IL CASO

Nuove tessere sanitarie senza microchip, perché e cosa cambia

La difficoltà di reperire materie prime ha spinto a decidere di rinunciare al componente che permette di identificare l’utente. Le Regioni corrono ai ripari

Nuove tessere sanitarie senza microchip, perché e cosa cambia

La notizia aveva prima creato allarme, poi stupore, ma le Regioni ora sembrano essere già corse ai ripari. Le tessere sanitarie, richieste al momento dell'acquisto dei farmaci o della prenotazione di una visita medica, non avranno più il microchip. 

Colpa della crisi e della difficoltà nel reperire i materiali necessari per realizzare il piccolo riquadro dorato che al momento tutte le tessere possiedono. 

 

Perché si cambia

Alla base della decisione del Governo c'è una carenza nei materiali necessari alla realizzazione dei microcircuiti delle tessere sanitarie. La guerra in Ucraina avrebbe un peso: il palladio, che è una delle materie prime necessarie per produrre i chip, arriva in gran parte dalla Russia, mentre il neon proviene soprattutto da Kiev. 

Al momento sembra che il problema riguardi solo le tessere sanitarie, mentre non sarebbero coinvolti né bancomat né carta d'identità elettronica. 

 

La decisione a causa della guerra

Dopo sei mesi di guerra, dunque, il ministero dell'Economia in accordo con quello della Salute hanno deciso di distribuire nuove tessere sanitarie senza microchip ai cittadini che devono rinnovare quella già il loro possesso. 

Ma cosa cambia? 

Al momento la conseguenza più evidente è che la nuova tessera non può essere utilizzata come Carta nazionale dei servizi per comunicare via internet con portali come quello della Pubblica amministrazione, dell'Inps o delle Agenzia delle Entrate, mentre rimane valida per le prestazioni sanitarie con le stesse modalità del passato o come tessera europea di assistenza in caso di malattia. Inoltre, per le nuove Tessere Sanitarie prodotte senza microchip e quindi senza la componente Carta Nazionale dei Servizi, sarà possibile utilizzare fino al 31 dicembre 2023 la propria TS-CNS con microchip anche risulta scaduta. In questo modo i cittadini potranno continuare a usufruire dei servizi digitali della PA per i quali è previsto l’accesso tramite questa funzione sui portali istituzionali.

 

Il decreto del Mef

Nel decreto del MEF, per l’aggiornamento del software di gestione della componente CNS secondo la nuova scadenza, gli utenti possono trovare indicazioni all’interno del portale del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it). La suddetta proroga è limitata alle sole funzionalità della componente CNS e non della TEAM riportata sul retro della TS-CNS.

In alternativa, l’accesso agli strumenti digitali della Pubblica Amministrazione è assicurato dal possesso della Carta di identità elettronica (CIE) o dello Spid.

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