Il saluto più caro

L’addio a Maurizio Costanzo, l’omaggio tra lacrime e ricordi speciali

Al Campidoglio prosegue il saluto dei cittadini comuni e degli amici più cari al giornalista che ha cambiato il modo di fare i talk in tv. Domani i funerali

L’addio a Maurizio Costanzo, l’omaggio tra lacrime e ricordi speciali

In centinaia si sono recati e si stanno ancora recando alla camera ardente in Campidoglio, a Roma, per dare l'ultimo saluto a Maurizio Costanzo, morto venerdì in una clinica romana, all'età di 84 anni. Uno straordinario affetto e commozione ha avvolto la sala Protomoteca in cui è stata allestita la camera ardente del giornalista icona della tv generalista.

Ad attendere il feretro ieri c’era il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la moglie Maria De Filippi con occhiali scuri, i figli Camilla, Saverio, Gabriele sono stati quasi tutta la giornata davanti nella sala ad accogliere tutti coloro che hanno voluto rendergli omaggio. Intorno alle 14 è giunta anche la premier Giorgia Meloni e il neopresidente della Regione Lazio Francesco Rocca ma soprattutto gli amici di una vita e gli artisti scoperti proprio da Maurizio Costanzo.

 

Camera ardente e funerali

La camera ardente di Maurizio Costanzo al Campidoglio, resterà aperta fino alle 18 di oggi 26 febbraio e domani alle ore 15, nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, si celebreranno le esequie solenni, come stabilito dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. 

 

L'omaggio a Costanzo

Rutelli: "Anche se non stava bene Maurizio, tanti di noi avevano l'idea che fosse immortale: ripartiva sempre, ricominciava, non si fermava mai, inventava cose. Maurizio era sensibile al potere ma era più vicino ancora al popolo, alla gente comune, credo che lo abbia dimostrato".

 

Valeria Marini: “Maurizio ha significato tutto, è un genio della televisione, che condivideva la sua genialità con gli artisti e il pubblico, mi ha aiutato molto anche nei momenti difficili con Vittorio (Cecchi Gori, ndr)". "Ha fatto il giornalista, il talent scout, aveva una marcia in più - ha aggiunto - e per questo resterà. Sono vicina a Maria De Filippi, una grande donna e a tutta la famiglia". 

 

Emanuela Aureli: "Aveva un modo imperturbabile di guardarti nel profondo, ti leggeva dentro. Capiva con la sensibilità chi aveva davanti, sempre". "E' come se fosse morto un padre. Lui ha creduto in me mi ha dato la forza per credere e avere fiducia in me stessa, mi ha dato grandi opportunità di esprimermi e di essere Emanuela - ha aggiunto -. L'ho sempre imitato, non mi ha mai detto niente perché sapeva il bene che gli volevo, l'ho fatto sempre con quel rispetto che si meritava. Gli devo tutto, tanta gratitudine e grande amore. Vedendo quello che sta succedendo smorzerebbe subito con la sua risata e i baffi simpatici che aveva e direbbe: 'Andate a casa e ricordatemi con la gioia ma non con l'amarezza'. Lui ha comunque ha lasciato un segno in tutte le nostre vite. La gente che lo va a salutare dimostra che è stato un grande e che continua a vivere in noi, sempre. Viva Costanzo".

 

Lino Banfi: "Gira un video in questi giorni degli anni '90 in cui con Maurizio facevamo i vecchietti e scherzavamo sulla nostra età. In questi casi la cosa migliore è fare il comico sennò piangiamo tutti. Mia moglie e Maurizio se ne sono andati quasi contemporaneamente. Lui con la sua galanteria ha fatto passare prima Lucia. Ora staranno insieme".

 

Vincenzo Salemme: "Dava una grande sicurezza. Le prime volte che sono andato al Costanzo Show ero molto emozionato, non sono proprio un personaggio televisivo, non ero pronto, ma lui mi dava tranquillità". "Il Parioli è stato per tanti non un punto di arrivo ma un punto di partenza - ha aggiunto -. Se ne va un pezzo di storia d'Italia. Quasi tutti gli artisti italiani devono qualcosa a Maurizio Costanzo, gli dobbiamo molto anche come spettatori. Se lo dovessi sentire al telefono oggi lo saluterei con grande affetto".

 

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivata ieri in Campidoglio per rendere omaggio al feretro di Maurizio Costanzo, è stata accolta dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dalla moglie di Costanzo, Maria De Filippi.

"Maurizio Costanzo ci lascia l'eredità di un grande giornalismo, capace di dialogare con tutti, capace di capire che alla fine la dimensione umana delle cose è molto importante. Perché lui era sicuramente una persona che aveva le sue idee, ma questo non gli impediva di cercare di capire tutti. Gli interessava il carattere umano delle persone. Non ce ne sono moltissimi di giornalisti che sappiano fare quello che ha fatto Maurizio Costanzo in questi anni" ha dichiarato Meloni.

"Maurizio Costanzo è stato un grandissimo scopritore di talenti- ha aggiunto- era una persona alla quale piaceva, anche in persone che apparentemente non avevano ancora grandi responsabilità, cercare di capire quello che potessero fare. Io sono legata a lui da ricordi molto antichi, non potrei dire che sono un talento che ha scoperto, ma sicuramente le primissime partecipazioni televisive erano al Maurizio Costanzo show. Parliamo di tantissimi anni fa. Io quando rivedo quei video, che lui puntualmente mi faceva rivedere ogni volta che mi intervistava di recente, gli dicevo 'ti prego non farlo'. Avevo 17 anni. È una persona che ha attraversato una lunga parte della storia nazionale, che sapeva raccontarla e aveva un suo chiaro punto di vista sulle vicende. Perdiamo un grande giornalista". 

 

Giovanni Malagò: "Ci conoscevamo da non so quanti decenni, sembra banale data la circostanza, ma il rapporto era davvero molto importante. Devo dire che aveva quasi sempre un denominatore comune che era il calcio e in particolare la Roma. Era davvero legato a questa squadra, a questi colori. Ogni tanto si erano fatti in passato alcuni ragionamenti di prospettive e di futuro anche quando le cose dal punto di vista societario non erano chiare e tranquille. Era concreto, e quindi voleva provare a dare soluzioni a dei problemi e credo che questo sia stata una costante della sua vita, oltre che essere stato un grande anticipatore, innovatore, non posso che dargli merito. Penso che davvero sia stata una persona unica. Ciao Maurizio".

 

Pierluigi Diaco: "L'ho conosciuto a 15 anni, è stato tutto nella mia vita, un alleato, un maestro, un papà". 

 

Rossella Brescia: "Maurizio Costanzo adorava il cha cha cha. L'abbiamo ballato spesso insieme. Era uno straordinario interprete". "Un vuoto immenso per me la sua morte- ha aggiunto- pensavo fosse immortale".

 

Giovanni Floris: "Un uomo eccezionale. Grande orgoglio essere stato suo amico".

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