Il Gran Premio di Formula 1 in Australia

A Melbourne Verstappen vince la gara più lunga e più pazza del mondo

Le Ferrari ancora malissimo, Leclerc va fuori dopo pochi giri mentre Sainz penalizzato di 5 secondi dal quarto posto finisce la gara al dodicesimo

A Melbourne Verstappen vince la gara più lunga e più pazza del mondo

Max Verstappen vince ancora nella gara più pazza e lunga degli ultimi anni di Formula Uno. Ecco la cronaca: le monoposto più veloci al mondo approdano dall'altra parte del globo a Melbourne dove trovano una novità, quest'anno viene aggiunta una nuova zona drs appena prima di curva 9 per un totale di 4! Record della pista che viene demolito dal campione del mondo Max Verstappen di oltre un secondo. Il tempo di pole dell'anno scorso era di 1:17.868 mentre quest'anno il cronometro si è fermato a 1:16.732, ma cosa più importante è che ciò non è dovuto all'ulteriore zona drs dato che ha tolto circa 2 decimi bensì alla maggior velocità delle vetture stesse.

 

In griglia vediamo Perez partire dal fondo per un errore nelle qualifiche, le Mercedes in seconda e terza e con le due Ferrari di Sainz e Leclerc in quinta e settima. Al via del Gran Premio entrambe le monoposto tedesche prendono la posizione su Verstappen e dopo poche curve Leclerc è troppo ottimista e va già fuori per un contatto con Stroll. Qualche giro dopo tuttavia un fantastico Albon in sesta con la Williams perde il controllo in un punto pericoloso senza visibilità causando Safety Car. Sainz e Russell approfittano per smarcare il pit-stop ma al rientro trovano bandiera rossa scalando rispettivamente in undicesima e settima posizione.

 

Si riparte non appena la pista viene pulita, durante il giro di formazione si rischia un grande incidente per il passo troppo lento del britannico in testa che chiude il giro in quasi quattro minuti, la gara però è nuovamente interrotta da una Virtual Safety Car causata dallo scoppio del motore Mercedes di Russell. Lotta serrata tra il secondo e il quinto posto che vede Hamilton Alonso Sainz e Gasly tutti raggruppati in pochi secondi. Nel frattempo dalle retrovie Perez pian piano arriva in settima posizione, seguito da una splendida lotta fra la Mclaren di Norris e la Hass di Hulkenberg che vede uscirne davanti la Mclaren. I colpi di scena non finiscono mai infatti a 4 giri dal termine della gara il cerchio posteriore destro della Haas di Magnussen scoppia portando un ulteriore bandiera rossa.

 

Alla ripartenza caos più totale, Sainz prende in pieno Alonso che si gira, Sargeant tampona De Vries, le due Alpine si buttano fuori a vicenda e Stroll da terzo finisce lungo per troppa foga, ovviamente di nuovo rossa per i troppi incidenti. La FIA dopo una lunga attesa decide di fare un rolling start con la gara nelle posizione antecedenti esclusi gli incidentati. Il tutto termina con le posizioni congelate dovuto allo scadere dei giri ad eccezione di una penalità discutibile di 5 secondi imposta allo spagnolo della Ferrari per la collisione con il suo connazionale. Discutibile non per il contatto in sé ma per il fatto di aver ristabilito le posizioni precedenti in quanto alla fine il pilota Ferrari termina in dodicesima e anche ultima posizione. A punti finalmente le due Mclaren con Norris e Piastri in sesta e ottava, ottimo weekend per le Aston in terza e quarta con Perez che dall'ultima termina in quinta. Sei punti anche per la Haas di Hulkenberg, chiudono la top 10 Zhou e Tsunoda.

 

Dopo oltre due ore e mezza e 3 bandiere rosse (prima volta nella storia) si conclude in modo spettacolare ma non senza polemiche quella che con tutta probabilità è la miglior gara di questo inizio di campionato. Senza dubbio chi ha avuto il coraggio di alzarsi alle 7 non ha rischiato di addormentarsi nuovamente.

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