Top e flop

Sciopero generale: i sindacati esultano, il governo minimizza

Indetto, da Cgil e Uil, contro la manovra e la mancanza di risposte alle richieste dei lavoratori, Landini dal palco di Roma attacca Salvini e Meloni

Sciopero generale: i sindacati esultano, il governo minimizza

Lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil il 17 novembre ha diviso il Paese tra chi lo ha sostenuto e chi lo ha criticato. Il governo ha cercato di sminuire l’adesione allo sciopero, mentre i sindacati hanno rivendicato il successo della mobilitazione e hanno accusato l’esecutivo di ignorare le esigenze dei lavoratori.

Vediamo quali sono stati i principali temi e le reazioni allo sciopero.

Le ragioni dei sindacati

Le ragioni dello sciopero sono state illustrate dai sindacati in un documento unitario, in cui si elencano le principali richieste dei lavoratori. Tra queste, ci sono l’aumento dei salari, il rinnovo dei contratti, la riduzione delle disuguaglianze, la tutela dei diritti, la lotta alla precarietà, la valorizzazione della sanità e dell’istruzione pubblica, la difesa dell’ambiente, la promozione della cultura e della ricerca, la riforma fiscale basata sulla progressività e non sulla flat tax, la garanzia di una pensione dignitosa, la parità di genere e la solidarietà verso i migranti. I sindacati hanno anche criticato le misure proposte dal governo, come il reddito di cittadinanza, il decreto sicurezza e la riforma della giustizia, ritenendole inefficaci, discriminatorie e a favore di una società sempre più patriarcale.

Landini: “Il governo manda il Paese a sbattere”. “C’è un attacco alla democrazia”

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha invece sostenuto che lo sciopero è stato un successo, con almeno 60mila persone in piazza a Roma e altre manifestazioni in tutta Italia. Landini ha criticato duramente il governo, accusandolo di mandare il Paese “a sbattere” con una manovra che non risolve i problemi dei lavoratori, ma li aggrava. Landini ha anche denunciato un “attacco alla democrazia” da parte del governo, che ha cercato di limitare il diritto di sciopero e di manifestazione. “Non ci faremo intimidire, non ci faremo zittire”, ha affermato Landini, chiedendo al governo di aprire un confronto con i sindacati.

Bombardieri: “Il governo ci vuole silenziosi? Ha sbagliato indirizzo”.

Il segretario generale della Uil Carmelo Bombardieri ha ribadito la determinazione dei sindacati a continuare la battaglia per i diritti dei lavoratori, nonostante le pressioni e le minacce del governo. Bombardieri ha ricordato che lo sciopero è stato indetto dopo mesi di tentativi di dialogo con il governo, che però non ha dato alcuna risposta alle richieste dei sindacati. Bombardieri ha anche sottolineato che lo sciopero non è stato contro il Paese, ma a favore della democrazia e della partecipazione. “Il governo ci vuole silenziosi? Ha sbagliato indirizzo. Noi siamo qui per far sentire la nostra voce, per difendere i nostri diritti, per costruire un futuro migliore per tutti”, ha dichiarato Bombardieri.

Salvini: “E’ stato un flop, ha vinto il buonsenso”

Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha definito lo sciopero “un flop”, sostenendo che la maggior parte dei lavoratori ha preferito andare al lavoro anziché seguire i sindacati. Salvini ha anche affermato che lo sciopero è stato indetto per motivi politici e non per difendere i diritti dei lavoratori. “Ha vinto il buonsenso, ha perso la politica”, ha dichiarato Salvini, aggiungendo che il governo sta lavorando per una manovra che favorisca la crescita e la creazione di posti di lavoro.

Meloni: “Rispetto i lavoratori. Ma la Manovra non c’era”

La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo rispetto per i diritti dei lavoratori, ma ha anche criticato lo sciopero, definendolo “inopportuno” e “pretestuoso”. Meloni ha infatti ricordato che lo sciopero è stato annunciato quando ancora la manovra non era stata presentata, e quindi non si poteva giudicare il suo contenuto. Meloni ha anche difeso la manovra, sostenendo che contiene misure importanti per il Paese, come il taglio delle tasse, il sostegno alle famiglie, la difesa della sicurezza e della sovranità. “Lo sciopero è un diritto sacro, ma va usato con responsabilità e non per fare propaganda politica”, ha affermato Meloni.

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