Tattiche intimidatorie

Droni e caccia, la guerra in Ucraina anima i cieli dell’Europa

Dopo l’incidente di ieri sul Mar Nero, oggi un altro atto intimidatorio sull’Estonia con l’intercettazione da parte degli alleati di un aereo militare russo

Droni e caccia, la guerra in Ucraina anima i cieli dell’Europa

Guerra di droni e di caccia. Il conflitto in Ucraina, arrivato oggi al 385esimo giorno, cambia pelle e forma per ovviare anche alla carenza di munizioni di cui entrambi i paesi stanno soffrendo. Ed il rischio escalation ora potrebbe essere davvero dietro l’angolo, anche se secondo gli esperti ISW, l’Istituto per lo studio della guerra "Le truppe russe hanno usato per decenni tattiche intimidatorie contro aerei e navi americani e alleati in numerosi teatri, il che non ha mai portato a conflitti”.

 

Il drone americano e due caccia russi sul Mar Nero

L’incidente avvenuto ieri tra i cieli del Mar Nero tra russi e americani ha alzato i livelli di tensione, già molto alti, tra Mosca e Washington. Due caccia russi SU-27 hanno infatti costretto un drone MQ-9 Reaper dell'aeronautica Usa da valore di circa 30milioni di dollari, partito dalla base aerea americana di Sigonella, a un atterraggio forzato. Uno dei jet ha scaricato carburante davanti al drone, mentre l'altro ne ha danneggiato l'elica, montata sulla parte posteriore del velivolo, costringendo gli operatori a far scendere il drone in acqua. Washington ha convocato l'ambasciatore russo, ma Mosca replica: "Il drone è precipitato a seguito di manovre brusche a causa delle quali è andato in volo incontrollato" e non c'è stato "nessun contatto" con i jet russi.

 

Gli Usa: "Atto pericoloso" 

Il drone, ha spiegato il generale dell'aeronautica usa James Hecker, comandante della US Air Force Europa e Africa, "stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell'apparecchio". Il generale ha anche parlato di un "atto pericoloso e non professionale da parte dei russi" che ha quasi causato "lo schianto di entrambi gli apparecchi".

 

Russia: “attività Usa inaccettabile”

A stretto giro arriva anche la risposta di Mosca che ha commentato la vicenda tramite l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, che ha diffuso una nota dall'ambasciata in relazione all'incidente del drone americano nel Mar Nero. "Siamo ben consapevoli dello scopo per cui vengono utilizzati tali veicoli da ricognizione e attacco senza pilota", ha aggiunto Antonov, "la risposta è ovvia: stanno raccogliendo informazioni di intelligence, che vengono successivamente utilizzate dal regime di Kiev per colpire le nostre forze armate e il nostro territorio".

 

Aereo militare russo intercettato sull'Estonia

All’incidente di ieri segue oggi un altro evento “curioso” avvenuto questa volta nei cieli dell’Estonia. Aerei da caccia della Royal Air Force (Raf) britannica e dell'aeronautica tedeschi hanno intercettato un aereo militare russo sullo spazio aereo dell'Estonia, fa sapere la Bbc in un tweet, senza citare fonti. Il quadrimotore da trasporto e rifornimento in volo Ilyushin Il-78 Midas russo, volava fra Kaliningrad e San Pietroburgo, ed è transitato sullo spazio aereo estone, sul Baltico, senza annunciare il suo passaggio al controllo aereo di Tallinn. I due Typhoon, uno tedesco e l'altro britannico, hanno scortato l'Il-78 fuori dallo spazio estone.

 

Sul campo di battaglia 

Mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, continua la sua campagna anti-corruzione all'interno del suo governo licenziando altri alti funzionari regionali: i governatori di Lugansk, Odessa e Khmelnytskyi, e la battaglia nella difesa di Bakhmut, perno simbolico dell'offensiva russa, proseguono intanto gli attacchi russi su tutta l'Ucraina.

Nelle ultime 24 ore sarebbero stati infatti 12 gli attacchi missilistici, 40 i raid aerei oltre a più di 100 razzi da lanciatori multipli, che hanno provocato vittime e danni alle infrastrutture, fra cui a un asilo nido. Ma ancora più inquitante è la notizia riportata dai giornalisti dell'agenzia francese Afp (France Presse) presenti sul posto che i militari russi avrebbero sparato almeno due munizioni al fosforo bianco ieri in una zona disabitata a Chassiv Iar, nei pressi di Bakhmout, Ucraina orientale.

Le munizioni al fosforo sono armi incendiarie il cui uso è proibito contro i civili, ma non contro obiettivi militari, ai sensi di una Convenzione firmata nel 1980 a Ginevra. Kiev ha accusato Mosca di averle utilizzate a più riprese dall'inizio dell'offensiva. Accuse che l'esercito russo ha sempre respinto.

 

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