verso la stagione fredda

Covid, ok dall’Ema al vaccino aggiornato alla sottovariante Omicron

L’Agenzia europea del farmaco ha approvato il Comirnaty sia per adulti e sia per i bambini a partire dai 6 mesi di età. Novità in arrivo anche sui tamponi

Covid, ok dall’Ema al vaccino aggiornato alla sottovariante Omicron

Via libera al primo vaccino anti-covid aggiornato alla sottovariante Omicron XBB.1.5, il ceppo più diffuso al momento. A rilasciare l’approvazione l’Agenzia europea del farmaco EMA, dopo l'approvazione del comitato per i medicinali a uso umano CHMP.

 

Il vaccino aggiornato alla sottovariante Omicron

Il nuovo vaccino Comirnaty ”è strettamente correlato ad altre varianti attualmente in circolazione", si legge in una nota dell'Ema, e quindi "si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il Covid causato da queste altre varianti". 

Secondo l’EMA, potrà essere utilizzato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età. Gli adulti e i bambini a partire dai 5 anni di età che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il Covid. Mentre i bambini dai 6 mesi ai 4 anni possono ricevere una o tre dosi a seconda che abbiano completato un ciclo di vaccinazione primaria o abbiano avuto il Covid-19.

Comirnaty che ha ricevuto la prima autorizzazione nell'Ue nel dicembre 2020, poi le versioni adattate mirate ai ceppi BA.1 e BA.4-5 hanno ottenuto un'ulteriore autorizzazione nel settembre 2022. "Dalla prima autorizzazione di Comirnaty - ricorda Ema in una nota - le autorità hanno acquisito una conoscenza approfondita sulla sicurezza del vaccino. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e di breve durata". Ema sta valutando altri vaccini aggiornati alle varianti in circolazione: una procedura è iniziata il 7 agosto, la seconda il 24 agosto.

 

Cambiano anche i tamponi

A breve dovrebbe uscire una circolare che disciplinerà l'esecuzione dei tamponi solo ai pazienti sintomatici qualora in ingresso in ospedale o in pronto soccorso.

Detta novità sarebbe stata presa nell’ultima riunione del gruppo di lavoro coordinato dalla direzione Prevenzione del ministero della Salute e di cui fanno parte l'Istituto superiore di sanità, alcuni importanti Irccs, le principali società scientifiche del settore (infettivologi, igienisti e virologi) e i rappresentanti delle Regioni. 

 

Rezza: 'Gli over 60 si vaccinino'

In vista di un possibile aumento dei casi di Covid-19 con la stagione fredda, la vaccinazione con i vaccini aggiornati è "fortemente consigliata agli over-60 ed ai soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave, che per queste soggetti è concreto nonostante il virus SarsCoV2 ora preoccupi meno rispetto al passato". 

A sottolinearlo all'ANSA è l'epidemiologo Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione generale del ministero della Salute, dopo il via libera dell'Ema al vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech adattato e mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5, attualmente predominante. 

 

Il virus SarsCoV2, spiega Rezza, "continua a circolare con diverse sottovarianti nuove, ricombinanti di Omicron, che possono portare ad un rialzo dei casi ed un piccolo aumento si comincia ad osservare. Ci si può aspettare una ulteriore circolazione nella stagione fredda, come accade per i virus respiratori in generale. Quindi proteggere anziani e fragili è importante poiché molti non sono andati oltre la seconda o terza dose di richiamo e non si vaccinano da tempo". E' dunque "bene che lo facciano, mentre in base alla circolare ministeriale non vi è la medesima indicazione per le persone più giovani". 

 

Dal prossimo ottobre: "per over-60 e fragili è opportuno fare entrambe le vaccinazioni - sottolinea l'epidemiologo - al fine di evitare il rischio di malattia grave, che è sempre presente per queste categorie. Inoltre, per facilitare le procedure, si possono effettuare le due vaccinazioni distinte nella stessa seduta".  

 

In merito all'efficacia del vaccino aggiornato Comirnaty, "questo copre molto bene nei confronti delle varianti ricombinanti di Omicron, che per ora sono predominanti. Nei confronti invece della nuova variante BA.2.86 denominata Pirola, che non è un ricombinante ma una ulteriore evoluzione di Omicron BA.2 con molte mutazioni, questo vaccino dovrebbe comunque coprire piuttosto bene nella protezione dalla malattia grave. E' però chiaro che più ci si allontana dalle varianti maggiormente circolanti, meno il vaccino copre dalla malattia sintomatica meno grave".

Va comunque ricordato, in conclusione, che "nella fase attuale, l'obiettivo della vaccinazione anti-Covid non è prioritariamente quello di diminuire la circolazione del virus, quanto quello di evitare la malattia grave nelle categorie a rischio".

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