Il discorso

Biden a Varsavia rafforza il sostegno all’Ucraina di Occidente-Nato

La visita del presidente americano a Kiev e in Polonia certifica l’allontanamento quasi definitivo tra Usa-Russia che cambierà la politica globale per anni

Biden a Varsavia rafforza il sostegno all’Ucraina di Occidente-Nato

Il viaggio di Joe Biden per onorare il menagramo anniversario della guerra in Ucraina è riuscito a mettere in ombra Putin e la sua sua guerra imperialista. La storica visita del presidente americano a Kiev lunedì tra le sirene dei raid aerei e il suo importantissimo discorso a Varsavia di ieri hanno rafforzato ancora di più il sostegno dell'Occidente e della Nato alla resistenza dell'Ucraina nei confronti di una sempre più isolata Russia, ripudiando l'aggressione del presidente Vladimir Putin. 

Il viaggio di Biden ha dimostrato però anche l'allontanamento quasi completato tra Stati Uniti e Russia - un fattore che cambierà la politica mondiale per anni - prima con l'accusa alla Russia di aver commesso crimini di guerra da parte dell'amministrazione Biden e poi con la sospensione della partecipazione di Mosca al trattato sul nucleare New START con gli Stati Uniti, ossia l'ultimo accordo sottoscritto dai due paesi, dopo il disgelo post Guerra Fredda, a rimanere ancora in piedi. E come osservato dal segretario di Stato americano Antony Blinken ieri a Washington, "Ogni volta che le due principali potenze nucleari non parlano è pericoloso".

 

Nella stessa giornata in cui il presidente Usa era a Varsavia, Putin teneva il suo discorso più lungo della storia al parlamento russo, cosparso di retorica propagandistica russa contornato da consuete minacce nucleari e teorie del complotto sull'Occidente. Inquadrando ancora una volta la guerra in Ucraina come una più ampia battaglia esistenziale contro l'Occidente e il suo stile di vita dipinto come una culla di gay e di pedofili. E sottolineando come questo sostegno all’Ucraina possa portare ad altri anni di guerra che allungherebbero inevitabilmente l'impegno dei governi e delle popolazioni occidentali per la causa.

 

In termini di potenza presidenziale, questa settimana Biden ha oscurato Putin, con il suo viaggio a sorpresa a Kiev e il discorso nella capitale polacca, un luogo scelto per il suo ruolo in prima linea della NATO. Un discorso fondato sulla libertà dei popoli e carico di enfasi verso il popolo polacco che si è fatto carico dell’accoglienza delle famiglie ucraine sfuggite alla guerra e verso il coraggioso popolo ucraino che non si sottomette all’invasore.

 

Biden è sembrato spesso parlare direttamente con il leader russo, cercando di far capire al suo popolo, europei e americani chi sia veramente il presidente del Cremlino un anno dopo la sua invasione. : un tiranno responsabile di gravi errori di strategia, di crimini e disumanità in UcrainaChe invece di dividere i paesi Nato e l’Occidente ha solo fatto avvicinare Kiev. Non solo. Il presidente Usa non si è lasciato sfuggire l’occasione di deridere Putin sul fatto che la sua aggressione abbia portato uno stato scandinavo, la cui sovranità nazionale un tempo era dominata dall'Unione Sovietica, a voler a far parte oggi dell'alleanza occidentale: “Pensava di ottenere la finlandizzazione della NATO, invece ha ottenuto la NATOizzazione della Finlandia… e della Svezia”.

 

Biden nel suo discorso di Versavia ha promesso: "La vile sete di terra e potere del presidente Putin fallirà e prevarrà l'amore del popolo ucraino per il proprio paese". "L'Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia", riferendosi al discorso di Putin in cui il capo del Cremlino ha chiarito che non c'è alcuna prospettiva che il conflitto possa finire presto visto che è stato l'Occidente "a scatenare la guerra". Ma Putin sa che può essere in grado di convivere con una guerra lunga che perpetra devastazioni in più città ucraine, uccide gli ucraini e finirà per costare miliardi ai governi occidentali andando ad aumentare gradualmente le pressioni sui leader negli Stati Uniti e in Europa.

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