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Infuria la guerra a Soledar. L’assedio Wagner e la resistenza ucraina

Mentre Kiev assicura che la battaglia nella città mineraria del Donetsk e Bakhmut continua strada per strada, Mosca afferma di averne il controllo.

Infuria la guerra a Soledar. L’assedio Wagner e la resistenza ucraina

A Soledar infuria la battaglia, mentre le forze russe e i mercenari di Wagner tentano anche di accerchiare Bakhmut. Le immagini satellitari mostrano la distruzione della città mineraria del Donetsk, mentre Kiev afferma che i combattimenti continuano e che la città non è stata ancora conquistata dagli invasori. Intanto il presidente turco Erdogan cerca una mediazione per l'istituzione di un corridoio umanitario per oltre 500 civili, mentre gli Usa affermano che i cambi al vertice dell’esercito, sono solo «il tentativo di superare le difficoltà».

 

Le notizie che arrivano dal fronte sono quindi diverse e contrastanti. In Ucraina, Zelensky ha promesso di fornire "tutto il necessario" ai soldati che resistono agli assalti russi a Soledar e Bakhmut, due città dell'est del Donbas che la Russia vorrebbe conquistare ad ogni costo per cambiare il corso della guerra. "Voglio sottolineare che le unità che difendono queste città saranno rifornite di munizioni e di tutti i rifornimenti necessari in modo rapido e senza interruzioni", ha dichiarato ieri Zelensky su Facebook dopo una riunione con il suo staff.

Le forze ucraine stanno resistendo a un’offensiva russa «ad alta intensità» a Soledar, ha dichiarato questa mattina la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar. «Il nemico ha inviato quasi tutte le sue forze principali in direzione della regione di Donetsk e sta mantenendo un’offensiva ad alta intensità». «Questa è una fase difficile della guerra», ha aggiunto, ridadendo che «i combattimenti continuano».

 

Dalla Russia, invece, arrivano immagini della battaglia vinta a Soledar. La foto di un soldato russo Wagner che mostra la bandiera con il teschio dei pirati o il video di soldati Wagner che camminano indisturbati tra le macerie della città, fanno ipotizzare la caduta della città e la vittoria della battaglia da parte delle truppe filorusse, strategica più per propaganda che come obiettivo militare. "Le truppe hanno quasi il pieno controllo di Soledar", ha detto un funzionario installato dal governo russo a Donetsk, Andrey Baevsky, precisando che nella città ci sono ancora "piccole sacche di resistenza" da parte dell'Ucraina. E ancora: "Al momento, in effetti, ci sono ancora piccole sacche separate di resistenza a Soledar, (ma) i nostri ragazzi continuano a schiacciare il nemico in questi luoghi", ha affermato il tenente colonnello e deputato del Parlamento dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk.  "In generale, l'operazione si è sviluppata con successo e la periferia occidentale di Soledar è già completamente sotto il nostro controllo", ha concluso.

 

Il ministro Urso dopo la visita in Ucraina: "Venezia e Trieste saranno i porti di Kiev". Ieri la foto che mostrava il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’interno di un treno accompagnata dalla didascalia: “In arrivo a Kiev" e oggi la dichiarazione dalle pagine del Messaggero.

«È andata benissimo, ho incontrato il presidente Zelensky, che a un certo punto si è materializzato a sorpresa, ha ringraziato per il sostegno che l’Italia in maniera convinta ha dato e continua a dare, e ha invitato il presidente Meloni a un incontro nel suo Paese. La visita avverrà prima della grande Conferenza sulla ricostruzione che si svolgerà a Roma ai primi di marzo».

 

«Abbiamo creato i presupposti per il successo della conferenza dei primi di marzo sulla ricostruzione in Ucraina che si svolgerà a Roma e gettato le basi per una effettiva cooperazione industriale e commerciale. Il ministro Kubrakov ci ha illustrato le linee direttive del loro progetto per la ricostruzione, a cui parteciperanno le imprese italiane. E abbiamo garantito il sostegno dell’Italia in ogni consesso anche multilaterale. La disponibilità dei massimi vertici ucraini a incontrarci è, credo, un riconoscimento nei confronti del governo italiano: non tutti i ministri che vengono a Kiev incontrano il presidente».

 

I settori in cui l’Italia sarà più presente sono «alta tecnologia, dell’aerospazio, della siderurgia e della metallurgia». Si è parlato anche di logistica: «Probabilmente interverremo in attesa che si possano pienamente recuperare i corridoi marittimi. Da parte nostra c’è l’impegno a cooperare sul corridoio terrestre numero 5 da Kiev al Nord-Est italiano, perché in qualche modo diventino loro porti quelli di Trieste e Venezia e la loro base logistica il quadrante Europa, con la più grande piattaforma del continente che si trova a Verona».

 

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