giorno 623

Guerra in Ucraina, G7 e Ue: sostegno a Kiev, nuove sanzioni a Mosca

Il conflitto si aggrava, con attacchi e vittime su entrambi i fronti. Probabili nuovi provvedimenti contro la Russia. Ungheria e il veto all’Ucraina in Ue

Guerra in Ucraina, G7 e Ue: sostegno a Kiev, nuove sanzioni a Mosca

Il conflitto tra Ucraina e Russia, arrivato al giorno 623, si è intensificato negli ultimi giorni, con scambi di fuoco e bombardamenti che hanno causato morti e feriti su entrambi i fronti. La situazione è particolarmente critica nella città di Avdiivka, nel sud-est dell’Ucraina, dove le forze russe hanno lanciato un’offensiva per cercare di accerchiarla e isolarla. Le truppe ucraine hanno opposto una strenua resistenza, sostenute dall’artiglieria e dall’aviazione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato personalmente il fronte e ha assicurato che la città non cadrà in mano al nemico.

 

Il G7 e l’Ue a sostegno di Kiev

Di fronte all’escalation della violenza, la comunità internazionale ha espresso la sua solidarietà all’Ucraina e la sua condanna per l’aggressione russa. I ministri degli Esteri del G7, riuniti a Tokyo, hanno ribadito che il gruppo rimarrà unito nel dare il proprio sostegno a Kiev e nel mantenere le sanzioni contro Mosca, finché non verranno rispettati gli accordi di Minsk per una soluzione pacifica del conflitto. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che assumerà la presidenza del G7 a gennaio, ha detto che il Medio Oriente e l’Ucraina saranno tra le priorità dell’agenda italiana. Tajani ha anche annunciato che l’Italia invierà altri 10 carri armati Leopard all’Ucraina, per rafforzare le sue capacità difensive.

Anche l’Unione europea ha espresso il suo appoggio all’Ucraina e la sua preoccupazione per la situazione sul terreno. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha avuto una conversazione telefonica con Zelensky, a cui ha confermato il sostegno politico e finanziario dell’Ue alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Michel ha anche invitato la Russia a cessare le ostilità e a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha dichiarato che l’Ue è pronta a imporre nuove sanzioni alla Russia, se necessario, e ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla crisi ucraina.

 

L’Ungheria minaccia il veto all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue

Nonostante il sostegno espresso dalla maggior parte dei Paesi europei, l’Ucraina potrebbe incontrare un ostacolo nel suo percorso di avvicinamento all’Ue. Si tratta dell’Ungheria, che minaccia di porre il veto all’avvio dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Unione. Il motivo è il presunto mancato rispetto dei diritti della minoranza ungherese che vive in Ucraina, in particolare per quanto riguarda la lingua e l’istruzione. Budapest sostiene che la legge ucraina sull’educazione, approvata nel 2017, limiti l’uso della lingua ungherese nelle scuole e nelle università. Inoltre, accusa Kiev di interferire nelle elezioni locali e di ostacolare il lavoro delle organizzazioni non governative ungheresi.

L’Ucraina respinge le accuse e denuncia un tentativo di ricatto da parte dell’Ungheria, che vorrebbe ottenere dei vantaggi economici in cambio del suo appoggio. Il presidente Zelensky ha espresso la sua fiducia nel fatto che il suo Paese farà parte dell’Ue, alla vigilia della pubblicazione di un rapporto della Commissione europea sullo stato dei progressi compiuti dall’Ucraina, che ha lo status di candidato. Il rapporto dovrebbe essere positivo e riconoscere gli sforzi di Kiev per avvicinarsi agli standard europei in materia di democrazia, diritti umani, stato di diritto e riforme economiche. Tuttavia, l’Ungheria potrebbe bloccare il processo, se non verranno risolte le sue richieste.

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