la caccia alle risorse

Manovra 2024, le nuove tasse nascoste che colpiscono i consumatori

La Legge di Bilancio prevede una serie di aumenti di tasse su beni di consumo che vanno dalle sigarette al latte in polvere, agli assorbenti femminili

Manovra 2024, le nuove tasse nascoste che colpiscono i consumatori

La manovra 2024, approvata dal governo il 20 ottobre, contiene diverse misure fiscali che incidono sui redditi e sulle spese dei contribuenti. Alcune di queste sono delle tasse nascoste che colpiscono i beni di consumo più comuni, come le sigarette, il latte in polvere e gli assorbenti femminili allo scopo di incrementare le entrate fiscali e di promuovere stili di vita più sani, ma allo stesso tempo possono incidere negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie e sul mercato dei prodotti interessati.

Vediamo quali sono e come influiscono sul portafoglio dei consumatori.

 

Sigarette: +10 centesimi al pacchetto

Una delle novità della manovra 2024 è l’aumento di 10 centesimi al pacchetto di sigarette, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024. Si tratta di un incremento dell’accisa, la tassa che lo Stato applica sui prodotti del tabacco. L’obiettivo è di incrementare le entrate fiscali e di disincentivare il consumo di sigarette, dannoso per la salute. Secondo le stime del governo, questa misura porterà nelle casse dello Stato circa 300 milioni di euro all’anno.

 

Tampon tax e prodotti per l'infanzia

I prodotti per l’igiene femminile e quelli per l’infanzia non saranno più soggetti all’Iva al 5%. La bozza della manovra 2024 prevede che latte in polvere, preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, assorbenti, tamponi e coppette mestruali tornino tra quelli per cui l’imposta prevista è al 10%.

 

Bevande zuccherate: +3 centesimi al litro

Infine, la manovra 2024 congela per altri sei mesi l'attuazione della plastic tax e della sugar tax, che sarebbero dovute scattare a fine anno. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi partire dal 1° luglio 2024, salvo ulteriori rinvii. Ad esempio la tassa sulle bevande zuccherate, come succhi di frutta, bibite gassate e energy drink prevede un aumento di 3 centesimi al litro, e mira a contrastare l’obesità e le malattie correlate al consumo eccessivo di zuccheri, oltre che di aumentare le entrate fiscali. Secondo le stime del governo, questa tassa porterebbe nelle casse dello Stato circa 150 milioni di euro all’anno.

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