Crisi rientrata

Dopo la rivolta del 95% dei dipendenti, Sam Altman torna a OpenAI

Il co-fondatore, licenziato dal consiglio di amministrazione, è stato richiamato al suo posto dopo la minaccia di dimissioni di massa dei lavoratori

Dopo la rivolta del 95% dei dipendenti, Sam Altman torna a OpenAI

OpenAI, la startup che ha rivoluzionato il campo dell’intelligenza artificiale con il suo progetto ChatGPT, ha vissuto nelle ultime ore una crisi senza precedenti. Il ceo e co-fondatore Sam Altman, che aveva guidato la società dal 2019, era stato licenziato dal consiglio di amministrazione venerdì 17 novembre, con una telefonata su Google Meet. Lunedì OpenAI aveva nominato l’ex capo di Twitch, Emmett Shear come amministratore delegato ad interim, mentre Microsoft, che controlla il 49% di OpenAI, aveva annunciato che Altman sarebbe passato a guidare la neonata divisione dedicata all’intelligenza artificiale del colosso fondato da Bill Gates.

La reazione dei dipendenti

La notizia del licenziamento di Altman ha scatenato la protesta dei dipendenti di OpenAI, che lo consideravano un leader carismatico e visionario. Il 95% dei lavoratori ha firmato una lettera in cui esprimeva la propria solidarietà ad Altman e minacciava di dimettersi se non fosse stato reintegrato. La lettera, dai toni molto duri, accusava il consiglio di amministrazione di aver agito in modo arbitrario e irresponsabile, mettendo a rischio la missione e la reputazione di OpenAI.

La soluzione della crisi

Dopo due giorni di trattative serrate, OpenAI ha annunciato durante la notte di aver raggiunto un accordo per il ritorno di Altman come ceo. Inoltre, la società ha accettato di riformare parzialmente il consiglio di amministrazione che lo aveva cacciato. L’ex co-CEO di Salesforce Bret Taylor e l’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti Larry Summers si uniranno al ceo di Quora e attuale direttore Adam D’Angelo, ha affermato OpenAI.

Il futuro di OpenAI e Microsoft

Altman ha espresso la sua soddisfazione per il suo ritorno a OpenAI, dichiarando di amare la società e la sua squadra. Ha anche ringraziato il ceo di Microsoft Satya Nadella per il suo sostegno e ha confermato la forte partnership tra le due aziende. Microsoft, dal canto suo, ha accolto con favore la soluzione della crisi e ha ribadito il suo impegno a collaborare con OpenAI per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tutto sembra essere tornato alla normalità, ma il legame tra OpenAI e Microsoft potrebbe diventare ancora più stretto in futuro.

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