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Torna l’ora solare, stanotte spostate le lancette indietro di un’ora

Una raccolta firme per chiedere alla Meloni di prolungare l’ora legale almeno per un mese, in via sperimentale, al fine di aumentare il risparmio energetico

Torna l’ora solare, stanotte spostate le lancette indietro di un’ora

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre le lancette dell'orologio dovranno essere spostate indietro di un'ora perchè torna l'ora solare e durerà fino all'ultima domenica di marzo 2023, e precisamente fino al 26 marzo.

Spostando stanotte le lancette tra le 2 e le 3, si potrà dormire di più ma si perderà un'ora di luce nel pomeriggio, che verrà invece guadagnata al mattino. Le giornate quindi continueranno ad accorcersi fino al 21 dicembre, giorno del solstizio d'inverno che è anche il giorno più corto dell'anno per l'emisfero boreale.

 

Ora solare e ora legale che differenza c'è?

L’ora legale e l’ora solare sono due diversi sistemi di orario utilizzati in estate, il primo, e inverno, il secondo. 

L'Ora legale è una convenzione legata al risparmio energetico, che consente di sfruttare al meglio la luce diurna durante il periodo estivo. Tale convenzione viene adottata nell’Unione Europea, ma anche in Svizzera, Norvegia, Regno Unito, Liechtestein, Andorra, Monaco, San Marino e Città del Vaticano ma anche nel Nord America, mentre non è utilizzata nei paesi più vicini all’equatore.

Il Sudamerica e l’Oceania hanno una situazione mista, mentre gran parte dei paesi in Asia e Africa non l’hai mai utilizzata oppure ha smesso di adottarla.

In Italia l’ora legale è stata introdotta nel 1919, per essere sospesa più volte e infine ripristinata in via continuativa nel 1966 fino ad oggi.

L'ora solare, invece, è stabilità astronomicamente dal passaggio del Sole per il meridiano locale. Quando il sole raggiunge il punto più alto della sua traiettoria in cielo, in quel luogo è mezzogiorno.  Ogni meridiano, quindi, ha la sua specifica ora solare.

 

Ora legale, la SIMA chiede alla Meloni di mantenerla

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit hanno raccolto 256.000 firme chiedere al nuovo governo e alla premier Meloni di prolungare l'ora solare almeno per un mese, a titolo sperimentale. Già perché dai dati di Terna, in 7 mesi di ora legale, il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro e ciò ha consentito anche una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, pari a 200mila tonnellate. 

 

"Siamo oramai a numeri da proposte di Referendum Popolare - hanno spiegato il presidente Sima, Alessandro Miani, e il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele - A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata appena varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Referendum abrogativi". 
   

I presidenti delle due associazioni chiedono dunquq alla premier, Giorgia Meloni, "di trovare il modo di congelare per un mese il passaggio all'ora solare, previsto per il 30 ottobre, dando così modo al gestore della rete elettrica di verificare sul campo il reale risparmio ottenibile in termini economici e ambientali".

 

Oltre al risparmio energetico, "che col crescere dei prezzi del gas è passato da stime di 500 milioni l'anno basati sui dati Terna a oltre 2 miliardi e mezzo di euro per il solo 2023 - spiegano - si aggiungerebbe un taglio di emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di Co2, equivalenti a quella assorbita piantando 2 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria". 

 

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