il virus A/H1N1 pdm09

Vaccini, copertura bassa: è caos negli ospedali a causa dell’influenza

Sistema sanitario italiano e pronto soccorso in crisi. La campagna vaccinale è stata scarsa e i casi gravi sono nella media. Iss rassicura: nessuna anomalia

Vaccini, copertura bassa: è caos negli ospedali a causa dell’influenza

L’influenza è una delle principali emergenze sanitarie di questo inverno, con un’incidenza alta e una circolazione intensa dei virus respiratori. Gli ospedali sono al collasso, con i reparti di emergenza-urgenza sovraffollati e i tempi di attesa che si allungano. Molti pazienti restano bloccati nei Pronto soccorso in attesa di un posto letto, mentre aumentano anche i casi di Covid-19. La situazione è preoccupante, secondo il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Fabio De Iaco, che denuncia un aggravamento della crisi. “Da diverse settimane - aggiunge la Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi (Foce) - si assiste al fenomeno del caos nei nostri sistemi di emergenza, con centinaia di pazienti in attesa di trasferimento in reparti di degenza ordinaria o di terapia intensiva, tempi che possono durare anche diversi giorni”.

 

Vaccini, copertura bassa

La causa principale di questo scenario è una campagna vaccinale sull’influenza inadeguata, con una copertura vaccinale nella popolazione degli over65 del 45%, inferiore rispetto agli anni precedenti. Lo afferma il ministero della Salute, che registra 9,5 milioni di dosi somministrate. “Purtroppo sentiamo ogni giorno parlare del fatto che l’origine di tutti i nostri mali sembrano essere i vaccini e poi non ci stupiamo quando c’è un’adesione alla campagna vaccinale che è la peggiore degli ultimi 20 anni” lamenta Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Gli esperti sottolineano l’importanza della prevenzione, soprattutto per le categorie a rischio, come gli anziani, i malati cronici e i bambini.

 

Iss, situazione nella norma

Nonostante il caos negli ospedali, l’Istituto superiore di sanità (Iss) rassicura che i dati della sorveglianza dei casi gravi fino a questo momento non presentano anomalie e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo. L’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità “Alta”, ma “la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori”. Lo conferma Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss. Rispetto ai diversi decessi per influenza registrati, gli ultimi in Veneto, l’Iss chiarisce che la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A/H1N1pdm09, un ceppo normalmente circolante nel mondo in questi ultimi anni.

 

Dati sui casi gravi (Sari): nessuna anomalia

La quasi totalità dei casi influenzali è dovuta a infezioni da virus A/H1N1 pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tantoche è inserito nel vaccino antinfluenzale. Per questo, l'Iss ribadisce la raccomandazione ad effettuare la vaccinazione, specialmente per le categorie a cui è raccomandata.

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