tragedia sfiorata

Harry e Meghan e l’inseguimento dei paparazzi nel cuore di Manhattan

Fotografi in auto, moto e scooter sui marciapiedi incuranti di semafori e polizia rincorrevano il Suv. Harry: “vicino a capire quanto successo a mia madre”

Harry e Meghan e l’inseguimento dei paparazzi nel cuore di Manhattan

Serata da incubo e tragedia sfiorata per i duchi di Sussex coinvolti in un inseguimento in auto di due ore “quasi catastrofico" da parte di "uno sciame" di paparazzi "molto aggressivi" nel cuore di Manhattan.

Quanto successo ha ricordato a tutti la ferita ancora aperta della morte di Diana e Dodi sotto il ponte dell'Alma.

 

La vicenda

Harry, Meghan e la mamma di lei, Doria Ragland, dopo aver lasciato lo Ziegfield Theatre al centro dell’evento del Women of Vision Awards della Ms Foundation, dove poco prima Meghan era stata premiata dalla leggendaria femminista Gloria Steinem, una dozzina di paparazzi hanno cominciato a inseguire il Suv su cui i tre erano saliti a bordo.

 

L’inseguimento

Secondo il racconto dei Sussex l’inseguimento ha visto fotografi in auto, moto e scooter sui marciapiedi incuranti dei semafori, dei sensi vietati e dei tentativi della polizia di fermarli. Così Harry, Meghan e Doria hanno deciso di lasciare il Suv per prendere un taxi ed il principe avrebbe filmato tutto col cellulare. 

"I duchi e la signora Ragland sono stati coinvolti in un inseguimento quasi catastrofico di quasi due ore per mano di paparazzi altamente aggressivi. L'interesse per figure pubbliche non dovrebbe mai mettere in pericolo la sicurezza di chiunque", ha condannato un portavoce della coppia. 

 

Per i duchi di Sussex, senza scorta perché dopo il loro trasferimento oltreatlantico, perché hanno smesso di essere 'working royals’, e non possono pagare di tasca propria neanche la protezione dalla polizia britannica quando si trovano nel Regno Unito, era la prima volta che si facevano vedere assieme dopo che lui, da solo, aveva partecipato alla cerimonia per l'incoronazione del padre Carlo e della matrigna Camilla. 

 

Harry: "vicino a capire a mia madre"

"Mi sono sentito vicino a capire cosa è successo la notte in cui è morta mia madre", ha confidato ad amici il principe Harry dopo l'inseguimento a Manhattan. Secondo il quotidiano britannico Times, Harry e Meghan hanno avuto paura che l'inseguimento potesse essere loro fatale. 

Già a dicembre i Sussex nella loro docu-serie co-prodotta con Netflix avevano espresso preoccupazioni per la propria sicurezza: "Ero terrorizzato. Non volevo che la storia si ripetesse", aveva confidato il principe mentre vedeva sullo schermo le immagini della madre Diana. Diana è rimasta uccisa nel 1997 in un incidente d'auto a Parigi mentre l'auto in cui si trovava col fidanzato Dodi al Fayed veniva inseguita dai paparazzi. Harry, in un'intervista alla Bbc, ha paragonato una volta i fotografi a "una muta di cani" che non le dava mai tregua: "Ogni volta che usciva, le erano addosso, inseguendola, molestandola, sputando su di lei al solo scopo di ottenere una reazione".

 

La condanna del sindaco di New York

Il sindaco di New York, Eric Adams, ha stigmatizzato come "irresponsabile" l'inseguimento di cui sono stati soggetti ieri il principe Harry, la moglie Meghan e la suocera Doria Ragland. "E' chiaro che la stampa, i paparazzi vogliono avere la foto giusta. Ma la sicurezza del pubblico deve sempre essere al primo posto". 

"C'erano molti fotografi che hanno reso difficili i loro spostamenti", ha detto il portavoce Julian Phillips: "I duchi sono arrivati a destinazione e non ci sono state collisioni, feriti, contravvenzioni o arresti". Adams a sua volta si è detto scettico che la caccia dei paparazzi sia durata due ore come asserito da un portavoce della coppia: "Mi pare difficile crederlo", ma anche un inseguimento di dieci minuti "sarebbe estremamente pericoloso in una città come New York. Abbiamo molto traffico, molti movimenti, un sacco di gente che usa le nostre strade".

Il sindaco ha evocato la morte di Diana: "Non ci sono molti tra noi che non ricordano come è morta sua madre. Sarebbe stato orrendo perdere la vita di un passante innocente durante un inseguimento come questo o se qualcosa fosse successo a uno di loro".

 

Nessun commento invece da Buckingham Palace.

 

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