posizioni e reazioni

Lo sciopero del 17 novembre: motivi, modalità e polemiche politiche

Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero, che definiscono generale. La commissione di garanzia lo ritiene invece intersettoriale. Cisl se ne tira fuori

Lo sciopero del 17 novembre: motivi, modalità e polemiche politiche

Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero per il 17 novembre per protestare contro la manovra del governo Meloni, che ritengono ingiusta e dannosa per i lavoratori, i pensionati e i servizi pubblici. Lo sciopero riguarderà il pubblico impiego, i trasporti e altri settori sottoposti alla legge 146 del 1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Lo sciopero sarà generale per le regioni del Centro, mentre le altre regioni si fermeranno in date diverse, tra il 20 novembre e il primo dicembre. In concomitanza con lo sciopero del 17, ci sarà anche una manifestazione a Roma, in piazza del Popolo.

La Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali non ha però riconosciuto la natura generale dello sciopero, considerandolo intersettoriale, e dunque limitato a una parte dei lavoratori e del territorio. Per questo motivo, ha imposto ai lavoratori dei trasporti di ridurre l’astensione dal lavoro a 4 ore, in considerazione della concomitanza di altri scioperi già annunciati. Cgil e Uil non accettando detta limitazione, hanno confermato lo sciopero per l’intera giornata, garantendo solo i servizi minimi previsti dalla legge.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini già in polemica con Landini, minaccia la precettazione per far rispettare la riduzione a 4 ore dello sciopero nel settore dei trasporti, obbligando di fatto i lavoratori a seguire il provvedimento di limitazione della durata dello sciopero, pena sanzioni amministrative pecuniarie a carico dei sindacati e dei singoli lavoratori. I sindacati possono ora ricorrere al Tar contro la precettazione, ma il ricorso non sospende l’efficacia dell’ordinanza.

 

La posizione del Garante degli scioperi

La commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali non riconosce la natura generale dello sciopero del 17, ma lo considera intersettoriale, limitato a una parte dei lavoratori e del territorio. Per questo motivo, ha chiesto ai sindacati di escludere dallo sciopero i settori del trasporto aereo e dell’igiene ambientale e di ridurre l’orario dell’astensione per i vigili del fuoco e per il trasporto pubblico locale, ferroviario e merci. La commissione ha motivato la sua richiesta con il fatto che ci sono altre agitazioni già proclamate in date vicine, che rendono necessaria una “rarefazione oggettiva” degli scioperi. Inoltre, ha sostenuto che lo sciopero generale consente delle deroghe alle normative di settore solo se riguarda tutti i lavoratori e tutto il territorio.

 

La reazione dei sindacati

Cgil e Uil hanno contestato la presa di posizione della commissione, che a loro avviso mette in discussione il diritto di sciopero, sancito dalla Costituzione. I due sindacati hanno confermato la proclamazione dello sciopero generale e le modalità di svolgimento, pur escludendo il trasporto aereo. Hanno anche deciso di rimodulare l’orario per i vigili del fuoco, che si fermeranno dalle 9 alle 13. I due sindacati hanno dichiarato di essere pronti anche a pagare delle multe, se necessario, e di non farsi intimidire dalle limitazioni imposte dalla commissione.

 

Le polemiche politiche

Lo sciopero del 17 ha scatenato anche delle polemiche politiche, con il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha attaccato i sindacati, accusandoli di voler trascorrere “un weekend lungo sulla pelle di milioni di italiani”. Salvini ha anche minacciato di precettare i lavoratori dei trasporti, se non rispetteranno le regole stabilite dalla commissione. Il ministro ha fatto appello al “buonsenso” e ha chiesto il “rispetto delle regole”, sostenendo che “una minoranza di iscritti ad alcune sigle sindacali non può danneggiare un intero Paese”.

Dall’altra parte, il Pd e il M5s hanno espresso la loro solidarietà ai lavoratori e ai sindacati, criticando la manovra del governo Meloni e il suo atteggiamento verso lo sciopero. Elly Schlein ha accusato il governo di “umiliare i lavoratori calpestando i loro diritti di sciopero”. Arturo Scotto ha chiesto un’audizione del Garante sugli scioperi in commissione Lavoro alla Camera. Giuseppe Conte ha dichiarato di “sottoscrivere completamente” le ragioni dello sciopero.

 

La posizione della Cisl

Fuori dalle polemiche, invece, la Cisl, che ha deciso di non aderire allo sciopero del 17, ma di manifestare il giorno successivo, il 25 novembre, in piazza Santi Apostoli a Roma. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha affermato di rispondere al mandato della sua base e di non volersi fare travolgere dalla “supposta egemonia” di altre organizzazioni sindacali. Sbarra ha anche detto basta alle polemiche e ha chiesto di migliorare la manovra, a partire dalle pensioni.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA