2 dicembre

Sciopero generale: venerdì nero per trasporti, scuola e sanità

Il 2 dicembre è una data da segnare in rosso sul calendario: disagi per chi si sposta con i mezzi pubblici in città, ma anche con treno, aereo o taxi

Sciopero generale: venerdì nero per trasporti, scuola e sanità

Tornano i disagi per si muove con bus, tram, metro, ma anche treni, aerei e taxi, a causa dello sciopero nazionale generale, indetto per il 2 dicembre. A fermarsi, pur garantendo il servizio in fasce protette, sono gli operatori del trasporto pubblico locale e nazionale, ma non solo.

L’agitazione riguarda anche il settore ferroviario e aereo, oltre al comparto scuola e sanità. La protesta è stata indetta da numerose sigle sindacali, locali e nazionali, tra le quali Sgc, Al-Cobas, Lmo, Soa, Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas Sardegna, Conf. Cobas, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usb, Usi-Cit e Usi Unione sindacale italiana.

 

Gli orari dello stop dei mezzi pubblici

Come sempre in questi casi, lo sciopero ha orari e modalità differenti da città a città. A Milano, per esempio, i mezzi pubblici sono a rischio dalle ore 18 al termine del servizio per le metropolitane, mentre i mezzi in superficie sono a rischio dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio.

A Roma e nel Lazio si prevedono disagi sulle linee di Atac, Roma Tpl e Cotral dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. A Napoli sulle funicolari ultima corsa del mattino garantita alle ore 9:20, poi servizio garantito dalle 17 alle 19:50, orari che sono identici anche per la metropolitana, mentre per i mezzi di superficie il servizio è garantito dalle ore 5:30 alle 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00.

A Venezia, infine, si prevedono disagi per il fermo dei vaporetti, mentre a Bologna, lo sciopero dei servizi automobilistici e filoviari Tper dura 24 ore, ma nel rispetto delle fasce di garanzia, che vanno dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle ore 19.30 a fine servizio.

 

Agitazione per taxi, treni e aerei

Un caso a parte riguarda i taxi, di cui non si conoscono ancora le modalità di protesta, mentre per i lavoratori delle autostrade lo sciopero scatta alle 22 di giovedì 1° dicembre per concludersi alla stessa ora del giorno dopo.

Per quanto riguarda poi chi si sposta in treno, i disagi iniziano alle ore 21 di giovedì 1° dicembre per terminare 24 ore dopo. Trenitalia ha fatto sapere che sono garantiti i treni a lunga percorrenza e i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, in particolare dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00.

Maggiori probabilità di corse saltate, invece, sul trasporto regionale. A livello locale sono stati predisposti servizi sostitutivi, come nel caso di Trenord in Lombardia, negli orari di punta ed esattamente dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali.

Maggiori indicazioni si possono trovare al numero verde di Trenitalia (800.89.20.21) mentre per Italo il numero è 892020.

I collegamenti marittimi e aerei potranno subire modifiche e/o cancellazioni il 2 dicembre, quando a incrociare la braccia saranno anche i dipendenti Vueling contro gli esuberi annunciati dall’azienda.

 

I motivi dello sciopero

Come spiegato dai Cobas le motivazioni dell’agitazione riguardano principalmente il rinnovo dei contratti e l’adeguamento automatico dei salari al costo della vita, "con recupero dell’inflazione reale".

I sindacati chiedono anche l’introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora, insieme a provvedimenti che aiutino a calmierare i rincari energetici e l’aumento dei prezzi che interessa anche i beni primari.

 

Non solo contratti: le altre richieste dei sindacati

Ma tra le richieste c’è anche la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, insieme al "blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati.

Sul fronte del lavoro dai sindacati arriva la richiesta di introduzione del reato di omicidio sul lavoro, come misura di contrasto alle cosiddette “morti bianche”. La protesta, però, riguarda anche il mondo della scuola e della sanità.

 

Lo sciopero a scuola

L’agitazione, dunque, interessa anche il comparto scolastico e nello specifico il personale docente, educativo e Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) delle scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle scuole superiori.

In questo caso la richiesta dei sindacati riguarda la cancellazione dell'alternanza scuola-lavoro e degli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati. In diverse città sono stati organizzati cortei e presidi.

 

L’agitazione nel mondo sanitario

Infine, disagi non si escludono neppure nel mondo sanitario, per lo sciopero indetto dai sindacati Usb Pi, Cub sanità e Orsa, per l’intera giornata di venerdì 2 dicembre, da mezzanotte fino alle 23.

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