Il ritratto

Fabio Panetta, da “colomba” alla Bce a numero uno di palazzo Koch

Via libera da parte del CdM alla nomina di governatore della Banca d’Italia dell’economista romano caldeggiato da Meloni. Succederà a Visco da novembre

Fabio Panetta, da “colomba” alla Bce a numero uno di palazzo Koch

Dopo giorni di tensioni e rimandi, Palazzo Chigi, in un solo colpo ha assicurato all’Italia importanti scelte con il via libera dal consiglio dei ministri al decreto legge con disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, al disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada, nonché le nomine di Fabio Panetta a Bankitalia e del generale Figliuolo. "Due ottime, ottime, ottime nomine", ha detto il leader di Iv commentando la scelta di Panetta e quella di Figliuolo come commissario straordinario alla ricostruzione dopo l'alluvione che ha colpito Emilia Romagna, Marche e Toscana. 

 

Le nomine Meloni: Fabio Panetta a Bankitalia

Fabio Panetta per la guida della Banca d'Italia e Francesco Paolo Figliuolo come commissario per la ricostruzione post alluvione, due nomine di peso che danno al governo la possibilità di ricompattarsi dopo diverse giornate di alta tensione.

 

Panetta, già prima opzione per la scelta del ministro dell'Economia nell’attuale governo, è stato scelto da Giorgia Meloni per Bankitalia e il Consiglio dei ministri lo ha indicato come governatore, ruolo in cui l'economista si insedierà a partire dal primo novembre, all'indomani della scadenza del mandato di Ignazio Visco. La nomina arriva proprio nel giorno dell’annuncio della Bce di voler proseguire la sua politica monetaria di rialzo dei tassi in modo da perseguire l’obiettivo di riportarla al 2%. Una decisione criticata da governo italiano con Tajani e Salvini, e sulla quale trova d’accordo anche il futuro governatore Panetta che fa parte poi del direttorio della Banca centrale europea. In una intervista a Le Monde, aveva sostenuto che la Bce era "non lontana" dalla fine del suo rialzo dei tassi, notando che "l'inflazione è troppo alta, ma non c'è motivo di preoccuparsi". 

 

L'iter per la nomina è partito nei giorni scorsi con il parere positivo unanime del Consiglio Superiore di Bankitalia il 23 giugno. In Consiglio dei ministri il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha svolto una relazione di presentazione. Come previsto dalla procedura, il decreto di nomina sarà sottoposto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

 

Chi è Fabio Panetta 

Fabio Panetta, a novembre sarà il prossimo governatore a sedere sull’importante poltrona di palazzo Koch dalla quale guiderà la Banca d’Italia, succedendo a Ignazio Visco. 

 

Romano, classe 1959, 64 anni il prossimo 1° agosto, è sposato con tre figli, suo padre Paolino per quasi trent’anni è stato per conto della Democrazia Cristiana sindaco di Pescosolido, in provincia di Frosinone. Importante economista, forse tra i più influenti nel Bel Paese, ha avuto una lunga carriera all’interno della Banca iniziata nel 1985, quando il governatore era Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica. 

 

Dopo la laurea in Economia alla Luiss, il master alla London School of Economics e il Phd alla London Business School, Panetta inizia infatti la sua carriera al Servizio studi, presso la direzione Monetaria e finanziaria, di cui assume la guida nel 1999. A notarlo in quegli anni è Antonio Fazio, che ne farà il suo primo consigliere per i temi bancari e successivamente Mario Draghi che nel 2007 lo nomina capo del Servizio studi di congiuntura e politica monetaria. 

 

Dal 2010 è anche responsabile del Rapporto sulla stabilità finanziaria. Nel successivo anno diventa direttore centrale con il compito di coordinare le attività collegate alla partecipazione della Banca d'Italia all'Eurosistema e l'analisi della stabilità finanziaria.

 

L'8 ottobre 2012, Ignazio Visco, lo sceglie come componente del direttorio. E il suo ruolo di vicedirettore generale viene confermato anche nel 2018. Durante questi anni Panetta segue i dossier più caldi sotto il profilo bancario ed entra anche a far parte della vigilanza della Bce.

 

Una "colomba" alla Bce 

Anche all'interno dell'Eurotower Panetta mostra la sua grande competenza tecnica, chiave del suo successo, che lo porta dal primo gennaio 2020 a sedere al tavolo del comitato esecutivo della Banca centrale europea

Per tutto il periodo pandemico e della ripresa post Covid, Fabio Panetta si è dimostrato sempre molto determinato e giudizioso ma è sulla questione del rialzo dei tassi della Banca centrale europea che ha sempre giocato nel ruolo di «colomba», criticandone la scelta degli aumenti «senza fondarsi sui dati». Anche recentemente usando una citazione di una canzone di Battisti ha commentato così la decisione della Lagarde di innalzare i tassi a marzo 2023: «sull’inflazione la Bce non guidi come un pazzo a fari spenti nella notte».

Che tradotto significa rialzo dei tassi sì, ma sulla base del reale andamento dell'inflazione e dell'economia europea.

La sua nomina a Bankitalia lascia ora un posto vacante nel board della Banca centrale.

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