L’ultimo saluto

Maurizio Costanzo, oggi alle 15 i funerali a piazza del Popolo

Dopo due giorni di camera ardente in Campidoglio, con centinaia di persone che gli hanno reso omaggio, si celebrano le esequie del grande giornalista

Maurizio Costanzo, oggi alle 15 i funerali a piazza del Popolo

Dopo due giorni di camera ardente in Campidoglio, con centinaia di persone che gli hanno reso omaggio, oggi sono in programma i funerali di Maurizio Costanzo, il giornalista scomparso tre giorni fa in una clinica privata di Roma, ad 84 anni.

 

I funerali

Le esequie solenni di Maurizio Costanzo si celebreranno oggi alle 15 nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.

Tantissime le persone che si sono messe in fila presso la sala Protomoteca anche ieri per l'ultimo omaggio al conduttore televisivo, tra lacrime, commozione e qualche richiesta di selfie alla vedova Maria De Filippi.

Tra i primi ad arrivare domenica mattina anche Nicola Zingaretti. "C'è sempre stato da parte sua l'impegno civile per Roma, la sua curiosità e non smetterò mai di ringraziarlo per i suoi consigli. Per tutti noi è come se fosse parte del nostro appartamento".

 

L'omaggio a Costanzo

Enrico Mentana: "In questa tv rimane tutto di lui, è stato la televisione. Mi ricordo anche quando da adolescente guardavo Bontà loro dove lui iniziava aprendo le finestre, come se la televisione avesse aperto la finestra sulla realtà. Non però nel senso populista del termine, perché entravano persone notevoli, ciascuna nel suo campo e questo portava una ventata di novità". Era "il talk nella sua espressione un po' salottiera ma anche molto contenutistica. Lui ha continuato a far questo con la forza di uno che sa tenere la lunghezza d'onda. Il suo insegnamento è proprio questo, saper prendere la lunghezza d'onda degli interessi, le curiosità, le passioni, a volte anche delle morbosità". "Lui è sempre stato per me un fratello maggiore, più che maestro. In 18 anni sono mille cose fatte insieme... I ricordi però li tengo per me".

 

Antonio Giuliani: "Per me è stato come un padre. Facevo già degli spettacoli a Roma, un giorno vidi che c'era Iacchetti in platea e un mese dopo mi chiamò Maurizio Costanzo. Ho praticamente vissuto con lui nove anni al Parioli, era casa. Ci facevo i miei spettacoli oltre al Costanzo Show, ho avuto anche la possibilità di esserne direttore artistico, di scrivere con Enrico Vaime".

"Maurizio mi trattava come un figlio - ha aggiunto -. E pensare che la prima volta con lui feci una battuta stupida. Dopo qualche anno mi disse che quella volta dopo che ero andato via aveva riso per 20 minuti. Se sto qui è grazie a lui".

 

 

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