L’alluvione

Emilia e Romagna, incubo maltempo: morti, danni e migliaia senza casa

I numeri: 9 le vittime accertate finora, 23 i fiumi esondati, 280 le frane, oltre 400 le strade interrotte, 41 i comuni colpiti e 20mila gli sfollati

Emilia e Romagna, incubo maltempo: morti, danni e migliaia senza casa

Per i cittadini coinvolti dal maltempo in Emilia Romagna quella appena passata è stata un’altra nottata da vero incubo. Stavolta nuovi allagamenti hanno colpito la zona di Ravenna a causa del sovraccaricamento dei fiumi primari e secondari che hanno causato significativi straripamenti a Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna, potenzialmente pericolosi per i cittadini  Per questi motivi, nella notte, il Comune di Ravenna è intervenuto, con il supporto della Polizia locale, ad informare i cittadini di Villanova, e a invitarli a recarsi ai piani alti, offrendo a chi fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico o la sistemazione al Cinemacity.

 

Ma Ravenna è solo una delle città in difficoltà. A Forlì per esempio manca l’energia elettrica, il sindaco Gian Luca Zattini, in un messaggio ai cittadini ha comunicato che in tanti stanno segnalando la mancanza di luce in numerose vie e aree della città e di essere in contatto con il gestore per accelerare il ripristino di contatori e quadri elettrici.

”Stiamo facendo il massimo ma non dipende tutto da noi", spiega il sindaco. Ma le zone della Romagna rimaste isolate, con black out elettrici e difficoltà anche nelle comunicazioni per l'interruzione delle linee telefoniche, sono moltissime.

 

Lo stato di calamità per Emilia Romagna e per il Nord della Marche "sarà dichiarata martedì, perché è evidente che ci vuole un atto normativo per farlo e si risponderà ai primi interventi con il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimento per decreto". Ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Radio Anch'io, questa mattina.

 

Maltempo in Emilia e Romagna è ancora allerta rossa

L'Emilia Romagna stretta dalla morsa del fango e dei detriti, ma con la voglia di rialzarsi, come fu per il terremoto di 11 anni fa, continua a darsi da fare nonostante i black out elettrici, le linee telefoniche fuori uso, i treni in tilt. Come continuano il loro estenuante lavoro di soccorso alla popolazione i 1200 volontari e 600 vigili del fuoco che con i loro elicotteri e gommoni cercano di mettere al sicuro quanti più cittadini possibile. 

 

E con danni enormi, tante aziende rimaste in ginocchio, migliaia le persone senza casa, innumerevoli dispersi e finora 9 vittime, per fortuna per oggi non sono previste forti precipitazioni ma è stata comunque confermata l'allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta la Romagna, la pianura bolognese e modenese, le colline montane dell'Emilia centrale e bolognese. 

Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. E scuole ancora chiuse. 

 

Al momento l’alluvione ha devastato intere città con 23 fiumi esondati, 280 frane e oltre 400 strade interrotte. I comuni colpiti dall'alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. 

 

In alcune zone è caduta in 36 ore più pioggia della media dell'intero mese di maggio. Sott'acqua Faenza, Cesena, Forlì, alcune zone del Ravennate oltre a comuni più piccoli e anche i portici della centrale via Saffi a Bologna sono stati inondati.  

  

Riaperti altri tratti della A14 in Emilia Romagna

Nel frattempo continuano anche le operazioni della task force di Autostrade per l'Italia nelle aree colpite dall'emergenza maltempo, grazie alla quale è stato riaperto il tratto compreso tra Rimini Nord e Cesena Nord in direzione Bologna e il tratto compreso tra Forlì e Cesena Nord in direzione Ancona.

Restano invece chiusi al traffico i tratti autostradali dellaA14 Bologna - Taranto tra il bivio con la diramazione di Ravenna e Forlì in direzione Ancona oltre a quello tra Cesena Nord e Faenza in direzione Bologna. Resta sulla A14, in direzione nord per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate, l'uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la strada statale 76 in direzione Fabriano/Perugia.

 

Anche il Veneto dichiara lo stato d’emergenza

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha firmato il Decreto di Stato di Emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate martedì 16 maggio e ieri, 17 maggio, nei territori della provincia di Rovigo e della Città Metropolitana di Venezia (n. 33 del 17/05/2023 recante "Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 16 e 17 maggio 2023 nei territori della provincia di Rovigo e della Città metropolitana di Venezia. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate".

 

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