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Un incendio ha devastato due reparti dell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, causando la morte di quattro pazienti. Oltre 200 persone sono state evacuate e portate in altri ospedali del Lazio. I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme, ma la struttura è ancora inagibile. Le indagini sono in corso per stabilire le cause del rogo.
Il rogo
Era poco dopo la mezzanotte quando si è scatenato l'incendio nell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, vicino a Roma. Le fiamme sono partite da alcuni locali al piano -2, dove si trovavano gli ambulatori, e si sono propagate rapidamente al Pronto Soccorso e alla Terapia Intensiva, situati al piano terra. Il fuoco ha avvolto i due reparti, distruggendo attrezzature, arredi e documenti.
L'evacuazione
Appena scoppiato l'incendio, il personale sanitario ha iniziato a evacuare i pazienti, con l'ausilio delle autoscale dei Vigili del Fuoco. Tra i 200 pazienti evacuati, c'erano anche sette bambini, diversi neonati e alcuni ricoverati nel reparto Covid. I pazienti meno gravi sono stati portati in una palestra comunale, allestita dalla Protezione Civile con coperte, cuscini e brandine. Da lì, sono stati trasferiti man mano in altri ospedali della zona che avevano disponibilità di letti. Il Pronto Soccorso è stato chiuso e i nuovi arrivi sono stati deviati verso altre strutture.
Le vittime
Purtroppo, non tutti i pazienti sono riusciti a scampare al rogo. Quattro persone hanno perso la vita a causa dell'incendio. Due di loro sono morte per intossicazione da fumo, una per infarto e una per cause naturali poco prima che scoppiasse il fuoco. Le loro identità non sono state ancora rese note. Le autorità stanno provvedendo a contattare i familiari delle vittime.
Le indagini
Le fiamme sono state domate dai Vigili del Fuoco dopo diverse ore di lavoro, ma la struttura ospedaliera è ancora inagibile. Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza e di bonifica. Anche gli altri reparti, non interessati direttamente dall'incendio, sono stati resi invivibili dal fumo nero che ha invaso l'edificio.
Le cause del rogo sono ancora da chiarire. In un primo momento, si era parlato di una possibile esplosione di una caldaia al piano -3, dove erano depositati i rifiuti speciali. Tuttavia, questa ipotesi è stata smentita dalle fonti ufficiali. Al momento, tutte le piste sono aperte e le indagini sono affidate alla Procura di Tivoli, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo.