Le novità sulla riscossione

Pace fiscale 2023, stralcio cartelle e definizione agevolata

La Legge di Bilancio ha previsto la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro (no multe e tasse) e la nuova rateizzazione tributi

Pace fiscale 2023, stralcio cartelle e definizione agevolata

Pace fiscale 2023, quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre? Per le cartelle esattoriali la Manovra ha previsto la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali in riscossione dal 2000 al 2015 di importo inferiore ai 1.000 euro ma lo stralcio non riguarderà quelle contenenti multe e tasse, in quanto la decisione se stralciare o meno l'imposta e le sanzioni spetterà solo ai Comuni. Sarò lo stresso Agente della riscossione a provvedere automaticamente a cancellare le somme entro il 31 marzo, senza necessità per il contribuente di presentare alcuna domanda di condono anche se in realtà come spiegato dal premier Meloni nella conferenza stampa di fine anno, la misura introdotta dal suo governo non è un condono: "I condoni non ci sono: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione”. E ancora: "Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1000 euro banalmente perché conviene allo stato di più la loro distruzione. Vogliamo si immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l'evasione fiscale".

 

Pace fiscale 2023, come funziona lo stralcio delle cartelle

Come anticipato, lo stralcio automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro non sarà applicato a quelle contenenti multe e tributi locali. Quindi a parte gli interessi, comunque cancellati, saranno i Comuni a decidere come e quando procedere alla cancellazione del tributo dovuto.

La disposizione contenuta nella legge di bilancio 2023 prevede infatti che l'annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro "sia limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora" e "non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute". in merito alle cartelle esattoriali di multe e tasse, la Relazione tecnica spiega che "per quanto concerne le sanzioni irrogate per violazioni del Codice della Strada, nonché le altre sanzioni amministrative diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l'annullamento parziale si applicherà limitatamente agli interessi" e "non investirà sanzioni e somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno dovute per l'intero ammontare".

La norma prevede inoltre che gli stessi enti creditori, diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, possano decidere di non applicare la cancellazione, tramite l’adozione di uno specifico provvedimento da comunicare all'Agenzia delle Entrate - Riscossione entro il 31 gennaio 2023.

 

Come funziona la Definizione Agevolata 2023

In merito alla definizione agevolate 2023 sulle cartelle esattoriali, sarà l’Agenzia delle Entrate Riscossione a pubblicare il decreto contente le nuove regole per aderire alla ‘Definizione agevolata 2023’, entro il prossimo 21 gennaio. La Legge di Bilancio ha previsto una nuova ‘Definizione agevolata' per i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022, compresi quelli che rientravano nelle precedenti misure agevolative di cui si è determinata l'inefficacia. Per i contribuenti che vi aderiranno, la norma prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo senza interessi e sanzioni, interessi di mora e il cd. aggio.

 

Il pagamento da effettuarsi sarà solo per le somme a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. In merito alle cartelle esattoriali contenenti sanzioni amministrative, ivi comprese quelle per violazioni del Codice della strada (fatta eccezione delle sanzioni inflitte per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), la misura si applica solo agli interessi e alle somme maturate a titolo di aggio.

 

Come fare domanda di Definizione agevolata

Come già anticipato, per conoscere le regole di applicazione della definizione agevolata 2023, occorrerà attendere le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione che saranno pubblicate sul sito ufficiale entro il prossimo 21 gennaio. In attesa dell’emanazione del decreto, sappiamo già che il contribuente interessato ad aderire alla nuova Definizione agevolata dovrà presentare un’apposita domanda telematica e pagare l’importo dovuto, dopo i calcoli dell’Agente:

- in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 202, oppure,

- rateizzare, con un massimo di 18 rate in 5 anni. Le prime due rate, pari al 10% delle somme complessivamente dovute, dovranno essere versate, la prima entro il 31 luglio e la seconda entro la scadenza del 30 novembre 2023. Il resto, 16 rate, dovranno essere pagate nei successivi 4 anni, entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA