L’intervista a Rsi

Papa Francesco: “Le dimissioni solo se la stanchezza mi annebbierà”

Nell’intervista per la tv svizzera il Pontefice parla anche di guerra in Ucraina e della mancata visita a Mosca. “Putin sa che sono a disposizione”

Papa Francesco: “Le dimissioni solo se la stanchezza mi annebbierà”

Alle dimissioni Papa Francesco non ci pensa proprio anche se,"una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, la mancanza di chiarezza, di saper valutare le situazioni" potrebbero essere buoni motivi per darle, e "anche il problema fisico, può darsi. Su questo domando sempre e seguo i consigli. Come vanno le cose? Ti sembra che devo... chiedo  alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua, va bene. Ma per favore: gridare a tempo". Così il Pontefice in un'intervista a Rsi, la televisione svizzera in lingua italiana che andrà in onda sulla tv svizzera domenica, anticipata dal “Corriere della Sera”, da “Repubblica” e da “La Stampa”, ha parlato delle sue eventuali dimissioni.

"Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un'umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene", ha detto Papa Francesco nel suo bilancio dei 10 anni del pontificato

Della carrozzina "mi vergognavo un po'". Francesco racconta che della vita a Buenos Aires gli manca "camminare, andare per la strada. Camminavo tanto. Usavo la metro, il bus, sempre con la gente".

 

In Ucraina "è una guerra mondiale"

Nell'intervista Francesco ha parlato anche della guerra in Ucraina e dei conflitti dimenticati, "lo Yemen, la Siria, i poveri Rohingya del Myanmar". Siamo "in una guerra mondiale": Cosa direbbe a Putin se lo incontrasse? "Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico - ha affermato il Santo Padre -. È un uomo colto. È cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Le grandi potenze sono tutte invischiate. Il campo di battaglia è l'Ucraina. Lì lottano tutti. Questo fa pensare all'industria delle armi" ha continuato il Pontefice.

"Il secondo giorno della guerra sono stato all'ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziareMi scrisse Lavrov dicendo grazie ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell'impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell'impero è mettere al secondo posto le nazioni".

 

Benedetto XVI

"Era un piacere parlare con Benedetto XVI" Papa Francesco, infine, ha ricordato Benedetto XVI, morto a 95 anni dopo una lunga malattia: "Era un piacere parlare con lui. Gli chiedevo pareri. Dava il suo parere, ma sempre equilibrato, positivo, un saggio".

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