la condivisione in caso di carenze, ma "non ci sono decisioni concrete" sull'adozione immediata del price cap, sulla solidarietà di bilancio, sull'attuazione del modello spagnolo, sulla riforma del mercato elettrico. Draghi ha insistito che si tratta di programmi "precisi e adottabili", mentre "sui prezzi non c'è nulla di preciso". 

 

Il saluto di Draghi

Intanto, nel discorso di commitato, Mario Draghi ha avuto anche modo di ringraziare, spiegando: "Grazie per l'impegno profuso in questo lungo viaggio. Stamattina mi è stato ricordato che è iniziato 31 anni fa, quando ho accettato l'incarico di direttore generale del Tesoro e il mio primo compito è stato quello di occuparmi della bancarotta della Russia, durante una riunione del G7". Poi il premier uscente ha aggiunto: "È stato un lungo viaggio e ho avuto il privilegio di essere ispirato, aiutato e sostenuto da tutti voi e dai vostri predecessori". 

A Mario Draghi è stato rivolto un caloroso applauso, in apertura della seconda e ultima giornata di lavorial Consiglio europeo, che per il premier uscente è stata preceduta da un incontro bileterale con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

Secondo quanto si apprende, si è trattato di un'occasione per affrontare "rapidamente" il nodo dell'energia e si è concluso con una nota che recita: "Il rapporto tra Germania e Italia non si esarisce col prezzo del gas". 

 

Charles Michel ringrazia Mario Draghi

"Grazie Mario. Ti auguriamo il meglio per il futuro" ha invece salutato Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, per poi aggiungere - su Twitter - il famoso riferimento al "Whatever it takes". Michel ha anche pubblicato sul social network un videotributo trasmesso al Consiglio, con la scritta in sovrimpressione "Arrivederci Mario". 

 

L'accordo Ue sul gas: cosa prevede

Dopo 12 ore di vertice, comunque, è stato raggiunto un accordo che prevede "l'urgenza delle decisioni concrete" sul gas, con una piattaforma di acquisti comuni e un nuovo benchmark complementare al Ttf. Nelle conclusioni del documento si caldeggia "un'analisi dei costi e benefici sulla misura" del price cap, che il presidente francese, Emmanuel Macron, sollecita che possa vedere passi avanti già a novembre.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA