Il 336° giorno di guerra

Carri armati all’Ucraina, il gioco forza dell’Occidente sulla Russia

La mossa occidentale di fornire 80 tank a Zelensky manda su tutte le furie Mosca che risponde con un massiccio attacco missilistico. Negoziati molto lontani

Carri armati all’Ucraina, il gioco forza dell’Occidente sulla Russia

Il 336° giorno di guerra inizia oggi con una raffica di missili russi lanciati contro l’Ucraina. Scattato l’allarme antiaereo in tutto il Paese, compresa la capitale Kiev, l’esercito ucraino sta abbattendo i primi missili mentre nella notte, l’aeronautica ucraina è stata impegnata nell’abbattimento di ben 24 droni iraniani partiti dal Mar d’Azov, nel sud del paese. Un’intensificazione degli attacchi che potrebbe essere una plausibile risposta di Mosca alla decisione dell’Occidente di sostenere l’Ucraina con l’invio di carri armati Abrams e Leopard, che cambierebbero gli equilibri e magari le sorti del conflitto, dando una svolta massiccia alla cacciata degli occupanti dai territori ucraini.

 

Solo ieri la notizia della videocall tra il presidente Usa Joe Biden, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente francese, Emmanuel Macron, il premier britannico, Rishi Sunak e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per ribadire il pieno sostegno all’Ucraina, con l'ok ufficiale di Scholz all'invio di 14 "Leopard 2" e il via libera per gli altri Paesi alla fornitura dei carri armati di fabbricazione tedesca: in totale saranno 80. Poche ore dopo, anche Washington ha annunciato la fornitura di 31 carri armati Abrams.

 

Mosca ha condannato la mossa dell'Occidente: i tank "bruceranno allo stesso modo degli altri carri armati". «Vi seppelliremo». Le dichiarazioni sono molte e tutte dello stesso tenore. La fornitura di carri armati a Kiev è la prova del coinvolgimento diretto dell'Occidente nel conflitto in Ucraina, ma lo status dell'operazione militare russa non cambierà. A sostenerlo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che si scaglia anche contro il presidente ucraino: "Sappiamo con quali promesse il signor Zelensky è stato eletto presidente. Non è assolutamente difficile per noi ricordarle e ricordarle a quegli elettori che hanno votato per lui in Ucraina. Non ha risolto il problema del Donbass, non ha rispettato gli accordi di Minsk, inoltre, come si è scoperto, non intendeva rispettarli perché si stava preparando per la guerra. Pertanto, diciamo, lui stesso ha cessato da tempo di essere un possibile oppositore del presidente Putin".

 

Intanto il presidente ucraino Zelensky in un’intervista a Sky News Uk, ha fatto sapere che ”non è interessato" a incontrare Putin per intavolare negoziati di pace e di "non capire chi prenda le decisioni in Russia" e che Mosca mente, perché mentre invoca la pace lancia al contempo missili sull'Ucraina. Il presidente ucraino ha parlato anche delle voci su un'offensiva russa, le prossime settimane, contro il suo Paese e ha ricordato come si sentì quando l'anno scorso si rese conto che l'invasione stava iniziando.

 

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