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Bonus tredicesima pensionati 2023: a dicembre, assegno più ricco

Questo mese i pensionati riceveranno un assegno più alto per l’accredito della tredicesima, del bonus per chi ha redditi bassi, del conguaglio pensionistico

Bonus tredicesima pensionati 2023: a dicembre, assegno più ricco

A dicembre, oltre alla tredicesima mensilità, i pensionati con redditi più bassi riceveranno anche un bonus aggiuntivo di 154,94 euro. Si tratta di una maggiorazione prevista da anni per chi percepisce la pensione minima. Il contributo straordinario sarà erogato insieme alla pensione di dicembre, che sarà più corposa anche per il conguaglio Inps.

Vediamo a chi spetta il bonus tredicesima, quali sono i requisiti e quando arriva il pagamento. Ricordiamo anche che da oggi, 1° dicembre 2023, entra in vigore il conguaglio pensionistico

 

A chi spetta il bonus tredicesima 2023, i requisiti

Il bonus tredicesima, che viene accreditato con la tredicesima mensilità, spetta a tutti i pensionati che hanno un reddito particolarmente basso. In pratica, i 154,94 euro in più sull’assegno di dicembre, spettano qualora non si siano superati i 7.327,32 euro complessivi nel 2023. Si tratta in sostanza, di chi percepisce la pensione minima. Per loro arriva una maggiorazione sulla tredicesima prevista da anni.

Il bonus tredicesima è una misura di sostegno al reddito che viene erogata ogni anno a dicembre, insieme alla tredicesima mensilità. Si tratta di una somma fissa di 154,94 euro, che non varia in base all’importo della pensione. Il bonus è cumulabile con la tredicesima, che invece è proporzionale alla pensione. Inoltre, il bonus non è soggetto a tassazione, mentre la tredicesima lo è, seppur in misura ridotta rispetto alle altre mensilità.

Per avere diritto al bonus tredicesima, bisogna rientrare in una certa fascia di reddito. Il limite di reddito per il 2023 è stato fissato a 7.327,32 euro annui lordi di trattamento pensionistico. Questo significa che il bonus spetta solo a chi percepisce la pensione minima, che nel 2023 è stata pari a 515,97 euro al mese per 13 mensilità, per un totale di 6.707,61 euro annui. Chi ha una pensione superiore a questo importo, anche di pochi euro, non ha diritto al bonus.

 

Bonus tredicesima per i pensionati 2023: quando arriva? Le date

Il contributo straordinario per i redditi bassi arriverà insieme alla pensione di dicembre e alla tredicesima, insieme a cui ci sarà anche il conguaglio Inps. In pratica, l’assegno di dicembre – in pagamento da oggi – sarà più cospicuo per tutti i pensionati mentre il bonus riguarderà solo chi percepisce il trattamento minimo.

Inoltre, sulla pensione di dicembre, ci sarà anche il conguaglio pensionistico. 

Le date: il pagamento avverrà a partire da oggi, 1 dicembre 2023. Questo vale per i pensionati che percepiscono la pensione tramite accredito su conto corrente bancario o postale, o tramite assegno circolare. 

 

Conguaglio pensionistico: da oggi più soldi per 21 milioni di italiani

L’Italia è alle prese con una forte inflazione, che ha eroso il potere d’acquisto dei cittadini. Per contrastare questo fenomeno, il governo ha deciso di adeguare il valore delle pensioni al costo della vita, attraverso il meccanismo della perequazione. Da oggi, 1° dicembre 2023, entra in vigore il conguaglio pensionistico, che permette di recuperare l’inflazione effettiva del 2022, stimata all’8,1%.

L’aumento delle pensioni dipende dal valore dell’assegno e dalla fascia di appartenenza. Infatti, il governo ha introdotto delle fasce di rivalutazione differenziate, in base al rapporto tra il valore della pensione e il trattamento minimo Inps. Queste fasce sono state stabilite con la legge di bilancio approvata a fine 2022 e valgono sia per la rivalutazione iniziale che per il conguaglio.

Le fasce sono le seguenti:

  • Fino a 4 volte il minimo (2.101,52 euro lordi mensili): rivalutazione piena al 100%;

  • Tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.626,90 euro): rivalutazione all’85%;

  • Tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro): rivalutazione al 53%;

  • Tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.203,04 euro): rivalutazione al 47%;

  • Tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro): rivalutazione al 37%;

  • Oltre 10 volte il minimo (da 5.254 euro in su): rivalutazione al 32%.

Per fare un esempio, una pensione di mille euro mensili, che prima dell’inizio del 2023 era rivalutata del 7,3%, ora con il conguaglio dello 0,8% arriva a 1.081 euro. L’aumento complessivo è quindi di 81 euro. Gli arretrati sono di 8 euro al mese per le mensilità precedenti, per un totale di 88 euro.

Il conguaglio pensionistico riguarda oltre 21 milioni di pensionati, che riceveranno una pensione più alta e gli arretrati. Si tratta di una misura importante per sostenere il reddito dei pensionati, che sono tra i più colpiti dall’inflazione. Tuttavia, non tutti i pensionati beneficeranno dello stesso aumento, a causa delle fasce di rivalutazione differenziate. Inoltre, il conguaglio non basta a recuperare completamente il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione, che resta a livelli molto elevati.

 

Come verificare l’accredito del bonus tredicesima sulla pensione

Per verificare l’accredito del bonus tredicesima sulla pensione, è possibile consultare il cedolino della pensione, che riporta tutti i dettagli dell’assegno mensile. Il cedolino della pensione è disponibile online sul sito dell’Inps, nella sezione Servizi online per il cittadino. Per accedere al servizio, bisogna essere in possesso di SPID, CIE o CNS. 

Una volta entrati nel portale, bisogna selezionare la voce Pensioni e poi Cedolino pensione. Qui si potrà scegliere il mese di riferimento e visualizzare il cedolino in formato pdf. Sul cedolino, si potrà vedere l’importo della pensione, della tredicesima e del bonus tredicesima, oltre alle eventuali trattenute fiscali e contributive.

Il cedolino della pensione è uno strumento utile per controllare la correttezza dei pagamenti e per avere una panoramica della propria situazione pensionistica. Sul cedolino, infatti, si possono trovare anche altre informazioni, come il codice fiscale, il numero di matricola, il tipo di pensione, la data di decorrenza, il coefficiente di rivalutazione, il codice Iban e il codice Bic. Inoltre, sul cedolino si possono trovare anche eventuali comunicazioni da parte dell’Inps, come ad esempio le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi o per la richiesta di esenzione dal ticket sanitario.

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