boom di casi in tutta Italia

Influenza, il picco è in arrivo: oltre un milione di persone a letto

Covid, bronchiolite e virus respiratori mettono alla prova la salute di adulti e bambini. I pediatri: «Servono più risorse per le strutture sanitarie»

Influenza, il picco è in arrivo: oltre un milione di persone a letto

L’inverno è arrivato e con esso anche i virus respiratori che mettono a dura prova la salute dei bambini, soprattutto quelli più piccoli. L’influenza e il virus respiratorio sinciziale, che causa la bronchiolite, sono i principali responsabili di un’epidemia che ha già colpito oltre un milione di persone in una settimana, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Le strutture sanitarie sono al limite della capacità e i pediatri chiedono più risorse per affrontare l’emergenza.

 

Influenza, il picco è vicino

L’influenza è uno dei virus respiratori più diffusi e pericolosi, soprattutto per i bambini sotto i 5 anni, che sono i più vulnerabili alle complicazioni. Il vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip), Rino Agostiniani, descrive una situazione critica nelle pediatrie e nei pronto soccorso italiani, dove si registrano numeri molto alti di visite e attese lunghe. «In tante realtà - dice - si è rivelata critica, con dei numeri veramente molto alti di visite alle strutture di Emergenza e attese lunghe». Il picco dell’epidemia è previsto per le prossime settimane, dopo le festività natalizie, durante le quali si sono persi i meccanismi di prevenzione delle infezioni. «Molte persone si ritrovano insieme in ambienti chiusi e questo facilita una maggior trasmissione dei virus e una situazione nella quale stiamo raggiungendo il culmine epidemico, specie per l’influenza - spiega Agostiniani -. Per l’organizzazione che abbiamo oggi, molti di questi casi poi finiscono in ospedale».

 

Bronchiolite, il virus sinciziale è in salita

Un altro virus respiratorio che sta colpendo i bambini è il virus respiratorio sinciziale, che provoca la bronchiolite, un’infiammazione dei bronchioli che ostacola la respirazione. Anche in questo caso, i più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni, che spesso devono essere ricoverati. «Il virus sinciziale è in salita, soprattutto nei piccoli sotto i 5 anni, e i anche i ricoveri avvengono proprio in questa fascia di età - precisa il vicepresidente Sip -. Mentre durante il periodo pandemico si era un pò spostato l’andamento del picco, quest’anno il virus è tornato a comportarsi come nel passato, con un inizio verso fine novembre, dicembre, e l’aspettativa è che duri ancora un pò, con numeri alti nel mese di gennaio, andando poi a calare. Però nei bimbi piccoli, la percezione è che i casi di influenza superino comunque quelli di bronchiolite». La bronchiolite è più difficile da trattare nei neonati: «Per la bronchiolite - afferma Agostiniani - i casi difficili sono quelli in bimbi sotto i 6 mesi. Per i più piccoli, molte situazioni complesse vengono osservate in special modo con i secondi nati, cioè con i bambini magari di un mese che hanno un fratellino che va alla scuola materna e che ‘porta il virus a casa’».

 

La richiesta dei pediatri: più risorse per le strutture sanitarie

Di fronte a questa emergenza, i pediatri chiedono più risorse per le strutture sanitarie, che sono al limite della capacità. «Il carico di lavoro delle strutture pediatriche è importante in questo periodo» puntualizza il vicepresidente Sip. E la situazione non è molto diversa per i reparti degli adulti. Il sindacato degli infermieri Nursind denuncia centinaia di accessi ai pronto soccorso nel centro della Toscana, mentre in Calabria, al Policlinico di Germaneto a Catanzaro, influenza e Covid hanno messo sotto pressione la Rianimazione. Per prevenire e curare i virus respiratori, i pediatri raccomandano di seguire le norme igieniche, di vaccinarsi contro l’influenza e di consultare il medico in caso di sintomi.

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