Vietato fumare

La lotta al fumo è una questione di costi. Il Governo verso la stretta

Il ministro della Salute Schillaci annuncia l’arrivo di strumenti più idonei per inasprire i divieti che riguarderanno anche le sigarette elettroniche

La lotta al fumo è una questione di costi. Il Governo verso la stretta

Dopo gli aumenti sulle accise di sigarette e tabacco introdotte con la Legge di Bilancio 2023, si inasprisce la lotta al fumo da parte del governo Meloni. In un paese in cui le statistiche rivelano che oggi 1 italiano su 4 è fumatore, ed ha un rischio decuplicato per diverse malattie, in particolaredi ammalarsi di tumori del polmone e delle alte vie respiratorie, è facile immaginare il perché di un nuovo pacchetto di divieti, annunciato dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

 

La lotta al fumo è una questione di costi

L’obiettivo del ministro è di aggiornare e ampliare la Legge 3/2003, secondo le linee guida del Piano Europeo contro il cancro 2021, che propongono di creare una generazione di cittadini non fumatori entro il 2040, con meno del 5% della popolazione consumatrice di tabacco. 

Ma la guerra al tabagismo è anche un fatto di costi. Il costo annuale delle cure per i tumori da fumo "è circa il doppio di quanto incassiamo dalle accise sul tabacco14,40 miliardi nel 2021". Ha affermato è il ministro della Salute Orazio Schillaci, citando il dato della Fondazione Veronesi.

"Stiamo verificando quale sia lo strumento più idoneo per inasprire i divieti, anche all'aperto. Aspetto di raccogliere evidenze certe sui danni causati da sigarette elettroniche e prodotti senza combustione" ha spiegato il titolare del ministero della Salute. E’ "inutile mettere più soldi nel fondo sanitario nazionale, e il mio governo lo ha fatto, se poi i malati colpiti da grandi patologie aumentano e con loro i costi delle cure. Stanno arrivando farmaci oncologici prodigiosi ai quali non possiamo certo rinunciare". Ha detto Schillaci.

 

Stretta anche sulle sigarette elettroniche

La stretta sui divieti al fumo al chiuso e all’aperto riguarderà anche le sigarette "perché aumenta in modo esponenziale il consumo di sigarette senza fumo tra gli adolescenti che comunque contengono nicotina e generano dipendenza. Non è dimostrato che siano meno nocive, a differenza di quanto si fa credere".

 

 

 

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